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Schede carburante: obbligo anche per macchinari

Una società si è vista negare la deducibilità dei costi per il carburante di macchinari da cantiere perché non documentati tramite le apposite schede carburante. La Corte di Cassazione ha confermato la posizione dell’Amministrazione Finanziaria, stabilendo che l’obbligo delle schede si estende a tutti i veicoli a motore autonomo, inclusi quelli non circolanti su strada. La mera fattura non è considerata prova sufficiente.

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Pubblicato il 20 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Schede Carburante Obbligatorie per Macchinari da Cantiere: La Cassazione Fa Chiarezza

La corretta documentazione dei costi aziendali è fondamentale per la deducibilità fiscale. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale riguardo l’obbligo di utilizzo delle schede carburante anche per i mezzi d’opera che non circolano su strada, come quelli impiegati nei cantieri. Questa decisione chiarisce che la semplice fattura d’acquisto non è sufficiente per giustificare la deduzione dei costi e la detrazione dell’IVA relativa al carburante per qualsiasi veicolo a motore.

Il Caso: Deducibilità dei Costi Carburante per Mezzi d’Opera

Una società operante nel settore delle costruzioni aveva dedotto i costi per l’acquisto di carburante destinato a un sollevatore telescopico, un macchinario utilizzato esclusivamente all’interno del cantiere. L’Amministrazione Finanziaria, a seguito di un controllo, aveva contestato tale deduzione, sostenendo che l’azienda non avesse utilizzato le apposite schede carburante, come previsto dalla normativa allora in vigore (d.P.R. n. 444 del 1997).

L’azienda si era difesa affermando che l’obbligo delle schede riguardasse solo i veicoli destinati alla circolazione stradale (“autotrazione” in senso stretto) e non i macchinari da cantiere. I giudici di primo e secondo grado avevano accolto questa tesi, ritenendo che per i mezzi d’opera fosse sufficiente dimostrare l’acquisto tramite fatture.

La Posizione della Cassazione sull’Obbligo delle schede carburante

L’Amministrazione Finanziaria ha presentato ricorso in Cassazione, che ha completamente ribaltato le decisioni precedenti. La Suprema Corte ha accolto il ricorso, affermando che la Commissione Tributaria Regionale aveva interpretato erroneamente la legge.

Secondo gli Ermellini, la normativa che imponeva le schede carburante non faceva distinzioni tra veicoli circolanti su strada e macchinari operanti in aree private come i cantieri. Il presupposto per l’obbligo era legato alla natura del veicolo e non al luogo del suo utilizzo.

Le Motivazioni della Suprema Corte

Il cuore della decisione risiede nell’interpretazione del concetto di “carburante per autotrazione”. La Corte ha chiarito che questa nozione include tutti i combustibili destinati ad alimentare veicoli per i quali un propulsore genera un movimento autonomo. Ciò significa che la definizione prescinde da spinte o sollecitazioni esterne e non dipende dal fatto che il mezzo circoli su strada pubblica.

Di conseguenza, anche muletti, pale meccaniche, carrelli elevatori e macchinari da cantiere, essendo dotati di un motore che ne consente lo spostamento autonomo, rientrano a pieno titolo in questa categoria. Per questi mezzi, la legge in vigore all’epoca dei fatti (anteriore al 1° gennaio 2018, data di abrogazione delle schede) imponeva l’uso delle schede carburante come condizione imprescindibile per la deducibilità del costo e la detraibilità dell’IVA. La Corte ha sottolineato che tale adempimento non ammetteva equipollenti e non poteva essere sostituito dalla semplice contabilizzazione delle fatture di acquisto.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La sentenza riafferma un principio consolidato della giurisprudenza di legittimità: la documentazione tramite schede carburante era un requisito formale e sostanziale inderogabile per tutti i veicoli a motore autonomo. Le imprese devono prestare la massima attenzione ai requisiti formali richiesti dalla normativa fiscale, poiché la loro inosservanza può portare al disconoscimento di costi altrimenti legittimi. Anche se oggi le schede carburante sono state sostituite da sistemi di pagamento tracciabili, il principio di fondo rimane: la prova dell’inerenza e della certezza del costo deve essere fornita secondo le modalità previste dalla legge. La decisione della Corte ha quindi annullato la sentenza d’appello e ha rinviato la causa a un’altra sezione della Corte di giustizia tributaria per un nuovo esame che dovrà attenersi a questo principio.

È obbligatorio usare le schede carburante per documentare i costi del gasolio per macchinari che operano solo in cantiere?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, la normativa allora in vigore imponeva l’uso delle schede carburante per qualsiasi veicolo dotato di motore autonomo, indipendentemente dal fatto che circolasse su strada o in un’area privata come un cantiere.

Cosa si intende per “carburante per autotrazione” ai fini fiscali?
Si intende il carburante destinato ad alimentare tutti i veicoli per i quali un motore imprime un movimento autonomo, che prescinde da spinte esterne. La nozione include quindi sia veicoli stradali sia macchine operatrici come muletti, pale meccaniche e carrelli elevatori.

La semplice fattura di acquisto del carburante è sufficiente per dedurre il costo e detrarre l’IVA?
No. Per il periodo in cui erano in vigore, le schede carburante costituivano una condizione imprescindibile per la deducibilità e la detraibilità. Gli adempimenti prescritti non ammettevano alternative e non potevano essere sostituiti dalla mera contabilizzazione delle fatture nelle scritture contabili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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