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Sospensione processo tributario: il caso rottamazione

Una società di costruzioni e i suoi soci, destinatari di accertamenti fiscali, vedono il loro contenzioso in Cassazione subire una svolta. A seguito dell’adesione della società alla ‘rottamazione quater’, la Corte ha disposto la sospensione del processo tributario per tutte le parti coinvolte, senza separare le posizioni, rinviando la causa a nuovo ruolo in attesa della definizione agevolata.

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Pubblicato il 8 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Sospensione del Processo Tributario: L’Impatto della Rottamazione Quater

L’adesione a una definizione agevolata, come la nota ‘rottamazione quater’, può avere un impatto determinante sui contenziosi fiscali in corso. Un’ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione fa luce su un aspetto cruciale: la sospensione del processo tributario non solo per la società che ha aderito, ma anche per i suoi soci, in un’ottica di gestione unitaria del giudizio. Analizziamo insieme questa importante decisione.

I Fatti del Caso: Dall’Accertamento Fiscale al Ricorso in Cassazione

La vicenda trae origine da avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società a responsabilità limitata operante nel settore delle costruzioni. Gli accertamenti, relativi agli anni dal 2005 al 2008 e ai fini Iva, Ires e Irap, si basavano sulla ritenuta inattendibilità delle scritture contabili, portando alla rettifica delle perdite e alla determinazione di un maggior reddito.

Data la natura di società a ristretta base partecipativa, l’Ufficio emetteva accertamenti anche nei confronti dei singoli soci per i maggiori utili extracontabili che si presumevano distribuiti. In primo grado, i ricorsi venivano riuniti: quello della società era rigettato, mentre quelli dei soci venivano accolti. La decisione veniva confermata in appello, spingendo l’Agenzia delle Entrate a ricorrere in Cassazione.

L’Intervento della Rottamazione e la Sospensione del Processo Tributario

Durante il giudizio di legittimità, si è verificato un evento procedurale di fondamentale importanza. La società contribuente, dopo aver tentato una precedente definizione agevolata, ha aderito alla cosiddetta ‘rottamazione quater’, prevista dalla legge n. 197/2022, per le cartelle di pagamento oggetto del contenzioso. L’Agenzia delle Entrate stessa ha comunicato alla Corte che le somme erano state inserite nel nuovo piano di rateizzazione, con pagamenti in corso.

Questa mossa ha attivato una specifica norma (art. 1, comma 236, della legge n. 197/2022), la quale stabilisce che i giudizi aventi ad oggetto i carichi inclusi nella domanda di definizione agevolata sono sospesi dal giudice. L’estinzione del giudizio è poi subordinata al perfezionamento della definizione, ovvero al completo e tempestivo pagamento delle somme dovute.

La Decisione della Corte: Giudizi Uniti e Rinvio a Nuovo Ruolo

Di fronte a questa situazione, la Corte di Cassazione si è trovata a dover gestire il procedimento. La questione principale era se procedere separatamente per i soci (il cui debito non era direttamente oggetto di rottamazione) e sospendere solo il giudizio relativo alla società.

Le Motivazioni della Sospensione Congiunta

La Corte ha ritenuto non opportuno separare i giudizi. Sebbene le posizioni della società e dei soci siano giuridicamente distinte e indipendenti, come affermato da precedente giurisprudenza, la stretta connessione tra le cause ha suggerito un approccio unitario. La pretesa fiscale verso i soci, infatti, deriva direttamente dall’accertamento del maggior reddito in capo alla società. Una separazione avrebbe potuto creare complessità procedurali e potenziali contrasti tra giudicati. Pertanto, applicando il principio normativo che impone la sospensione del processo tributario in caso di rottamazione, la Corte ha esteso questa misura a tutto il procedimento. La causa è stata quindi rinviata a nuovo ruolo, in attesa di verificare l’esito della definizione agevolata.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza interlocutoria offre un’importante indicazione pratica. L’adesione a una sanatoria fiscale non solo congela temporaneamente il debito, ma ha l’effetto diretto di sospendere il contenzioso pendente. La scelta della Cassazione di non separare le cause, pur in presenza di posizioni autonome, evidenzia un approccio pragmatico volto a preservare l’economia processuale e la coerenza delle decisioni. Per i contribuenti, ciò significa che l’esito della rottamazione diventa il fattore decisivo per la chiusura definitiva della lite con il Fisco. Se la definizione agevolata andrà a buon fine, il processo si estinguerà; in caso contrario, il giudice revocherà la sospensione e il giudizio riprenderà il suo corso.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce alla ‘rottamazione quater’?
Il processo viene sospeso d’ufficio dal giudice, come previsto dall’art. 1, comma 236, della legge n. 197/2022. L’estinzione definitiva del giudizio è subordinata al completo e corretto pagamento di tutte le rate previste dal piano di definizione agevolata.

In questo caso, la Corte di Cassazione ha separato il giudizio della società da quello dei soci?
No. Pur riconoscendo che le posizioni giuridiche della società e dei soci sono distinte e indipendenti, la Corte ha ritenuto inopportuno separare i giudizi. Ha quindi disposto la sospensione dell’intero procedimento, rinviando la causa a nuovo ruolo per tutte le parti coinvolte.

Cosa accade se il contribuente non paga le rate della rottamazione?
Se la definizione agevolata non si perfeziona a causa del mancato o tardivo pagamento delle rate, i benefici decadono. In tal caso, su istanza di una delle parti, il giudice revoca la sospensione e il processo tributario riprende il suo normale corso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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