LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Tassazione Autorità Portuali: No IRES per il passato

La Corte di Cassazione ha stabilito che i canoni percepiti da un’Autorità Portuale per le concessioni demaniali non sono soggetti a IRES per gli anni antecedenti al 2022. La sentenza chiarisce che la normativa europea sugli aiuti di Stato e la successiva legge italiana che ha introdotto la tassazione Autorità Portuali non hanno efficacia retroattiva. Di conseguenza, è stato respinto il ricorso dell’Amministrazione Finanziaria che richiedeva il pagamento dell’imposta per l’anno 2008, confermando che l’attività dell’ente era di natura pubblicistica e non commerciale per il periodo in esame.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 6 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Tassazione Autorità Portuali: La Cassazione Conferma la Non Tassabilità per il Passato

La questione della tassazione delle Autorità Portuali è da anni al centro di un complesso dibattito giuridico, che intreccia diritto nazionale e normative europee. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 6992/2024) ha messo un punto fermo sulla questione, almeno per quanto riguarda il passato, stabilendo la non imponibilità ai fini IRES dei canoni demaniali percepiti prima delle recenti modifiche legislative. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

Il Caso: La Controversia Fiscale sui Canoni Demaniali

La vicenda nasce da un avviso di accertamento emesso dall’Amministrazione Finanziaria nei confronti di un’Autorità Portuale. Secondo l’ente impositore, i canoni incassati nel 2008 dalla concessione di beni demaniali marittimi avrebbero dovuto essere assoggettati a IRES (Imposta sul Reddito delle Società) come ‘redditi diversi’.

L’Autorità Portuale si era opposta, sostenendo la propria natura di ente pubblico non economico, le cui attività sono finalizzate al perseguimento di interessi pubblici e non a scopo di lucro. Secondo questa tesi, la gestione delle concessioni demaniali rientra nell’esercizio di un potere pubblico e non costituisce un’attività commerciale tassabile.

L’Intervento dell’Unione Europea e la Nuova Tassazione Autorità Portuali

Il quadro si è complicato con l’intervento della Commissione Europea. A seguito di un’indagine, la Commissione ha stabilito che l’esenzione fiscale generalizzata per le Autorità Portuali in Italia costituiva un aiuto di Stato incompatibile con le regole del mercato unico, in quanto avrebbe potuto falsare la concorrenza.

La Commissione, tuttavia, ha qualificato tale vantaggio come ‘aiuto esistente’, in quanto precedente all’entrata in vigore dei Trattati UE. Questa classificazione è cruciale: a differenza degli ‘aiuti nuovi’, per gli ‘aiuti esistenti’ non è previsto il recupero retroattivo delle somme. La Commissione ha quindi imposto all’Italia di eliminare l’esenzione per il futuro.

In risposta, il legislatore italiano ha introdotto una norma (D.L. n. 68/2022) che, a partire dal 1° gennaio 2022, rende imponibili ai fini IRES i canoni portuali, seppur con una deduzione forfettaria.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione, chiamata a decidere sulla controversia relativa all’anno 2008, ha rigettato il ricorso dell’Amministrazione Finanziaria. Il ragionamento dei giudici si basa su un principio fondamentale del diritto: il principio di irretroattività della legge.

La Corte ha osservato che, per l’anno d’imposta in questione (2008), la normativa applicabile era quella previgente, interpretata da una giurisprudenza nazionale consolidata (tra cui le Sezioni Unite n. 4925/2013) che escludeva la tassabilità di tali canoni. Si riteneva, infatti, che l’attività delle Autorità Portuali, in quanto enti pubblici non economici, fosse riconducibile all’alveo delle funzioni statali e non a un’attività d’impresa.

I giudici hanno chiarito che né la decisione della Commissione Europea né la nuova legge italiana del 2022 possono essere applicate retroattivamente. La decisione UE ha imposto un obbligo di modifica per il futuro, non di recupero per il passato. La nuova legge italiana, per espressa previsione, ha effetto solo a partire dal 2022, facendo ‘salve le condotte anteriori’. Pertanto, per il 2008, l’avviso di accertamento era illegittimo perché basato su un presupposto (la tassabilità dei canoni) che all’epoca non sussisteva secondo il diritto vigente.

Le Conclusioni

La sentenza rappresenta un’importante vittoria per le Autorità Portuali italiane, mettendo al riparo la loro gestione finanziaria per tutti gli anni precedenti al 2022. La Corte ha riaffermato un principio cardine di civiltà giuridica, quello della certezza del diritto, secondo cui le nuove norme, specialmente quelle fiscali più sfavorevoli, non possono avere effetto sul passato. Di conseguenza, tutti gli avvisi di accertamento basati sulla presunta tassabilità dei canoni demaniali per periodi d’imposta anteriori al 1° gennaio 2022 devono considerarsi illegittimi, in linea con l’interpretazione fornita dalla Suprema Corte.

I canoni percepiti dalle Autorità Portuali per le concessioni demaniali prima del 2022 erano soggetti a IRES?
No. La Corte di Cassazione, confermando un orientamento consolidato, ha stabilito che per i periodi d’imposta antecedenti al 2022, tali canoni non erano imponibili ai fini IRES, in quanto considerati proventi derivanti dall’esercizio di funzioni pubbliche e non da attività d’impresa.

La decisione della Commissione Europea che ha qualificato l’esenzione come aiuto di Stato ha effetto retroattivo?
No. La sentenza chiarisce che la decisione della Commissione ha qualificato l’esenzione come ‘aiuto esistente’, imponendone l’eliminazione per il futuro ma senza obbligo di recupero per il passato. Pertanto, non ha efficacia retroattiva.

La nuova legge italiana che tassa i canoni portuali si applica agli anni d’imposta passati?
No. Il decreto-legge che ha introdotto l’imponibilità IRES dei canoni portuali ha effetto solo per i periodi d’imposta a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fa salve le condotte anteriori, come specificato nella sentenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

TEDESCO C.E.D. SRL - Partita Iva 01400150627 Cookie Policy

LexCED Copyright © 2025 - info@lexced.com

In questa banca dati pubblichiamo provvedimenti giurisdizionali, nel rispetto delle normative vigenti. Procediamo all’oscuramento automatico dei dati personali.
Qualora rilevassi dati personali non correttamente oscurati, puoi richiederne la rimozione o l’ulteriore oscuramento scrivendo all'indirizzo info@lexced.com.