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Tariffa agevolata TOSAP: estesa alla produzione energetica

Una società produttrice di energia idroelettrica ha contestato un avviso di accertamento TOSAP emesso da un Comune per l’occupazione di suolo con una galleria di adduzione idrica. La Corte di Cassazione ha respinto sia il ricorso del Comune, che negava il diritto alla tariffa ridotta, sia quello della società, che riteneva il tributo non dovuto. La Corte ha stabilito che la tariffa agevolata TOSAP si applica automaticamente alle aziende di produzione energetica, poiché la loro attività è strumentale al servizio pubblico di distribuzione. Ha inoltre confermato che i terreni gravati da usi civici rientrano nel patrimonio tassabile del Comune.

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Pubblicato il 16 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Tariffa Agevolata TOSAP: La Cassazione la Estende alla Produzione di Energia

Con una recente sentenza, la Corte di Cassazione ha affrontato un’importante questione in materia di tributi locali, chiarendo l’ambito di applicazione della tariffa agevolata TOSAP per le imprese del settore energetico. La pronuncia stabilisce che anche le società che si occupano della sola produzione di energia elettrica, e non della sua distribuzione, hanno diritto al regime tariffario ridotto, in quanto la loro attività è considerata strumentale all’erogazione di un servizio pubblico essenziale.

I Fatti di Causa: Un Contenzioso sulla TOSAP per una Galleria Idroelettrica

Il caso trae origine dall’impugnazione di un avviso di accertamento TOSAP (Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche) emesso da un Comune nei confronti di una nota società di produzione di energia. L’accertamento riguardava l’occupazione del sottosuolo comunale con una galleria di adduzione di acqua destinata ad alimentare una centrale idroelettrica.

Inizialmente, la Commissione Tributaria Provinciale aveva dato ragione alla società, annullando l’atto per un difetto di motivazione. Successivamente, la Commissione Tributaria Regionale aveva ribaltato la decisione, affermando la debenza del tributo ma applicando la tariffa agevolata prevista dall’art. 63 del D.Lgs. n. 446/1997 per le aziende erogatrici di pubblici servizi e per quelle che svolgono attività strumentali agli stessi. Insoddisfatti, sia il Comune sia la società hanno presentato ricorso in Cassazione.

L’Applicazione della Tariffa Agevolata TOSAP secondo la Cassazione

Il Comune sosteneva due tesi principali: primo, la tariffa agevolata TOSAP non poteva essere applicata d’ufficio, ma solo su esplicita richiesta del contribuente, mancante in questo caso; secondo, il beneficio era riservato alle reti di distribuzione di servizi pubblici (come gas, luce, telecomunicazioni), mentre l’attività di produzione di energia avrebbe natura puramente economica e commerciale.

La Suprema Corte ha respinto entrambe le argomentazioni. Sul primo punto, ha chiarito che il regime agevolato non è un beneficio concesso su domanda, ma il criterio ordinario di determinazione del tributo quando sussistono le condizioni oggettive previste dalla legge. L’omessa presentazione della denuncia da parte del contribuente giustifica l’accertamento d’ufficio da parte dell’ente, ma non impedisce l’applicazione del regime tariffario corretto.

Sul secondo e più importante punto, la Corte ha adottato una visione unitaria e funzionale della filiera energetica. Ha stabilito che l’attività di produzione, pur distinta da quella di distribuzione, è un anello fondamentale e indispensabile della catena che porta l’energia all’utente finale. Pertanto, va qualificata come “attività strumentale” al servizio pubblico, rientrando a pieno titolo nell’ambito di applicazione della norma agevolativa.

La Natura Giuridica dei Terreni con Usi Civici ai Fini TOSAP

La società contribuente, nel suo ricorso incidentale, aveva sostenuto che i terreni occupati, essendo gravati da “usi civici”, non appartenessero al demanio o al patrimonio indisponibile del Comune, ma alla collettività dei cittadini. Di conseguenza, a suo avviso, non potevano essere oggetto di imposizione TOSAP.

Anche questa tesi è stata respinta. La Cassazione, dopo una dettagliata ricostruzione della normativa e della giurisprudenza sugli usi civici, ha concluso che tali beni, per il loro regime di inalienabilità, inusucapibilità e vincolo di destinazione, sono a tutti gli effetti assimilabili al regime giuridico dei beni demaniali. Essi appartengono al patrimonio dell’ente territoriale, che li amministra, e la loro occupazione da parte di terzi per finalità private configura il presupposto impositivo della TOSAP.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La decisione si fonda su alcuni pilastri giuridici fondamentali. In primo luogo, la Corte ha sottolineato che il criterio per l’applicazione della tariffa agevolata TOSAP è oggettivo e legato alla natura dell’occupazione e alla sua funzionalità rispetto a un servizio pubblico, non alla presentazione di un’istanza formale. L’interpretazione delle norme deve essere orientata alla ratio della legge, che è quella di alleggerire il carico fiscale sulle infrastrutture essenziali per la collettività.

In secondo luogo, la visione della filiera energetica come un “sistema integrato” è cruciale. La separazione giuridica tra produttori e distributori, imposta dalla normativa europea per garantire la concorrenza, non esclude che, dal punto di vista funzionale e oggettivo, la produzione sia un’attività propedeutica e necessaria alla fornitura del servizio pubblico. Infine, la Corte ha ribadito la natura pubblica dei terreni gravati da usi civici, confermando la loro piena soggezione alla potestà impositiva comunale in materia di occupazione di suolo.

Le Conclusioni: Implicazioni della Sentenza

La sentenza ha importanti implicazioni pratiche. Anzitutto, estende con chiarezza il beneficio della tariffa agevolata TOSAP a tutte le aziende di produzione energetica le cui infrastrutture occupano suolo pubblico, consolidando un’interpretazione favorevole al settore. In secondo luogo, obbliga gli enti locali ad applicare d’ufficio tale tariffa quando ne ricorrano i presupposti, senza poterla negare per la mancata richiesta del contribuente. Infine, rafforza la posizione dei Comuni riguardo alla tassabilità delle occupazioni su terreni gravati da usi civici, risolvendo potenziali dubbi interpretativi.

La tariffa agevolata TOSAP per i servizi pubblici deve essere richiesta esplicitamente dal contribuente?
No, la Corte ha stabilito che non è necessaria una richiesta esplicita. Il regime agevolato deve essere applicato d’ufficio dall’ente impositore quando ricorrono i presupposti, poiché rappresenta il criterio normativo per la determinazione del tributo e non un beneficio su domanda.

Un’azienda che produce energia elettrica, ma non la distribuisce direttamente agli utenti, ha diritto alla tariffa agevolata TOSAP?
Sì, la Cassazione ha chiarito che l’attività di produzione di energia è “strumentale” all’erogazione del servizio pubblico di distribuzione. Poiché la filiera energetica (produzione, trasmissione, distribuzione) va considerata in modo unitario, anche le società di produzione rientrano nel campo di applicazione della tariffa ridotta.

I terreni di proprietà comunale gravati da usi civici sono soggetti al pagamento della TOSAP?
Sì, la sentenza conferma che i terreni gravati da usi civici, per il loro regime di inalienabilità e vincolo di destinazione, sono assimilabili al patrimonio demaniale dell’ente territoriale. Di conseguenza, la loro occupazione da parte di terzi è soggetta al pagamento della TOSAP.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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