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Tassazione Autorità Portuali: niente IRES sui canoni

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, confermando la non imponibilità ai fini IRES dei canoni demaniali percepiti da un’Autorità Portuale per l’anno d’imposta 2003. La decisione si fonda sulla distinzione tra la normativa nazionale vigente all’epoca, che escludeva tale tassazione, e le successive normative introdotte per conformarsi a una decisione della Commissione Europea. Quest’ultima, pur qualificando l’esenzione come aiuto di Stato, ne ha disposto la cessazione solo per il futuro, senza effetto retroattivo, salvaguardando così i periodi d’imposta precedenti.

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Pubblicato il 7 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Tassazione Autorità Portuali: La Cassazione Conferma la Non Imponibilità dei Canoni Demaniali per il Passato

Con la sentenza n. 7229 del 18 marzo 2024, la Corte di Cassazione ha posto un punto fermo su una complessa questione riguardante la tassazione Autorità Portuali. La Suprema Corte ha stabilito che i canoni derivanti dalle concessioni di beni demaniali, riscossi da queste entità, non erano soggetti a IRES per i periodi d’imposta antecedenti alle recenti modifiche legislative, anche alla luce del diritto dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato.

I Fatti di Causa: La Controversia Fiscale

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di un’Autorità di sistema portuale. L’amministrazione finanziaria contestava il mancato assoggettamento a imposte dirette (IRES) e IVA di un maggior reddito per l’anno 2003, derivante proprio dai canoni percepiti per la concessione di beni del demanio marittimo.

Secondo l’Agenzia, tali canoni dovevano essere considerati come redditi fondiari tassabili. L’Autorità portuale, invece, sosteneva la propria natura di ente pubblico non economico, le cui attività, preordinate al perseguimento di un interesse pubblico, non generavano reddito d’impresa e, pertanto, i relativi proventi non erano imponibili.

La Tassazione Autorità Portuali Secondo la Normativa Nazionale

La Corte di Cassazione, nel respingere il ricorso dell’Agenzia, ha ripercorso l’evoluzione normativa e giurisprudenziale sulla natura e i compiti delle Autorità portuali. Storicamente, queste entità sono state configurate come enti pubblici non economici, con funzioni di indirizzo, programmazione e controllo delle operazioni portuali. La giurisprudenza di legittimità, inclusa una pronuncia a Sezioni Unite, aveva già consolidato l’orientamento secondo cui le attività svolte dalle Autorità portuali, come la concessione delle banchine, sono riconducibili all’alveo delle funzioni statali. Di conseguenza, i canoni percepiti non costituivano un corrispettivo per un’attività commerciale, ma un provento derivante dall’esercizio di un potere pubblico, come tale non soggetto a IRES.

L’Impatto del Diritto Europeo: La Questione degli Aiuti di Stato

Un elemento cruciale della controversia è l’intervento della Commissione Europea. Con una decisione del 2020, la Commissione ha stabilito che l’esenzione dall’IRES per le Autorità portuali italiane configurava un aiuto di Stato incompatibile con il mercato interno. Tuttavia, la Commissione ha qualificato tale misura come “aiuto di Stato esistente”, in quanto istituita prima dell’entrata in vigore dei Trattati UE. Questa qualificazione è fondamentale: per gli aiuti esistenti, la Commissione può disporre l’eliminazione per il futuro, ma non il recupero retroattivo delle somme non versate, a tutela del principio di certezza del diritto e dell’affidamento dei soggetti coinvolti.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha argomentato che, per l’anno d’imposta 2003, oggetto della controversia, la decisione della Commissione Europea non poteva avere alcun effetto retroattivo. La disciplina applicabile era esclusivamente quella nazionale, come interpretata dalla giurisprudenza consolidata, che prevedeva l’esenzione.

Il legislatore italiano si è adeguato alla decisione europea con una normativa successiva (D.L. n. 68/2022), che ha introdotto l’imponibilità IRES dei canoni portuali, ma con effetto solo a partire dal 1° gennaio 2022. Tale norma ha esplicitamente fatto salvi i comportamenti adottati in precedenza, in linea con la natura non retroattiva della decisione europea sugli aiuti “esistenti”.

Pertanto, la pretesa impositiva dell’Agenzia delle Entrate per l’anno 2003 è stata ritenuta infondata, poiché basata su un quadro normativo e interpretativo superato solo da eventi successivi e non applicabili al periodo in contestazione. La Corte ha concluso che fino alla decisione della Commissione, l’esenzione era legittima secondo l’ordinamento nazionale e comunitario.

Conclusioni

La sentenza chiarisce in modo definitivo il regime di tassazione Autorità Portuali per il passato. La decisione della Commissione Europea, pur modificando il panorama fiscale per il futuro, non può intaccare i periodi d’imposta precedenti. Questa pronuncia offre certezza giuridica agli operatori del settore, confermando che l’adeguamento al diritto europeo non comporta un recupero retroattivo delle imposte non versate, nel pieno rispetto del principio dell’affidamento. La Corte ha quindi rigettato il ricorso dell’Agenzia e l’ha condannata al pagamento delle spese processuali.

I canoni riscossi dalle Autorità Portuali per la concessione di aree demaniali sono soggetti a IRES?
Per i periodi d’imposta precedenti al 1° gennaio 2022, la sentenza conferma che tali canoni non erano soggetti a IRES, in base all’interpretazione consolidata della normativa nazionale che qualificava l’attività delle Autorità Portuali come esercizio di una funzione pubblica e non come attività d’impresa.

Perché la decisione della Commissione Europea sugli aiuti di Stato non ha reso tassabili i canoni per il passato?
Perché la Commissione ha qualificato l’esenzione fiscale come un “aiuto di Stato esistente”. Secondo il diritto dell’Unione Europea, tale tipo di aiuto, sebbene incompatibile con il mercato interno, non deve essere recuperato retroattivamente. La Commissione ne ha disposto solo l’eliminazione per il futuro, salvaguardando così le situazioni pregresse.

Qual è la natura giuridica delle Autorità Portuali rilevante ai fini fiscali per il periodo in esame?
Per l’anno d’imposta 2003, la Corte ha ribadito la loro natura di enti pubblici non economici. Le attività di concessione di beni demaniali sono state considerate espressione di poteri pubblici e funzioni statali, non assimilabili a un’attività commerciale, e pertanto i relativi proventi erano esclusi dalla base imponibile IRES.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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