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Sentenza illeggibile: quando è nulla e cosa fare

Una società di costruzioni si è vista annullare una sentenza sfavorevole in materia di tassa sui rifiuti (TARSU) perché il testo, scritto a mano dal giudice, era incomprensibile. La Corte di Cassazione ha stabilito che una sentenza illeggibile è nulla, in quanto viola il diritto di difesa del cittadino impedendogli di comprendere le motivazioni della decisione e di impugnarla efficacemente. Il caso è stato rinviato a un nuovo giudice per una nuova valutazione.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Sentenza Illeggibile? La Cassazione Conferma la Nullità per Diritto di Difesa Violato

Immagina di ricevere una sentenza e di non riuscire a leggerla. Non per la complessità del linguaggio giuridico, ma perché la grafia del giudice è indecifrabile. È una situazione che mina alla base uno dei principi cardine del nostro ordinamento: il diritto di difesa. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato proprio questo tema, stabilendo che una sentenza illeggibile è affetta da nullità. Questo principio riafferma che la chiarezza e la comprensibilità degli atti giudiziari non sono un mero formalismo, ma un requisito essenziale per un giusto processo.

I Fatti del Caso: Tassa sui Rifiuti e un Atto Incomprensibile

Una società di costruzioni impugnava un avviso di accertamento relativo alla TARSU (Tassa sui Rifiuti) per gli anni dal 2008 al 2013, riguardante un’area di sua proprietà. L’azienda sosteneva che l’imposta non fosse dovuta per diversi motivi: l’area era in stato di totale abbandono e degrado, l’avviso di accertamento era privo di una motivazione adeguata e, inoltre, sull’area erano presenti rifiuti edili speciali il cui smaltimento non compete al servizio pubblico.

Nonostante queste argomentazioni, sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale respingevano i ricorsi della società. La sentenza della Commissione Regionale, però, presentava un problema peculiare: era stata scritta a mano con una grafia talmente complicata da risultare incomprensibile.

Il Ricorso in Cassazione e la Questione della Grafia

La società decideva di portare il caso davanti alla Corte di Cassazione, basando il proprio ricorso su cinque motivi. Tra questi, spiccava il primo, che denunciava la nullità della sentenza proprio a causa della sua grafia illeggibile. Secondo i legali dell’azienda, questa condizione impediva di comprendere l’iter logico-giuridico seguito dai giudici di secondo grado, violando di fatto il diritto a un’efficace difesa e a una consapevole impugnazione.

Le Motivazioni della Cassazione: Perché una Sentenza Illeggibile è Nulla

La Corte di Cassazione ha accolto il primo motivo di ricorso, ritenendolo fondato e assorbente rispetto a tutti gli altri. I giudici supremi hanno chiarito un principio fondamentale: la funzione essenziale di una sentenza è quella di rendere conoscibile il contenuto della decisione e le ragioni che la sostengono. Se il testo è scritto con una grafia “assolutamente indecifrabile”, questa funzione viene meno.

L’indecifrabilità non deve essere una semplice difficoltà di lettura, superabile con un po’ di sforzo, ma una vera e propria barriera alla comprensione. Quando ciò accade, si verificano due gravi violazioni:

1. Mancanza sostanziale di motivazione: Se la motivazione non può essere letta, è come se non esistesse.
2. Violazione del diritto al contraddittorio e di difesa: La parte soccombente non può analizzare le ragioni della sconfitta per preparare un’efficace impugnazione.

Nel caso specifico, la Corte ha rilevato che numerose parole e passaggi della motivazione erano effettivamente incomprensibili, minando la comprensione complessiva della ratio decidendi. Sebbene si potesse intuire il senso generale della decisione (il rigetto dell’appello), era impossibile cogliere i profili specifici e le argomentazioni giuridiche che avevano portato a tale conclusione. Di conseguenza, la Cassazione ha annullato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Lombardia, che dovrà decidere nuovamente la questione in una diversa composizione.

Conclusioni

Questa ordinanza è un importante monito sull’importanza della chiarezza e della trasparenza negli atti della giustizia. La forma non è fine a se stessa, ma è strumento per garantire diritti sostanziali. Una sentenza illeggibile non è un banale inconveniente, ma un vizio grave che ne determina la nullità, poiché impedisce al cittadino di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa. La decisione riafferma che ogni provvedimento giurisdizionale deve essere non solo emesso, ma anche comunicato in modo efficace, garantendo che le parti possano comprendere e, se del caso, contestare le ragioni del giudice in modo informato e consapevole.

Una sentenza scritta a mano è valida?
Sì, una sentenza scritta a mano è valida, a condizione che la grafia sia sufficientemente chiara da permettere alle parti di comprenderne il contenuto e di esercitare il proprio diritto di difesa. La nullità non deriva dal fatto che sia manoscritta, ma dalla sua eventuale e assoluta indecifrabilità.

Cosa succede se la grafia di un giudice rende una sentenza illeggibile?
Se la grafia è assolutamente indecifrabile, al punto da impedire la comprensione dell’iter logico-giuridico della decisione, la sentenza è affetta da nullità. Ciò accade perché si risolve in una mancanza sostanziale di motivazione e in una violazione del diritto di difesa.

Quali sono le conseguenze della nullità di una sentenza per illeggibilità?
La Corte di Cassazione annulla (cassa) la sentenza illeggibile e rinvia la causa al giudice del grado precedente, ma in diversa composizione, affinché emetta una nuova decisione sul merito della questione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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