LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Sospensione del giudizio e rottamazione: il caso

Una società alberghiera, in lite con un Comune per una cartella di pagamento relativa alla tassa sui rifiuti, ha richiesto e ottenuto dalla Corte di Cassazione la sospensione del giudizio. La decisione si basa sulla sua adesione alla procedura di definizione agevolata, nota come rottamazione-quater. La Corte ha sospeso il procedimento in attesa del completamento dei pagamenti previsti dal piano di definizione, rinviando la causa a nuovo ruolo.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 2 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Sospensione del giudizio per rottamazione-quater: la Cassazione conferma lo stop

L’adesione a una procedura di definizione agevolata, come la “rottamazione-quater”, determina un’immediata sospensione del giudizio tributario pendente. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito questo principio, accogliendo l’istanza di un contribuente e rinviando la causa in attesa del perfezionamento dei pagamenti. Questa decisione chiarisce il rapporto tra le procedure di sanatoria fiscale e i processi in corso, offrendo una via d’uscita dal contenzioso.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da una controversia tra una società alberghiera e un Comune, relativa a una cartella di pagamento per la Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani (TARSU) per l’anno 2009, per un importo di oltre 57.000 euro. La società aveva impugnato l’atto, ottenendo in primo grado un parziale accoglimento del ricorso, con l’annullamento della maggiorazione del 75% sulla tassa.

La decisione era stata confermata anche in secondo grado dalla Commissione Tributaria Regionale, che aveva respinto sia l’appello principale del Comune sia quello incidentale della società. Entrambe le parti avevano quindi proposto ricorso per cassazione, portando la questione dinanzi alla Suprema Corte.

L’Istanza di Sospensione del Giudizio e la Decisione della Corte

Durante il giudizio in Cassazione, la società contribuente ha presentato un’istanza di sospensione del giudizio. La richiesta era motivata dall’adesione alla procedura di definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione, nota come “rottamazione-quater”, prevista dalla Legge n. 197/2022. La società ha documentato di aver presentato la dichiarazione di adesione e di aver già effettuato il pagamento delle prime rate.

La Corte di Cassazione, riuniti i ricorsi, ha accolto la richiesta. Richiamando l’art. 1, comma 236, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197, i giudici hanno sospeso il procedimento e rinviato la causa a nuovo ruolo, in attesa dell’esito della procedura di definizione agevolata, il cui completamento era previsto entro il 31 maggio 2024.

Le Motivazioni della Sospensione

La decisione della Corte si fonda su una precisa disposizione normativa. Il legislatore, con la Legge n. 197/2022, ha stabilito un meccanismo automatico che collega la procedura di definizione agevolata ai giudizi pendenti. Il comma 236 dell’art. 1 prevede espressamente che il debitore, nella dichiarazione di adesione, indichi gli eventuali giudizi pendenti e si impegni a rinunciarvi. A seguito della presentazione di tale dichiarazione, il giudice è tenuto a sospendere il processo.

La ratio della norma è duplice: da un lato, incentivare i contribuenti a chiudere le proprie pendenze con il fisco attraverso una via agevolata; dall’altro, deflazionare il contenzioso tributario, evitando la prosecuzione di cause il cui oggetto è in via di estinzione. L’estinzione del giudizio, infatti, è subordinata all’effettivo e integrale pagamento delle somme dovute in base alla definizione. In caso di mancato perfezionamento, il processo può essere ripreso su istanza di una delle parti.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame conferma la stretta interdipendenza tra le procedure di sanatoria fiscale e il processo tributario. L’adesione alla rottamazione non è una mera facoltà, ma un atto che produce effetti diretti e vincolanti sul giudizio in corso, imponendone la sospensione. Per i contribuenti, questa rappresenta un’opportunità strategica per bloccare un contenzioso, spesso lungo e oneroso, e risolvere il debito a condizioni vantaggiose. Per il sistema giudiziario, si tratta di uno strumento efficace per ridurre il carico di lavoro, subordinando la sopravvivenza del processo alla volontà del contribuente di definire la propria posizione. La decisione della Corte, quindi, non fa che applicare una chiara volontà del legislatore, rafforzando l’efficacia degli strumenti di definizione agevolata.

È possibile chiedere la sospensione di un processo tributario in Cassazione se si aderisce alla “rottamazione-quater”?
Sì, la legge lo prevede espressamente. L’ordinanza conferma che la presentazione della dichiarazione di adesione alla definizione agevolata comporta la sospensione del giudizio pendente, anche se si trova davanti alla Corte di Cassazione.

Cosa succede al processo dopo la sospensione per definizione agevolata?
Il processo viene temporaneamente interrotto in attesa del completamento dei pagamenti. Se il contribuente paga integralmente quanto dovuto secondo il piano di definizione, il giudizio si estingue. Se, al contrario, il pagamento non viene perfezionato, il processo può essere riattivato su richiesta di una delle parti.

Qual è la base normativa per la sospensione del giudizio in caso di adesione alla “rottamazione-quater”?
La base normativa è l’articolo 1, comma 236, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197. Questa norma stabilisce che i giudizi aventi ad oggetto i carichi inclusi nella definizione agevolata sono sospesi dal giudice dietro presentazione di copia della dichiarazione di adesione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati