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Scomputo Ritenute d’Acconto: la Cassazione decide

Una società si è vista negare il diritto allo scomputo ritenute d’acconto per l’anno 2009, poiché l’Agenzia delle Entrate riteneva che la deduzione dovesse avvenire secondo il principio di competenza economica. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della società, stabilendo che per lo scomputo delle ritenute si applica la regola specifica dell’art. 22 TUIR, basata sul momento in cui la ritenuta è stata operata (principio di cassa), e non il principio generale di competenza economica (art. 109 TUIR) che riguarda i componenti di reddito. La sentenza è stata annullata con rinvio per una nuova valutazione.

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Pubblicato il 22 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Scomputo Ritenute d’Acconto: La Cassazione Fa Chiarezza sul Principio da Applicare

La corretta imputazione temporale delle componenti fiscali è un tema cruciale per ogni impresa. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato una questione fondamentale in materia di scomputo ritenute d’acconto, chiarendo la prevalenza del criterio di cassa rispetto a quello di competenza. Questa decisione offre importanti spunti operativi per contribuenti e professionisti, delineando con precisione il perimetro applicativo delle norme di riferimento.

I Fatti di Causa: una Controversia sul Corretto Anno d’Imposta

Il caso trae origine da una comunicazione di controllo formale emessa dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società a responsabilità limitata. L’Amministrazione finanziaria contestava alla società lo scomputo, nell’anno d’imposta 2009, di alcune ritenute d’acconto, ritenendolo effettuato in un periodo d’imposta errato. Secondo il Fisco, avrebbe dovuto trovare applicazione il principio di competenza economica. A seguito del rifiuto della società di adeguarsi, l’Agenzia emetteva una cartella di pagamento.

La società impugnava l’atto, ma i suoi ricorsi venivano respinti sia dalla Commissione Tributaria Provinciale che da quella Regionale. I giudici di merito avevano infatti confermato la tesi dell’Erario, fondando la loro decisione sull’inderogabilità del principio di competenza economica sancito dall’art. 109 del TUIR. Ritenendo errata tale interpretazione, la società proponeva ricorso per cassazione.

L’Analisi della Corte sullo Scomputo Ritenute d’Acconto

La Corte di Cassazione, accogliendo i motivi principali del ricorso, ha ribaltato la decisione dei giudici di merito. Il punto centrale della controversia era stabilire quale norma governasse l’imputazione temporale dello scomputo delle ritenute d’acconto. Mentre i giudici di merito si erano concentrati sull’art. 109 del TUIR, che disciplina la competenza dei componenti di reddito d’impresa, la Suprema Corte ha evidenziato l’esistenza di una norma specifica e prevalente: l’art. 22 del TUIR.

La Prevalenza dell’Art. 22 TUIR

I giudici di legittimità hanno chiarito che l’art. 109 del TUIR regola il momento in cui i ricavi e i costi concorrono a formare il reddito imponibile (principio di competenza). Tuttavia, lo scomputo ritenute d’acconto non è un componente di reddito, bensì una detrazione dall’imposta lorda. Per tale operazione, il legislatore ha previsto una regola ad hoc all’art. 22 del TUIR.

Secondo tale disposizione, le ritenute si scomputano dall’imposta relativa al periodo in cui sono state operate, a condizione che ciò avvenga prima della presentazione della dichiarazione dei redditi. Se operate successivamente, si scomputano nel periodo d’imposta in cui è stata presentata la dichiarazione. Si tratta, in sostanza, di un criterio basato sul momento in cui la ritenuta viene materialmente effettuata dal sostituto d’imposta (un principio assimilabile a quello di cassa), slegato dalla competenza economica del ricavo cui la ritenuta si riferisce.

Le Motivazioni

La Corte ha motivato la sua decisione sottolineando l’errore del giudice d’appello nell’aver applicato in modo automatico e indifferenziato il principio di competenza. La sentenza impugnata non aveva indagato sulla relazione cronologica tra il momento in cui le ritenute erano state effettivamente operate e la data di presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno di competenza dei ricavi.

Secondo la Cassazione, il giudice di merito avrebbe dovuto:
1. Individuare la natura dei ricavi a cui le ritenute si riferivano.
2. Stabilire l’anno di competenza di tali ricavi secondo le regole dell’art. 109 TUIR.
3. Verificare, in base alla regola speciale dell’art. 22 TUIR, quando le relative ritenute erano state operate dal sostituto d’imposta.
4. Determinare, sulla base di tale verifica, il corretto periodo d’imposta per lo scomputo.

La Corte ha inoltre dichiarato inammissibili gli altri motivi di ricorso, tra cui quello relativo all’assenza di danno per l’Erario. I giudici hanno ribadito che le regole sull’imputazione temporale sono inderogabili e che un loro errato utilizzo incide sulla corretta liquidazione del tributo per il singolo periodo d’imposta, configurando un errore sostanziale e non meramente formale.

Le Conclusioni

In conclusione, la sentenza è stata cassata con rinvio alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado, che dovrà riesaminare il caso applicando i principi di diritto enunciati dalla Cassazione. La decisione rappresenta un importante vademecum per le imprese: per lo scomputo ritenute d’acconto, non si deve guardare all’anno di competenza del ricavo, ma all’anno in cui la ritenuta è stata effettivamente subita. È fondamentale distinguere le regole che disciplinano la formazione del reddito da quelle che normano la detrazione dall’imposta, applicando per ciascuna la disposizione specifica prevista dal legislatore.

Qual è il criterio corretto per determinare l’anno in cui scomputare le ritenute d’acconto?
La regola corretta è quella stabilita dall’art. 22 del TUIR. Le ritenute operate prima della presentazione della dichiarazione dei redditi si scomputano dall’imposta del periodo cui si riferisce la dichiarazione stessa. Quelle operate dopo si scomputano dall’imposta del periodo in cui sono state operate. Il criterio è quindi legato al momento in cui la ritenuta è subita, non alla competenza economica del reddito.

Il principio di competenza economica dell’art. 109 TUIR si applica allo scomputo delle ritenute d’acconto?
No. Il principio di competenza economica dell’art. 109 TUIR si applica alla determinazione dei componenti che formano il reddito d’impresa (ricavi e costi). Lo scomputo delle ritenute, invece, è una detrazione dall’imposta già calcolata e segue la regola specifica e autonoma prevista dall’art. 22 del TUIR.

Spostare lo scomputo di una ritenuta a un anno diverso da quello previsto è considerato un errore solo formale?
No, la Corte di Cassazione, dichiarando inammissibili i motivi sul punto, ha implicitamente confermato che l’errata imputazione temporale dello scomputo delle ritenute non è un errore meramente formale. Tale errore incide sulla liquidazione del tributo dovuto per un determinato periodo d’imposta e viola le norme inderogabili sull’imputazione temporale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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