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Spese di lite: esecuzione immediata senza giudicato

Un avvocato, difensore antistatario, ha richiesto il pagamento delle spese di lite sulla base di una sentenza tributaria non ancora definitiva. La Commissione Tributaria Regionale aveva respinto la richiesta, ritenendo necessaria la definitività della sentenza. La Corte di Cassazione ha ribaltato questa decisione, stabilendo che le condanne al pagamento delle spese di lite sono immediatamente esecutive, anche in favore del difensore antistatario, il quale può quindi avviare il giudizio di ottemperanza senza attendere il passaggio in giudicato.

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Pubblicato il 8 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Spese di lite: la Cassazione conferma l’esecuzione immediata

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fatto luce su una questione cruciale nel processo tributario: la possibilità di ottenere il pagamento immediato delle spese di lite anche quando la sentenza non è ancora definitiva. Questa decisione chiarisce che il difensore del contribuente vittorioso non deve attendere l’esito di eventuali appelli per vedere soddisfatto il proprio diritto, rafforzando il principio di effettività della tutela giurisdizionale. Analizziamo insieme i dettagli di questo importante provvedimento.

I Fatti del Caso: La Richiesta del Legale

La vicenda trae origine dalla richiesta di un avvocato, in qualità di procuratore antistatario, di ottenere l’adempimento di una sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale. Tale sentenza aveva condannato un’azienda municipale al pagamento delle spese di giudizio in suo favore. Poiché l’azienda non aveva pagato spontaneamente, il legale aveva avviato un ricorso per ottemperanza, uno strumento processuale volto a garantire l’esecuzione delle decisioni dei giudici tributari.

La Decisione della Commissione Tributaria Regionale

In un primo momento, la Commissione Tributaria Regionale (CTR) aveva dichiarato inammissibile il ricorso del legale. Secondo la CTR, la richiesta non poteva essere accolta per due motivi principali: primo, la sentenza di primo grado era stata impugnata ed era quindi pendente un giudizio di appello, il che significava che non era ancora ‘passata in giudicato’ (definitiva); secondo, la CTR riteneva che l’articolo 69 del D.Lgs. 546/1992, che prevede l’esecutività immediata delle sentenze, non fosse applicabile alle condanne per le spese di lite in favore del contribuente o del suo difensore.

Il Ricorso in Cassazione e le motivazioni sulle spese di lite

Insoddisfatto della decisione, l’avvocato ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, sostenendo che la CTR avesse interpretato erroneamente le norme applicabili. Il nodo centrale del ricorso era dimostrare che l’esecutività immediata prevista dalla legge si estende anche alle statuizioni relative alle spese di lite e che, di conseguenza, il giudizio di ottemperanza fosse lo strumento corretto per ottenerne il pagamento.

La Normativa di Riferimento: L’Evoluzione dell’Art. 69

La Corte di Cassazione ha ricostruito l’evoluzione dell’articolo 69 del D.Lgs. n. 546/1992. In passato, per ottenere il pagamento delle somme liquidate in sentenza era necessario attendere il passaggio in giudicato. Tuttavia, a seguito delle modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 156/2015, la regola è cambiata. La nuova formulazione della norma stabilisce che le sentenze di condanna al pagamento di somme in favore del contribuente sono ‘immediatamente esecutive’.

Il Principio di Diritto: Esecuzione Immediata delle Spese di Lite

La Suprema Corte ha chiarito che questa immediata esecutività riguarda non solo le somme eventualmente dovute a titolo di rimborso d’imposta, ma anche le spese di lite liquidate in sentenza. Il pagamento deve avvenire entro novanta giorni dalla notifica della decisione. Se ciò non accade, il contribuente (o, come in questo caso, il suo difensore antistatario) può legittimamente avviare il giudizio di ottemperanza senza dover attendere la definitività della sentenza.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte ha specificato che il diritto del difensore antistatario di agire per ottenere le somme liquidate è autonomo rispetto alla posizione del cliente. Il provvedimento di distrazione delle spese, infatti, instaura un rapporto diretto tra il legale della parte vittoriosa e la parte soccombente. Pertanto, l’avvocato ha piena legittimazione a richiedere l’esecuzione della condanna alle spese, anche attraverso il giudizio di ottemperanza. La tardività nel pagamento da parte dell’Amministrazione, ha aggiunto la Corte, può inoltre incidere sulla regolamentazione delle spese dello stesso procedimento di ottemperanza. Citando un proprio precedente (Cass. n. 11286/2022), la Corte ha ribadito che attendere il passaggio in giudicato vanificherebbe la ratio della norma, che è quella di garantire una tutela celere ed efficace.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

In conclusione, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, cassando la sentenza della CTR e rinviando la causa a un’altra sezione della stessa Commissione per un nuovo esame. Questa ordinanza rappresenta un punto fermo di grande importanza pratica: stabilisce in modo inequivocabile che le condanne al pagamento delle spese di lite nel processo tributario sono immediatamente esecutive. I legali non devono più subire i lunghi tempi del contenzioso prima di vedere remunerato il proprio lavoro, potendo attivare subito gli strumenti per l’esecuzione forzata in caso di inadempimento della parte soccombente. Si tratta di una vittoria per l’efficienza della giustizia e per la tutela dei diritti dei difensori.

È necessario attendere che una sentenza tributaria diventi definitiva per chiedere il pagamento delle spese di lite?
No, secondo la Corte di Cassazione, le sentenze che condannano l’Amministrazione al pagamento delle spese di lite sono immediatamente esecutive. Non è necessario attendere il passaggio in giudicato per richiederne il pagamento, anche tramite giudizio di ottemperanza.

L’avvocato che si è dichiarato antistatario può agire direttamente per ottenere le spese di lite?
Sì. La Corte ha affermato che il diritto all’esecuzione immediata si estende anche al difensore antistatario. Questi ha una legittimazione autonoma a richiedere le somme liquidate, instaurando un rapporto diretto con la parte soccombente.

Qual è il termine per l’Amministrazione per pagare le spese di lite dopo la notifica della sentenza?
Il pagamento deve essere eseguito entro novanta giorni dalla notifica della sentenza. In caso di mancata esecuzione entro questo termine, il contribuente o il suo difensore antistatario possono avviare il giudizio di ottemperanza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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