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Rottamazione ter: estinzione del processo tributario

Un contribuente, dopo aver ricevuto un accertamento fiscale e una cartella di pagamento, ha aderito alla rottamazione ter. Avendo pagato tutte le rate previste, la Corte di Cassazione ha dichiarato estinto il giudizio pendente, poiché la definizione agevolata ha risolto la controversia, facendo cessare la materia del contendere.

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Pubblicato il 3 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rottamazione Ter: Pagamento Completo e Fine del Processo

L’adesione alla rottamazione ter e il conseguente pagamento integrale del debito fiscale hanno un effetto tombale sul processo tributario in corso. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: una volta perfezionata la definizione agevolata, il giudizio si estingue per cessazione della materia del contendere. Analizziamo insieme questa importante decisione.

Il Caso: Dall’Accertamento Fiscale all’Adesione alla Rottamazione Ter

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento notificato a un contribuente per l’anno d’imposta 2006. L’Amministrazione Finanziaria contestava la fatturazione di operazioni ritenute oggettivamente inesistenti, recuperando maggiori imposte ai fini Irpef, Irap e Iva.

Dopo un iter giudiziario che vedeva la Commissione Tributaria Regionale dare ragione all’Ufficio, l’Agenzia delle Entrate iscriveva a ruolo le somme dovute, emettendo una cartella di pagamento. Mentre il giudizio pendeva dinanzi alla Corte di Cassazione, il contribuente decideva di avvalersi della cosiddetta rottamazione ter, presentando domanda di definizione agevolata per la cartella in questione. L’Agente della Riscossione accoglieva l’istanza, quantificava il debito residuo e rateizzava il pagamento. Il contribuente provvedeva a versare puntualmente tutte le 18 rate previste.

L’Impatto Decisivo della Rottamazione Ter sul Processo

La normativa sulla rottamazione ter (art. 3 del D.L. n. 119/2018) è stata concepita per permettere ai cittadini di chiudere le pendenze con il Fisco in modo agevolato, versando le somme dovute senza sanzioni e interessi di mora. Una delle condizioni previste dalla legge per chi aderisce a questa procedura mentre ha un giudizio in corso è l’impegno a rinunciare al contenzioso.

La legge stabilisce un meccanismo preciso: la presentazione della domanda di rottamazione determina la sospensione del processo. L’estinzione definitiva del giudizio, però, è subordinata al completo e tempestivo pagamento di tutte le somme dovute. Se il contribuente non onora il piano di pagamento, il giudice revoca la sospensione e il processo riprende il suo corso.

La Decisione della Cassazione: Estinzione del Giudizio

Nel caso in esame, il contribuente ha fornito alla Corte la prova documentale di aver completato l’intero percorso della definizione agevolata: l’accettazione della domanda da parte dell’Agente della Riscossione e il pagamento di tutte le rate. Di fronte a questa evidenza, la Corte di Cassazione non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione e dichiarare l’estinzione del giudizio.

Le Motivazioni della Corte

La motivazione della Suprema Corte è lineare e si basa su una diretta applicazione della normativa. Poiché il contribuente ha definito la controversia accedendo alla rottamazione ter e pagando tutto il dovuto, è venuto meno l’oggetto stesso del contendere. La pretesa fiscale che aveva dato origine al processo è stata interamente soddisfatta attraverso la procedura agevolata. Di conseguenza, non vi è più alcun interesse per le parti a ottenere una pronuncia nel merito, e il giudizio deve essere dichiarato estinto. La Corte ha inoltre precisato che le spese legali restano a carico di chi le ha anticipate, come previsto dalla specifica normativa processual-tributaria in casi di cessazione della materia del contendere. Infine, ha escluso l’applicazione del cosiddetto ‘doppio contributo unificato’, una sanzione prevista solo per i casi di rigetto o inammissibilità del ricorso, non applicabile per analogia ai casi di estinzione.

Conclusioni

Questa ordinanza conferma l’efficacia della rottamazione ter come strumento non solo per risolvere le pendenze fiscali, ma anche per porre fine ai relativi contenziosi. La decisione sottolinea che il perfezionamento della procedura, attraverso il pagamento integrale, ha un effetto risolutivo e definitivo sulla lite pendente. Per i contribuenti, ciò significa che l’adesione a queste misure agevolate rappresenta una via d’uscita certa dal processo, a condizione di rispettare scrupolosamente le scadenze di pagamento. Per il sistema giudiziario, si traduce in una riduzione del carico di lavoro, in linea con lo spirito deflattivo del contenzioso che anima queste normative.

Aderire alla rottamazione ter mentre è in corso un processo ha effetti sul giudizio?
Sì. Chi aderisce alla rottamazione deve assumere l’impegno a rinunciare ai giudizi in corso. La presentazione della domanda comporta la sospensione del processo in attesa del perfezionamento della procedura.

Cosa succede al processo tributario se il contribuente paga tutte le rate della rottamazione ter?
Il processo viene dichiarato estinto per ‘cessazione della materia del contendere’. Il pagamento integrale di quanto dovuto secondo la definizione agevolata risolve la controversia, eliminando l’interesse delle parti a una decisione del giudice.

In caso di estinzione del giudizio per rottamazione ter, chi paga le spese legali?
Secondo la decisione, le spese legali restano a carico della parte che le ha anticipate, in applicazione dell’art. 46, comma 3, del D.Lgs. n. 546 del 1992.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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