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Sospensione giudizio tributario: il caso rottamazione

Una società di costruzioni, dopo aver perso nei primi due gradi di giudizio contro l’Ente Fiscale, ricorre in Cassazione. Durante il processo, aderisce alla “rottamazione quater” per definire i carichi pendenti. La Corte di Cassazione, preso atto dell’avvenuta adesione e della relativa istanza, dispone la sospensione del giudizio tributario in attesa degli esiti della procedura di definizione agevolata, in applicazione della normativa specifica.

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Pubblicato il 11 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Sospensione Giudizio Tributario: Quando la Rottamazione Mette in Pausa la Cassazione

La sospensione del giudizio tributario rappresenta un’importante parentesi processuale che può cambiare le sorti di un contenzioso. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha chiarito come l’adesione del contribuente a procedure di definizione agevolata, come la “rottamazione quater”, impatti direttamente sui giudizi pendenti. Analizziamo insieme i dettagli di questa ordinanza e le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Contenzioso

Una società operante nel settore delle costruzioni elettriche si è trovata al centro di un lungo contenzioso con l’Ente Fiscale a seguito di un avviso di accertamento relativo all’anno d’imposta 2005. L’accertamento contestava maggiori imposte (Ires, Irap e Iva) e le relative sanzioni.

La società ha impugnato l’atto, ma il suo ricorso è stato respinto sia dalla Commissione Tributaria Provinciale sia, in appello, dalla Commissione Tributaria Regionale. Non dandosi per vinta, l’azienda ha proposto ricorso per cassazione.

Durante la pendenza del giudizio di legittimità, la società ha colto l’opportunità offerta da diverse normative di definizione agevolata. Inizialmente, ha aderito alla “rottamazione dei ruoli” prevista dal D.L. 193/2016 per una cartella di pagamento successiva alla sentenza di secondo grado. Successivamente, ha presentato domanda per la cosiddetta “rottamazione quater”, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022), per definire le pretese contenute in altre due cartelle di pagamento originate dal medesimo contenzioso. L’istanza è stata accolta, con un piano di pagamento rateale.

La Decisione della Corte e la Sospensione del Giudizio Tributario

L’Ente Fiscale, tramite l’Avvocatura dello Stato, ha depositato un’istanza di sospensione del giudizio, allegando la nota dell’Agenzia che confermava l’avvenuta adesione della società alla “rottamazione quater” e l’accoglimento della domanda.

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha accolto tale istanza. Ha rilevato che sussistono i presupposti normativi per la sospensione del giudizio, come esplicitamente previsto dall’art. 1, comma 236, della Legge n. 197/2022. Di conseguenza, il processo è stato sospeso in attesa dell’esito della procedura di definizione agevolata intrapresa dal contribuente.

Le Motivazioni della Sospensione

La motivazione alla base della decisione della Suprema Corte è strettamente legata alla ratio legis delle norme sulla definizione agevolata. La “rottamazione quater” è stata introdotta dal legislatore per deflazionare il contenzioso tributario e consentire ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione in modo vantaggioso.

La legge stessa prevede, all’art. 1 comma 236 della L. 197/2022, che per le liti pendenti relative ai carichi definibili, il giudizio venga sospeso su istanza del debitore che dimostri di aver presentato la dichiarazione di volersi avvalere della procedura. La Corte non ha fatto altro che applicare questa disposizione, riconoscendo che l’adesione della società alla rottamazione e l’accoglimento dell’istanza costituiscono il presupposto richiesto dalla norma per mettere in pausa il processo. La sospensione è funzionale a verificare il corretto e completo adempimento del piano di pagamento da parte del contribuente, dal cui esito dipenderà la successiva estinzione del giudizio.

Conclusioni

L’ordinanza conferma un principio fondamentale: l’adesione a strumenti di definizione agevolata come la rottamazione ha un effetto diretto e vincolante sui processi tributari in corso. Per i contribuenti, ciò significa che l’opzione per la rottamazione non solo offre un vantaggio economico (abbattimento di sanzioni e interessi), ma fornisce anche uno strumento per neutralizzare temporaneamente un giudizio pendente, anche in Cassazione. La sospensione del giudizio tributario non è un’estinzione automatica, ma un passaggio cruciale che congela la lite in attesa che il contribuente onori l’accordo transattivo con il Fisco. Il buon esito del piano rateale porterà, infine, alla cessazione della materia del contendere e alla definitiva chiusura della vertenza.

Perché la Corte di Cassazione ha sospeso il giudizio?
La Corte ha sospeso il giudizio perché la società contribuente ha aderito alla procedura di definizione agevolata nota come “rottamazione quater” (prevista dalla L. 197/2022) e la legge stessa, all’art. 1 comma 236, stabilisce la sospensione dei processi pendenti in questi casi.

Quali carichi ha definito la società con la rottamazione?
La società ha utilizzato la “rottamazione dei ruoli” (ex D.L. 193/2016) per una cartella di pagamento e la successiva “rottamazione quater” (ex L. 197/2022) per altre due cartelle di pagamento, tutte originate dal contenzioso sull’avviso di accertamento per l’anno 2005.

La sospensione del giudizio è definitiva?
No, la sospensione è una misura temporanea. Il giudizio è sospeso in attesa dell’esito della procedura di definizione agevolata. L’eventuale estinzione del processo dipenderà dal corretto e completo pagamento delle rate previste dal piano di rottamazione da parte della società.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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