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Tassazione piattaforme offshore: la Cassazione conferma

Una società energetica ha impugnato un avviso di accertamento per IMU e TASI relativo a una piattaforma offshore, sostenendo la mancanza di potestà impositiva del Comune sul mare. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la legittimità della tassazione delle piattaforme offshore. La Corte ha stabilito che la sovranità dello Stato si estende al mare territoriale e con essa la potestà impositiva dei comuni costieri. Per gli immobili non iscritti al catasto, come la piattaforma, è corretto utilizzare il criterio contabile per determinare la base imponibile.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Tassazione Piattaforme Offshore: La Cassazione Fa Chiarezza su IMU e TASI

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14547 del 2025, è tornata a pronunciarsi su un tema di grande rilevanza per il settore energetico e per gli enti locali: la tassazione delle piattaforme offshore. La decisione conferma un orientamento consolidato, stabilendo che anche le strutture situate nel mare territoriale sono soggette alle imposte immobiliari comunali come IMU e TASI. Questa pronuncia chiarisce i confini della potestà impositiva dei comuni costieri e la natura fiscale di tali complesse strutture industriali.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dall’impugnazione, da parte di una importante società energetica, di un avviso di accertamento emesso da un Comune costiero. L’atto contestato richiedeva il pagamento di IMU e TASI per l’anno d’imposta 2019, relative a una piattaforma per l’estrazione di idrocarburi situata nel mare antistante il territorio comunale. La società ricorrente fondava le proprie difese su diversi argomenti, tra cui la presunta carenza di potere impositivo del Comune su aree marittime, l’assenza dei presupposti oggettivi del tributo e l’impossibilità di qualificare la piattaforma come un bene immobile accatastabile.

La Questione Giuridica: È Legittima la Tassazione delle Piattaforme Offshore?

Il cuore della controversia risiede nella definizione dei limiti della potestà tributaria comunale. La società sosteneva che il territorio comunale si esaurisse sulla linea di costa e che, di conseguenza, il Comune non avesse alcuna giurisdizione fiscale sulla piattaforma. Inoltre, veniva contestata la stessa natura di “immobile” della struttura, ancorata al fondale marino ma non assimilabile a un tradizionale fabbricato su terraferma. La Corte di Cassazione è stata quindi chiamata a stabilire se il potere impositivo di un ente locale si estenda anche allo specchio d’acqua del mare territoriale e se una piattaforma possa essere considerata un presupposto valido per l’applicazione di IMU e TASI.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte ha rigettato integralmente il ricorso della società, basando la propria decisione su principi giuridici consolidati e su una chiara interpretazione delle norme tributarie.

Principio di Territorialità: Il Potere del Comune si Estende sul Mare

Richiamando la sua precedente giurisprudenza, la Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: sull’intero territorio dello Stato, incluso il mare territoriale, convivono e si esercitano sia i poteri statali sia quelli degli enti locali. Non possono esistere “zone franche” sottratte alla potestà impositiva. Di conseguenza, il territorio di un comune costiero non si arresta sulla battigia ma si estende al mare antistante, rendendo legittima l’imposizione fiscale su beni e strutture ivi situati. La Corte ha inoltre sottolineato come queste piattaforme, pur essendo in mare, beneficino di una rete di servizi e infrastrutture (portuali, logistiche, amministrative) garantite dal comune costiero, giustificando così l’applicazione della TASI, il tributo per i servizi indivisibili.

Presupposto Oggettivo: La Piattaforma è un Immobile Tassabile

La Corte ha respinto la tesi secondo cui la piattaforma non sarebbe un immobile. Ai fini fiscali, la nozione di “fabbricato” è ampia e include qualsiasi costruzione stabile, ancorata al suolo (in questo caso, il fondale marino), dotata di autonomia funzionale e reddituale. La giurisprudenza ha già riconosciuto la tassabilità di beni come edifici galleggianti e posti barca. La piattaforma, essendo una struttura complessa e stabilmente infissa, rientra pienamente in questa categoria.

Calcolo dell’Imposta: Il Metodo Contabile per i Beni non Accatastati

Un punto cruciale riguardava la determinazione della base imponibile, data la mancata iscrizione della piattaforma al catasto. La Corte ha confermato la correttezza del metodo seguito dal Comune. La legge prevede esplicitamente una disciplina alternativa per gli immobili non accatastati: il cosiddetto “criterio contabile”. In base a tale criterio, il valore imponibile è determinato a partire dal costo storico del bene risultante dalle scritture contabili della società proprietaria, al lordo delle quote di ammortamento e aggiornato con appositi coefficienti ministeriali.

Irrilevanza delle Normative Sopravvenute

La società aveva invocato un decreto ministeriale successivo (del 2022) che, nell’ambito della nuova imposta IMPI, attribuiva la competenza per quella specifica piattaforma a un altro comune. La Corte ha chiarito che tale decreto non ha efficacia retroattiva e non può invalidare un accertamento legittimamente emesso per il 2019 sulla base della normativa allora vigente.

Le Conclusioni

La sentenza consolida un importante principio di diritto tributario: la potestà impositiva comunale si estende anche al mare territoriale, assicurando che nessuna porzione del territorio nazionale sia esente da tassazione. Per le imprese del settore energetico, questa decisione ribadisce l’obbligo di contribuire fiscalmente nei comuni costieri di riferimento, riconoscendo il valore dei servizi e delle infrastrutture territoriali a supporto delle loro operazioni offshore. Infine, la pronuncia offre certezza giuridica sul metodo di calcolo per questi beni complessi, validando l’utilizzo del criterio contabile in assenza di una rendita catastale e garantendo così l’effettività della pretesa tributaria.

Un Comune può tassare una piattaforma situata in mare, al di fuori del suo territorio terrestre?
Sì. La Corte di Cassazione ha confermato che la potestà impositiva di un comune costiero si estende al mare territoriale antistante il suo territorio, poiché non possono esistere zone franche esenti da tassazione all’interno del territorio dello Stato.

Come si calcola l’IMU/TASI per una piattaforma offshore non iscritta al catasto?
In assenza di iscrizione catastale e di una rendita, l’imposta si calcola utilizzando il “criterio contabile”. La base imponibile è determinata sulla base del valore del bene iscritto nei registri contabili dell’impresa (costo storico), al lordo degli ammortamenti e aggiornato tramite coefficienti ministeriali.

Una piattaforma offshore è considerata un “immobile” ai fini fiscali?
Sì. Ai fini fiscali, una piattaforma offshore è considerata un immobile tassabile. La giurisprudenza la qualifica come tale in quanto è una costruzione stabile, infissa al fondale marino, e possiede un’autonoma capacità funzionale e reddituale, presupposti sufficienti per l’applicazione delle imposte patrimoniali immobiliari.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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