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Sospensione processo tributario per rottamazione-quater

Una società immobiliare, durante un giudizio in Cassazione relativo a un avviso di liquidazione per imposte di registro e ipocatastale, ha presentato istanza di adesione alla “rottamazione-quater”. La Corte di Cassazione, applicando la normativa specifica, ha disposto la sospensione del processo tributario, rinviando la causa in attesa del perfezionamento della procedura di definizione agevolata.

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Pubblicato il 17 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Sospensione processo tributario: l’effetto della Rottamazione-quater

L’adesione alle procedure di definizione agevolata, come la cosiddetta “rottamazione-quater”, ha un impatto diretto sui contenziosi pendenti. Una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione chiarisce che l’istanza di adesione a questa sanatoria comporta la sospensione del processo tributario. Questa decisione evidenzia un meccanismo procedurale fondamentale, volto a coordinare l’azione giudiziaria con le iniziative legislative di pacificazione fiscale. Analizziamo insieme i dettagli del caso e le implicazioni di tale provvedimento.

I fatti alla base della controversia

Una società a responsabilità limitata operante nel settore immobiliare aveva impugnato un avviso di liquidazione per imposta di registro e ipocatastale, relativo a un atto di compravendita stipulato con un’altra società. Dopo una decisione sfavorevole in secondo grado presso la Commissione Tributaria Regionale, la società aveva presentato ricorso in Cassazione.

Nel corso del giudizio di legittimità, la società ricorrente ha comunicato di aver presentato all’Agenzia delle Entrate-Riscossione una dichiarazione di adesione alla “rottamazione-quater”, la definizione agevolata prevista dalla Legge n. 197/2022. Contestualmente, ha richiesto la sospensione del giudizio pendente, impegnandosi a rinunciare alla lite in caso di perfezionamento della procedura.

L’applicazione della norma sulla sospensione del processo tributario

Il fulcro della decisione della Suprema Corte non risiede nel merito della pretesa fiscale, ma esclusivamente sulla questione procedurale sollevata dalla società. La Corte ha dato atto dell’avvenuta presentazione dell’istanza di definizione agevolata. A questo punto, è entrata in gioco una specifica disposizione normativa.

La legge istitutiva della “rottamazione-quater” (Legge n. 197/2022) prevede, al comma 236 dell’articolo 1, una regola chiara per i giudizi in corso. La norma stabilisce che, nelle more del perfezionamento dell’adesione, il giudice deve sospendere il processo. Questa previsione ha lo scopo di evitare la prosecuzione di cause che potrebbero diventare prive di oggetto una volta che il debito tributario viene estinto attraverso la procedura agevolata.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, in qualità di organo giurisdizionale, ha applicato la norma in modo diretto. Rilevato che la società ricorrente aveva formalizzato la richiesta di adesione alla rottamazione per i carichi oggetto del giudizio, i giudici hanno ritenuto sussistenti i presupposti per la sospensione. La decisione non è discrezionale, ma un atto dovuto in applicazione della legge. Di conseguenza, il Collegio ha disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo, una formula tecnica che indica la messa in pausa del procedimento in attesa dell’esito della procedura di rottamazione, ovvero dell’effettivo pagamento delle somme dovute dal contribuente.

Conclusioni: implicazioni pratiche della decisione

Questa ordinanza conferma un principio cruciale per contribuenti e professionisti: l’adesione a una sanatoria fiscale come la “rottamazione-quater” congela i processi in corso. La sospensione del processo tributario non estingue la causa, ma la mette in uno stato di quiescenza. Se il contribuente perfezionerà la rottamazione pagando integralmente quanto dovuto, il giudizio si estinguerà per cessata materia del contendere. In caso contrario, se la procedura di definizione agevolata non dovesse andare a buon fine, il processo riprenderebbe il suo corso dal punto in cui era stato interrotto. Questa misura offre al contribuente il tempo necessario per definire la propria posizione con il fisco, evitando al contempo i costi e le incertezze di un giudizio pendente.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce alla “rottamazione-quater”?
In base alla Legge n. 197/2022, il giudice è tenuto a sospendere il processo in attesa che la procedura di definizione agevolata si perfezioni.

La sospensione del processo è definitiva?
No, si tratta di una sospensione temporanea. La causa viene rinviata a nuovo ruolo e il suo destino dipende dall’esito della rottamazione: se il debito viene estinto, il processo si chiuderà; in caso contrario, riprenderà il suo corso.

Chi deve attivarsi per ottenere la sospensione?
Nel caso di specie, la parte interessata (il contribuente) ha richiesto la sospensione del giudizio, presentando la documentazione che attestava l’adesione alla definizione agevolata. Il giudice, verificata la sussistenza dei presupposti di legge, ha poi emesso il provvedimento di sospensione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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