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Sospensione processo tributario: rottamazione quater

Un contribuente, dopo aver aderito alla definizione agevolata dei carichi fiscali (cd. rottamazione quater), ha richiesto l’estinzione del processo pendente in Cassazione. La Suprema Corte ha rigettato la richiesta di estinzione, disponendo invece la sospensione del processo tributario fino al 2027. La decisione chiarisce che l’estinzione del giudizio è subordinata al completo e effettivo pagamento di tutte le somme dovute, e non alla semplice adesione alla procedura.

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Pubblicato il 16 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Sospensione Processo Tributario e Rottamazione Quater: La Decisione della Cassazione

La sospensione del processo tributario a seguito dell’adesione alla “rottamazione quater” è un tema di grande attualità. Una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento fondamentale: l’adesione alla definizione agevolata non comporta l’estinzione immediata del giudizio pendente, ma ne determina la sospensione fino al completo adempimento del piano di pagamento. Analizziamo questa importante decisione.

Il Caso: Da un Avviso di Accertamento alla Richiesta di Estinzione

La vicenda trae origine dall’impugnazione di un avviso di accertamento da parte di un professionista. L’Agenzia delle Entrate aveva ricostruito maggiori ricavi per oltre 41.000 euro, contestando la permanenza del contribuente in un regime fiscale agevolato. Dopo la soccombenza sia in primo che in secondo grado, il contribuente ha presentato ricorso per Cassazione.

Durante il giudizio dinanzi alla Suprema Corte, è intervenuta una novità cruciale: il ricorrente ha comunicato di aver aderito alla cosiddetta “rottamazione quater”, prevista dalla Legge n. 197 del 2022. Avendo già provveduto al pagamento delle prime rate, ha quindi richiesto ai giudici di dichiarare l’estinzione del processo per cessata materia del contendere.

L’Adesione alla Rottamazione e la Sospensione del Processo Tributario

Contrariamente alle aspettative del ricorrente, la Corte di Cassazione non ha dichiarato estinto il giudizio. Invece, applicando rigorosamente il dettato normativo, ha disposto la sospensione del processo tributario fino al 30 novembre 2027 e il rinvio della causa a nuovo ruolo.

Questa decisione si basa sull’interpretazione letterale dell’art. 1, comma 236, della Legge n. 197/2022. La norma, infatti, distingue nettamente due fasi:
1. Sospensione: Il processo viene sospeso non appena il contribuente presenta copia della dichiarazione di adesione alla rottamazione.
2. Estinzione: L’estinzione del giudizio avviene solo in un secondo momento ed è strettamente subordinata a due condizioni: l’effettivo e completo pagamento di tutte le somme dovute e la produzione in giudizio della documentazione che attesti tali pagamenti.

Le Motivazioni della Corte: Perché la Sospensione e Non l’Estinzione

Le motivazioni della Corte sono chiare e lineari. I giudici hanno sottolineato che la legge stessa crea un meccanismo condizionale. L’impegno del contribuente a rinunciare ai giudizi pendenti e la sua adesione alla definizione agevolata non sono sufficienti per chiudere definitivamente la controversia. Il legislatore ha voluto una garanzia concreta: il perfezionamento della procedura tramite il saldo integrale del debito. Fino a quel momento, il processo rimane “congelato”, pronto a ripartire qualora il contribuente dovesse interrompere i pagamenti. Se così non fosse, il debitore potrebbe ottenere l’estinzione del giudizio senza onorare l’impegno finanziario assunto, vanificando la ratio della norma. Pertanto, la richiesta di estinzione è stata ritenuta prematura.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per i Contribuenti

La decisione in esame offre un’indicazione pratica fondamentale per tutti i contribuenti con liti fiscali pendenti che intendono avvalersi di sanatorie. Aderire a una definizione agevolata non è una scorciatoia per ottenere l’immediata cancellazione del processo. Al contrario, il giudizio entra in una fase di quiescenza, una sospensione del processo tributario che perdura per tutto il tempo necessario a completare il piano di rateizzazione. Solo al termine del percorso, e con la prova dell’avvenuto pagamento, si potrà ottenere la pronuncia di estinzione. In caso di inadempimento, il processo riprenderà dal punto in cui era stato interrotto, con tutte le conseguenze del caso.

Aderire alla “rottamazione quater” estingue immediatamente il processo tributario in corso?
No, l’adesione non causa l’estinzione immediata. Secondo la Corte, il giudizio viene sospeso in attesa del completo e corretto pagamento di tutte le rate previste dalla definizione agevolata.

Cosa succede se il contribuente non paga tutte le rate della rottamazione dopo aver ottenuto la sospensione?
Se il contribuente non perfeziona la definizione agevolata pagando tutte le somme dovute, il giudice revoca la sospensione su istanza di una delle parti e il processo riprende il suo corso.

Qual è la base normativa per la sospensione del processo invece dell’estinzione?
La base è l’art. 1, comma 236, della Legge n. 197/2022, che subordina esplicitamente l’estinzione del giudizio all’effettivo perfezionamento della definizione e alla produzione in giudizio della documentazione che attesti i pagamenti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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