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Sovracanoni BIM: legittimità e prescrizione del debito

Una società energetica ha impugnato una richiesta di pagamento per sovracanoni BIM (Bacini Imbriferi Montani) avanzata da un Comune, sollevando diverse questioni di legittimità costituzionale della norma impositiva. Il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche ha respinto tutte le censure di incostituzionalità, confermando la natura tributaria e la piena legittimità del prelievo. Tuttavia, ha accolto l’eccezione di prescrizione sollevata dalla società, dichiarando estinti per decorso del tempo i crediti maturati prima del secondo semestre 2014 e riducendo così l’importo dovuto.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Sovracanoni BIM: Legittimità Costituzionale e Prescrizione Quinquennale

Una recente sentenza del Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche affronta la complessa questione dei sovracanoni BIM, i canoni aggiuntivi dovuti dalle società idroelettriche ai comuni montani. La decisione chiarisce due aspetti fondamentali: la piena legittimità costituzionale di tale prelievo, anche a seguito delle modifiche legislative, e l’applicazione del termine di prescrizione breve di cinque anni. Analizziamo la pronuncia per comprenderne i dettagli e le implicazioni.

I Fatti di Causa

Una società operante nel settore idroelettrico impugnava una nota con cui un Comune richiedeva il pagamento di una somma a titolo di sovracanoni BIM per gli anni dal 2013 al 2019. La società ricorrente sollevava numerose eccezioni di illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 137, della L. 228/2012, norma che ha esteso l’obbligo di pagamento a tutti gli impianti di potenza superiore a 220 kW. Le censure spaziavano dalla violazione dei principi di ragionevolezza, capacità contributiva e parità di trattamento, fino al contrasto con il diritto comunitario in materia di concorrenza e tutela della proprietà. In via subordinata, la società eccepiva la prescrizione dei crediti relativi alle annualità più risalenti.

La Decisione del Tribunale sui Sovracanoni BIM

Il Tribunale ha rigettato tutte le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla ricorrente, allineandosi all’orientamento consolidato della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale. I giudici hanno ribadito la natura tributaria del sovracanone, qualificandolo come una prestazione patrimoniale imposta che rientra nella piena discrezionalità del legislatore in materia di coordinamento della finanza pubblica. Tuttavia, il collegio ha accolto l’eccezione di prescrizione, dichiarando non più dovuti gli importi maturati prima del secondo semestre del 2014, in quanto la richiesta di pagamento, notificata a fine 2019, era intervenuta oltre il termine quinquennale previsto dalla legge.

Le Motivazioni

La sentenza si fonda su due pilastri argomentativi principali.

Il primo riguarda la legittimità costituzionale del prelievo. Il Tribunale, richiamando un’ampia giurisprudenza, ha stabilito che i sovracanoni BIM non violano né i principi costituzionali interni né le norme europee. Si tratta di una misura fiscale che non crea discriminazioni, poiché tutte le imprese idroelettriche sono soggette alle medesime regole. L’obbligo di pagamento sorge direttamente dalla legge, in base a presupposti oggettivi (l’ubicazione delle opere di presa in un bacino montano), senza lasciare spazi di discrezionalità alla pubblica amministrazione. La sua funzione è quella di compensare le comunità locali per lo sfruttamento di una risorsa pubblica, in un’ottica di armonizzazione dei bilanci pubblici.

Il secondo pilastro è l’accoglimento dell’eccezione di prescrizione. Il Tribunale ha qualificato il sovracanone come una “prestazione periodica”, ossia un’obbligazione che matura a intervalli regolari nel tempo. Per questa tipologia di crediti, il Codice Civile (art. 2948, n. 4) prevede un termine di prescrizione breve di cinque anni, e non quello ordinario di dieci. Poiché la prima richiesta formale di pagamento da parte del Comune risaliva al dicembre 2019, tutti gli importi maturati più di cinque anni prima (ovvero fino al primo semestre 2014 incluso) sono stati considerati prescritti e, di conseguenza, non più esigibili.

Le Conclusioni

La pronuncia del Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche offre un importante duplice insegnamento. Da un lato, consolida la certezza giuridica sulla legittimità dei sovracanoni BIM, respingendo le argomentazioni che ne contestavano la costituzionalità e la compatibilità con il diritto europeo. Le società del settore idroelettrico devono quindi considerare questo prelievo come un onere stabile e legittimo legato alla loro attività. Dall’altro lato, la sentenza sancisce in modo chiaro l’applicazione della prescrizione quinquennale, fornendo alle stesse società uno strumento di tutela contro richieste di pagamento tardive da parte degli enti locali. Si sottolinea così l’importanza per i Comuni di agire tempestivamente per la riscossione dei propri crediti, pena la loro estinzione.

Il sovracanone BIM esteso dalla Legge 228/2012 è costituzionalmente legittimo?
Sì. La sentenza, richiamando la giurisprudenza costante della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale, afferma che il sovracanone è una prestazione patrimoniale imposta di natura tributaria, pienamente conforme ai principi costituzionali. La sua istituzione rientra nella discrezionalità del legislatore in materia di armonizzazione della finanza pubblica.

L’obbligo di pagare il sovracanone BIM dipende da un atto discrezionale della Pubblica Amministrazione?
No. L’obbligo di pagamento sorge direttamente dalla legge sulla base di presupposti oggettivi, ovvero l’ubicazione delle opere di presa d’acqua e la potenza nominale media dell’impianto. La Pubblica Amministrazione non ha discrezionalità nell’individuazione dei soggetti obbligati o nella quantificazione del dovuto, che avviene tramite un mero calcolo aritmetico.

Qual è il termine di prescrizione per il pagamento dei sovracanoni BIM?
Il termine di prescrizione è quello breve di cinque anni, come previsto dall’art. 2948, n. 4, del Codice Civile. Il tribunale ha stabilito che il sovracanone ha natura di prestazione periodica e, pertanto, il diritto a riscuotere le singole annualità si estingue se non viene esercitato entro cinque anni dalla loro scadenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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