LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Sentenza penale e processo tributario: la Cassazione rinvia

Una società, accusata dall’Amministrazione Finanziaria di aver utilizzato fatture per operazioni inesistenti, vede il proprio caso dinanzi alla Corte di Cassazione rinviato a nuovo ruolo. La decisione scaturisce dalla recente introduzione di una norma che sancisce l’efficacia della sentenza penale nel processo tributario. L’amministratore della società era infatti stato assolto in sede penale per gli stessi fatti con formula piena, e la Corte ha ritenuto necessario approfondire gli effetti di questa novità legislativa sul giudizio in corso.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Sentenza penale nel processo tributario: una svolta epocale

Una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione ha messo in luce l’impatto di una novità legislativa di grande rilievo: la nuova disciplina sull’efficacia della sentenza penale nel processo tributario. Il provvedimento, pur non decidendo il merito della causa, segna un momento di riflessione fondamentale per gli operatori del diritto, rinviando la trattazione per approfondire la portata di una norma destinata a cambiare le dinamiche tra giustizia penale e tributaria.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un contenzioso tra l’Amministrazione Finanziaria e una società a responsabilità limitata operante nel settore automobilistico. L’Ufficio aveva notificato due avvisi di accertamento per gli anni d’imposta 2006 e 2007, contestando l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti.

Il percorso giudiziario è stato lungo e complesso: la società contribuente aveva ottenuto ragione sia in primo grado sia in appello. L’Amministrazione Finanziaria, tuttavia, aveva presentato ricorso per cassazione, ottenendo l’annullamento della sentenza di secondo grado con rinvio ad un’altra sezione della Commissione Tributaria Regionale. Quest’ultima, giudicando nuovamente, aveva ancora una volta respinto l’appello dell’Ufficio. Contro questa decisione, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto un nuovo ricorso in Cassazione.

L’impatto della nuova norma sulla sentenza penale nel processo tributario

Durante la pendenza del giudizio di legittimità, è intervenuto un cambiamento normativo cruciale. Il D.Lgs. n. 87 del 2024 ha introdotto l’art. 21 bis nel D.Lgs. n. 74 del 2000, rubricato “Efficacia delle sentenze penali nel processo tributario e nel processo di Cassazione”.

Questa norma stabilisce che la sentenza penale irrevocabile di assoluzione, pronunciata in seguito a dibattimento “perché il fatto non sussiste o l’imputato non lo ha commesso”, ha efficacia di giudicato nel processo tributario avente ad oggetto i medesimi fatti. Elemento dirompente è la possibilità di depositare tale sentenza anche nel giudizio di Cassazione, fino a quindici giorni prima dell’udienza.

Nel caso di specie, l’amministratore della società era stato assolto in sede penale con la formula “perché il fatto non sussiste”, e la relativa sentenza, divenuta irrevocabile, è stata tempestivamente depositata dalla difesa della società nel giudizio di Cassazione.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione, preso atto della nuova disposizione e del documento depositato, ha ritenuto opportuno non decidere immediatamente la causa. Le motivazioni di questa scelta risiedono nella necessità di “approfondire la portata applicativa e gli effetti sulla presente controversia della recente introduzione dell’art. 21 bis”.

La norma è infatti recentissima e solleva questioni interpretative complesse, specialmente riguardo alla sua applicazione nei giudizi già pendenti. Il Collegio ha quindi preferito un approccio prudente, optando per un rinvio a nuovo ruolo. Questa decisione interlocutoria permette alla Corte di prendersi il tempo necessario per valutare con attenzione come la nuova legge debba concretamente operare, garantendo una corretta e ponderata applicazione del principio del ‘ne bis in idem’ sostanziale tra i due processi.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame, pur essendo di natura procedurale, ha un’enorme valenza pratica. Essa conferma che il legislatore ha voluto creare un ponte diretto tra l’esito del processo penale e quello tributario, stabilendo la prevalenza della sentenza di assoluzione con formula piena. Per i contribuenti e i loro difensori, si apre una nuova e potente via per risolvere contenziosi fiscali legati a contestazioni di natura penale. La decisione della Corte di rinviare la causa sottolinea la portata storica di questa innovazione e la necessità di un’attenta riflessione giurisprudenziale per delinearne i confini applicativi, assicurando certezza del diritto in una materia così delicata.

Una sentenza di assoluzione in sede penale ha sempre effetto nel processo tributario?
Secondo il nuovo art. 21 bis del D.Lgs. 74/2000, la sentenza penale irrevocabile di assoluzione ha efficacia di giudicato nel processo tributario se pronunciata in seguito a dibattimento con la formula “perché il fatto non sussiste” o “l’imputato non lo ha commesso” e se riguarda gli stessi fatti materiali.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione in questo caso specifico?
La Corte di Cassazione non ha deciso il merito della controversia, ma ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha disposto il rinvio della causa a una nuova udienza. Questa decisione è stata presa per approfondire la portata e gli effetti della nuova legge sull’efficacia della sentenza penale, recentemente introdotta, sul giudizio in corso.

Perché è importante la nuova legge sull’efficacia della sentenza penale nel processo tributario?
Questa legge è importante perché stabilisce un vincolo diretto tra l’esito del giudizio penale e quello tributario, evitando decisioni contrastanti sugli stessi fatti. L’assoluzione penale con formula piena può ora determinare la chiusura del contenzioso fiscale, anche se questo si trova già in fase di giudizio di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati