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Sospensione termini processuali: Cumulo Covid e feriale

La Corte di Cassazione ha stabilito che la sospensione dei termini processuali dovuta all’emergenza Covid-19 si cumula con la tradizionale sospensione feriale. Il caso riguardava un appello in materia tributaria giudicato tardivo dalla corte di secondo grado, che aveva erroneamente negato la sommatoria dei due periodi di sospensione. La Suprema Corte ha annullato tale decisione, affermando che, non essendo i periodi sovrapponibili, entrambi devono essere considerati nel calcolo del termine lungo per l’impugnazione, garantendo così il diritto di difesa.

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Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Sospensione Termini Processuali: la Cassazione conferma il cumulo tra periodo Covid e feriale

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha affrontato un’importante questione procedurale riguardante la sospensione dei termini processuali, stabilendo un principio chiave per il calcolo delle scadenze durante l’emergenza pandemica. La Corte ha chiarito che il periodo di sospensione straordinaria introdotto per il Covid-19 si cumula con la tradizionale sospensione feriale dei termini, a patto che i due periodi non si sovrappongano. Questa decisione ha importanti implicazioni pratiche per la tutela del diritto di difesa.

I fatti di causa

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento fiscale notificato a una società per maggiore IRES, IVA e IRAP. La società aveva impugnato l’atto dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale, ma il suo ricorso era stato respinto. Successivamente, i soci della società, nel frattempo cancellata, avevano proposto appello contro la decisione di primo grado.

La Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado, tuttavia, aveva dichiarato l’appello inammissibile perché tardivo. Secondo i giudici d’appello, il termine ‘lungo’ semestrale per impugnare, decorrente dal deposito della sentenza di primo grado (avvenuto il 3 marzo 2020), era scaduto. Nel calcolo, la Corte aveva erroneamente ritenuto che la sospensione straordinaria per l’emergenza Covid non potesse essere sommata a quella feriale.

La questione giuridica e la sospensione termini processuali

Il cuore della controversia verteva sull’interpretazione delle norme che regolano la sospensione dei termini processuali. I ricorrenti sostenevano che, per calcolare la scadenza ultima per l’appello, si dovessero sommare:
1. Il termine semestrale ‘lungo’ previsto dall’art. 327 c.p.c.
2. I 64 giorni di sospensione straordinaria per l’emergenza Covid (dal 9 marzo 2020 all’11 maggio 2020).
3. I 31 giorni della sospensione feriale (dal 1° al 31 agosto 2020).

La Corte d’appello, invece, aveva commesso un ‘grave errore processuale’ negando questa cumulabilità. La Corte di Cassazione è stata quindi chiamata a risolvere la questione e a stabilire se questi due periodi di sospensione, aventi finalità diverse, dovessero essere considerati separatamente e quindi sommati.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso dei contribuenti, ritenendo il loro ragionamento pienamente fondato. I giudici hanno affermato che la sospensione per l’emergenza Covid e quella feriale sono cumulabili, poiché non sono né funzionalmente né cronologicamente sovrapponibili. La legislazione emergenziale, infatti, ha introdotto una sospensione straordinaria per tutelare la salute pubblica, distinta dalla sospensione ordinaria estiva.

Nel caso specifico, il termine per l’appello, partito il 3 marzo 2020, è stato sospeso per 64 giorni fino all’11 maggio, per poi riprendere a decorrere dal 12 maggio. Successivamente, ha intercettato il periodo feriale, subendo un’ulteriore sospensione di 31 giorni. Sommando questi periodi al termine semestrale, la scadenza finale per l’impugnazione era il 7 dicembre 2020. Di conseguenza, l’appello notificato il 1° dicembre 2020 era pienamente tempestivo.

La Corte ha ribadito un principio già espresso in altre pronunce (Cass. n. 30397/2021 e n. 2095/2023), secondo cui la sospensione emergenziale si cumula a quella feriale per non frustrare le esigenze sanitarie che ne sono alla base e per garantire il pieno esercizio del diritto di difesa.

Le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha cassato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa alla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado, in diversa composizione, affinché proceda all’esame del merito dell’appello. Questa ordinanza rappresenta un importante punto di riferimento per il calcolo dei termini processuali, riaffermando che le sospensioni straordinarie, come quella per il Covid, si sommano a quelle ordinarie, come la feriale, se non si sovrappongono. Il principio garantisce certezza agli operatori del diritto e tutela il diritto fondamentale delle parti a un giusto processo.

La sospensione dei termini per l’emergenza Covid si somma a quella feriale?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che la sospensione straordinaria per l’emergenza Covid (64 giorni nel 2020) e la sospensione feriale (31 giorni) si cumulano, a condizione che i due periodi non siano cronologicamente sovrapposti.

Perché l’appello era stato inizialmente giudicato tardivo?
La corte di secondo grado aveva giudicato l’appello tardivo perché aveva erroneamente affermato la non cumulabilità del periodo di sospensione per l’emergenza Covid con quello della sospensione feriale, commettendo un grave errore processuale nel calcolo dei termini.

Qual è la conseguenza della decisione della Cassazione?
La sentenza della corte d’appello è stata annullata (‘cassata’). Il procedimento è stato rinviato alla stessa Corte di Giustizia Tributaria, ma con un collegio di giudici diverso, affinché esamini il merito della questione, dato che l’appello è stato ritenuto tempestivo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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