LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Scissione societaria: responsabilità fiscale illimitata

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha rigettato il ricorso di una società beneficiaria di una scissione societaria, chiamata a rispondere dei debiti fiscali (Iva e Irap) della società scissa. La Corte ha confermato il principio della responsabilità solidale e illimitata della beneficiaria, chiarendo che non è necessaria la notifica di un nuovo avviso di accertamento nei suoi confronti, essendo sufficiente quello notificato alla società originaria. La notifica della cartella di pagamento alla beneficiaria è quindi legittima, anche senza atti prodromici, poiché la sua responsabilità deriva direttamente dalla legge in seguito all’operazione di scissione societaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Scissione Societaria: Responsabilità Fiscale Illimitata per la Beneficiaria

L’operazione di scissione societaria, pur essendo uno strumento flessibile per la riorganizzazione aziendale, comporta significative implicazioni fiscali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: la società beneficiaria risponde in solido e illimitatamente per i debiti tributari della società scissa, anche senza aver ricevuto un preventivo avviso di accertamento. Questa pronuncia chiarisce la portata della responsabilità e gli oneri dell’Amministrazione Finanziaria.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dal ricorso di una società a responsabilità limitata, nata da una scissione parziale. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione le notificava una cartella di pagamento per il recupero di IVA e IRAP relative a un periodo d’imposta precedente all’operazione di scissione, originariamente a carico della società scissa.

La società beneficiaria impugnava la cartella, sostenendo principalmente due motivi: la violazione delle norme sulla notifica degli atti impositivi, in quanto la cartella non era stata preceduta da un avviso di accertamento notificato a lei direttamente, e l’intervenuta decadenza del potere di riscossione. La Commissione Tributaria Provinciale accoglieva il ricorso, ma la decisione veniva ribaltata in appello. La società beneficiaria decideva quindi di ricorrere in Cassazione.

Scissione Societaria e Responsabilità: La Decisione della Corte

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della società, confermando la piena legittimità dell’operato dell’Amministrazione Finanziaria. I giudici hanno stabilito che, in caso di debiti fiscali antecedenti a una scissione societaria, la società beneficiaria è solidalmente e illimitatamente responsabile insieme alla società scissa.

La Corte ha chiarito che questa forma di responsabilità, prevista specificamente dalla normativa tributaria (art. 173 del d.P.R. 917/1986), prevale sulla disciplina civilistica, che prevede invece limiti alla responsabilità. Di conseguenza, l’ente impositore può agire per la riscossione direttamente nei confronti della beneficiaria senza la necessità di emettere e notificare un nuovo atto impositivo a suo nome.

Le Motivazioni della Sentenza

L’ordinanza si fonda su un consolidato orientamento giurisprudenziale e su una precisa interpretazione delle norme tributarie in materia di operazioni straordinarie.

La Natura Speciale della Responsabilità Fiscale

La Corte sottolinea la differenza tra la responsabilità per debiti civili e quella per debiti tributari in caso di scissione societaria. Mentre per i primi il Codice Civile (artt. 2506-bis e 2506-quater) pone dei limiti, per i debiti fiscali vige un regime di solidarietà illimitata. Questa disciplina speciale risponde all’esigenza di garantire un’agevole riscossione dei tributi e di rispettare il principio costituzionale del pareggio di bilancio. La creazione di nuovi soggetti giuridici tramite scissione non deve ostacolare l’attività impositiva.

L’Iter di Accertamento e Riscossione

I giudici chiariscono che i procedimenti di accertamento e controllo fiscale si svolgono correttamente nei confronti della società scissa. La società beneficiaria, tuttavia, ha la facoltà di partecipare a tali procedimenti e di prendere visione degli atti, essendo a conoscenza, o dovendolo essere con l’ordinaria diligenza, della situazione debitoria della società da cui ha origine. L’Amministrazione Finanziaria non ha alcun onere di rinnovare le notifiche o di integrare la documentazione per la beneficiaria. Il consolidamento della pretesa fiscale nei confronti della scissa produce effetti anche verso la beneficiaria, il cui obbligo di pagamento sorge direttamente dalla legge come conseguenza dell’operazione di scissione.

Decadenza e Prescrizione

Di conseguenza, anche le questioni relative alla decadenza e alla prescrizione devono essere valutate con riferimento all’atto originario notificato alla società scissa. La notifica dell’avviso di accertamento a quest’ultima è sufficiente a impedire la decadenza del potere impositivo. La successiva cartella di pagamento notificata alla beneficiaria non è un nuovo atto, ma la richiesta di pagamento di un debito già accertato e consolidato, per il quale essa è diventata coobbligata per legge.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza consolida un principio di estrema importanza per le imprese che affrontano operazioni di riorganizzazione come la scissione societaria. Le società beneficiarie non possono invocare la propria distinta personalità giuridica per sottrarsi ai debiti fiscali pregressi della società scissa. La decisione impone un’attenta e approfondita due diligence fiscale prima di intraprendere tali operazioni, poiché la conoscenza della situazione debitoria della scissa è considerata un presupposto implicito. Per l’Amministrazione Finanziaria, la sentenza conferma un percorso di riscossione più snello ed efficace, che non viene appesantito da ulteriori oneri procedurali derivanti dalle trasformazioni societarie.

Dopo una scissione societaria, la società beneficiaria è responsabile per i debiti fiscali della società originaria?
Sì, la società beneficiaria è responsabile in solido e illimitatamente per tutti i debiti fiscali della società scissa relativi a periodi d’imposta anteriori all’operazione, in deroga ai limiti previsti dalla disciplina civilistica.

L’Amministrazione Finanziaria deve notificare un avviso di accertamento separato alla società beneficiaria per i debiti della scissa?
No, non è necessario. I procedimenti di accertamento si svolgono nei confronti della società scissa. La notifica dell’atto impositivo a quest’ultima è sufficiente a consolidare la pretesa fiscale, che diventa esigibile anche nei confronti della beneficiaria in virtù della sua responsabilità solidale derivante dalla legge.

La notifica di un atto alla sola società scissa interrompe i termini di decadenza anche nei confronti della società beneficiaria?
Sì. Poiché la pretesa tributaria si consolida nei confronti della società scissa, gli effetti interruttivi della decadenza si estendono anche alla società beneficiaria. La sua responsabilità non è originaria ma successiva e deriva direttamente dalla legge, rendendo la pretesa valida anche nei suoi confronti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati