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Sospensione giudizio tributario: la rottamazione-quater

La Corte di Cassazione ha ordinato la sospensione di un giudizio tributario relativo a una controversia sulla TARSU per una struttura alberghiera. La decisione è motivata dall’adesione della società contribuente alla procedura di definizione agevolata (‘rottamazione-quater’), che impone la sospensione dei processi pendenti fino al completamento dei pagamenti, come previsto dalla Legge n. 197/2022.

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Pubblicato il 2 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Sospensione Giudizio Tributario: l’Effetto della Rottamazione-Quater sui Processi Pendenti

L’adesione alle procedure di definizione agevolata dei debiti fiscali, come la cosiddetta ‘rottamazione-quater’, ha un impatto diretto sui contenziosi in corso. Con l’ordinanza in esame, la Corte di Cassazione chiarisce che la presentazione dell’istanza di adesione e l’impegno a rinunciare al giudizio comportano una necessaria sospensione del giudizio tributario. Analizziamo i dettagli di questa importante decisione procedurale.

I Fatti del Contenzioso

La vicenda trae origine da una cartella di pagamento relativa alla TARSU per l’anno 2012, emessa nei confronti di una società alberghiera da parte di un Comune. L’importo contestato era di circa 55.000 euro, calcolato sulla base delle tariffe previste per le attività commerciali.

La società contribuente ha impugnato l’atto, ottenendo nei primi due gradi di giudizio una decisione favorevole. Le commissioni tributarie avevano infatti stabilito che l’imposta dovesse essere ricalcolata applicando la tariffa, più bassa, prevista per le abitazioni private. Il Comune, non condividendo tale interpretazione, ha proposto ricorso per cassazione per contestare la sentenza di appello.

L’Impatto della Rottamazione-Quater e la Richiesta di Sospensione Giudizio Tributario

Mentre il processo era pendente dinanzi alla Corte Suprema, la società alberghiera ha colto l’opportunità offerta dalla Legge n. 197 del 2022, presentando la dichiarazione di adesione alla procedura di definizione agevolata dei carichi, nota come ‘rottamazione-quater’. Questa procedura permette di estinguere i debiti iscritti a ruolo versando le sole somme dovute a titolo di capitale e rimborso spese, con un notevole risparmio su sanzioni e interessi.

Contestualmente, la società ha documentato di aver già effettuato il pagamento delle prime rate previste dal piano di definizione e ha chiesto alla Corte di disporre la sospensione del giudizio tributario, come previsto dalla normativa stessa.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto l’istanza di sospensione, basando la sua decisione sull’interpretazione letterale dell’art. 1, comma 236, della Legge n. 197/2022. La norma stabilisce chiaramente che il debitore, nella dichiarazione di adesione alla rottamazione, deve indicare l’eventuale pendenza di giudizi e assumere l’impegno a rinunciarvi.

Il meccanismo previsto dal legislatore è il seguente:
1. Il contribuente presenta l’istanza di definizione agevolata.
2. Il giudice, ricevuta copia della dichiarazione, sospende il processo.
3. L’estinzione definitiva del giudizio è subordinata al completo e corretto pagamento di tutte le somme dovute secondo il piano di definizione.
4. Se il pagamento non viene perfezionato, il giudice, su istanza di una delle parti, revoca la sospensione e il processo riprende il suo corso.

La Corte ha quindi ritenuto che, alla luce della documentazione prodotta dalla società contribuente (domanda di adesione e ricevute di pagamento), sussistessero tutti i presupposti per sospendere il procedimento. La causa è stata rinviata a nuovo ruolo, in attesa del completamento del piano di pagamento.

Le Conclusioni: Effetti Pratici della Sospensione

Questa ordinanza conferma l’automatismo degli effetti processuali legati all’adesione alla rottamazione-quater. La sospensione del giudizio tributario non è una scelta discrezionale del giudice, ma un obbligo di legge quando il contribuente dimostra di aver aderito alla procedura. Questa misura serve a ‘congelare’ il contenzioso, evitando la prosecuzione di un’attività giurisdizionale che potrebbe diventare superflua se il debito viene estinto in via agevolata. Per il contribuente, ciò significa una tregua dal processo, mentre per l’amministrazione rappresenta una garanzia che il giudizio non si estinguerà fino alla prova del saldo integrale del debito.

Perché il giudizio davanti alla Corte di Cassazione è stato sospeso?
Il giudizio è stato sospeso perché la società contribuente ha presentato istanza di adesione alla procedura di definizione agevolata (‘rottamazione-quater’) per il debito oggetto della causa, come previsto dall’art. 1, comma 236, della Legge n. 197/2022, che impone la sospensione dei processi pendenti in questi casi.

Cosa prevede la legge in caso di adesione alla rottamazione per debiti sotto processo?
La legge stabilisce che il debitore, aderendo alla rottamazione, deve impegnarsi a rinunciare al giudizio in corso. La presentazione della domanda di adesione al giudice comporta la sospensione del processo. L’estinzione definitiva del giudizio avverrà solo dopo il completo pagamento delle somme dovute.

Cosa accade se il contribuente non completa i pagamenti della rottamazione?
Se il pagamento non viene perfezionato, la sospensione viene revocata su richiesta di una delle parti e il processo riprende il suo corso dal punto in cui era stato interrotto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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