LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Rottamazione: sospeso il giudizio su costi indeducibili

La Corte di Cassazione ha sospeso un giudizio tributario relativo alla deducibilità di costi per consulenze, ritenuti non inerenti e sproporzionati dall’Agenzia delle Entrate. La decisione di sospensione non entra nel merito della questione, ma deriva direttamente dall’adesione del contribuente alla procedura di rottamazione prevista dalla Legge n. 197/2022, che impone lo stop ai processi in corso fino al completamento dei pagamenti.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 13 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rottamazione delle Cartelle: la Cassazione Sospende il Giudizio sui Costi Indeducibili

L’adesione alla rottamazione delle cartelle esattoriali può avere un impatto diretto e decisivo sui processi tributari in corso. Con una recente ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione ha sospeso un giudizio riguardante la deducibilità di costi contestati, senza entrare nel merito della questione, proprio in virtù dell’istanza di definizione agevolata presentata dal contribuente. Analizziamo questa decisione per comprenderne le implicazioni pratiche.

I Fatti di Causa: Deducibilità dei Costi e Principio di Inerenza

La vicenda ha origine da un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di un imprenditore per l’anno d’imposta 2009. L’Amministrazione Finanziaria contestava la deducibilità, ai fini delle imposte dirette, e la detraibilità, ai fini IVA, dei costi relativi a nove fatture per prestazioni di consulenza tecnica e promozione.

Inizialmente, la Commissione Tributaria Provinciale accoglieva il ricorso del contribuente. Tuttavia, la Commissione Tributaria Regionale ribaltava la decisione, dando ragione all’Agenzia delle Entrate. Secondo i giudici d’appello, i costi non rispettavano il principio di inerenza. La loro valutazione si basava su più elementi:

1. Genericità delle fatture: Le descrizioni delle prestazioni erano vaghe e mancava documentazione di supporto (come contratti) che potesse chiarire la natura e l’effettiva esecuzione dei servizi.
2. Sproporzione economica: I costi di consulenza rappresentavano il 53% dei ricavi e quasi il 75% dei costi complessivi, un dato ritenuto oggettivamente sproporzionato.
3. Concorrenza diretta: Le società fornitrici dei servizi operavano in concorrenza diretta con le imprese rappresentate dal contribuente, sollevando dubbi sulla logica commerciale dell’operazione.

Di conseguenza, la Commissione Regionale negava la deducibilità dei costi e il diritto alla detrazione IVA.

I Motivi del Ricorso e l’Impatto della Rottamazione

Contro la sentenza di secondo grado, l’imprenditore proponeva ricorso in Cassazione, fondandolo su due motivi principali:

* Violazione di legge: Errata applicazione dell’art. 109 del TUIR e dell’art. 19 del D.P.R. 633/1972. Il ricorrente sosteneva che i giudici avessero valutato l’inerenza in termini quantitativi (congruità economica) anziché qualitativi (correlazione con l’attività d’impresa).
* Omesso esame di un fatto decisivo: Mancata considerazione dell’incremento di fatturato ottenuto dai clienti rappresentati dal contribuente nell’area geografica oggetto della consulenza, un fatto che avrebbe potuto dimostrare l’utilità e la realtà dei servizi ricevuti.

Durante il giudizio in Cassazione, emergeva però un fatto nuovo e determinante: il contribuente aveva aderito alla rottamazione prevista dalla Legge n. 197/2022, presentando la relativa documentazione, inclusa la quietanza di pagamento della prima rata.

La Sospensione del Giudizio per Adesione alla Rottamazione

La legge sulla definizione agevolata (art. 1, comma 236, L. 197/2022) stabilisce chiaramente che i giudizi aventi ad oggetto i carichi inclusi nella domanda di rottamazione “sono sospesi dal giudice” dietro presentazione della relativa documentazione. L’estinzione del giudizio è poi subordinata al perfezionamento della procedura, ovvero al completo pagamento delle somme dovute.

Le Motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione, preso atto della documentazione prodotta dal ricorrente che attestava l’adesione alla rottamazione e l’avvio dei pagamenti, non ha potuto fare altro che applicare la norma speciale. Il Collegio ha quindi constatato la sussistenza dei presupposti per la sospensione obbligatoria del processo. La decisione non entra nel merito dei motivi di ricorso (inerenza, congruità, prova dei costi), poiché la procedura di definizione agevolata prevale e congela lo stato del contenzioso. Il giudizio è stato sospeso fino al 30 novembre 2027, data che tiene conto dei tempi necessari per il completamento del piano di pagamento rateale, e rinviato a nuovo ruolo.

Conclusioni

Questa ordinanza evidenzia in modo netto l’effetto dirompente degli strumenti di definizione agevolata, come la rottamazione, sulle liti tributarie pendenti. La scelta del contribuente di aderire a tale procedura congela il giudizio, spostando la risoluzione della controversia dal piano processuale a quello amministrativo. Se il contribuente onorerà tutte le rate previste, il giudizio si estinguerà per cessata materia del contendere. In caso contrario, il processo riprenderà il suo corso. Per i professionisti e i contribuenti, ciò significa che l’opzione della rottamazione deve essere attentamente valutata non solo come strumento per ridurre il carico debitorio, ma anche come strategia processuale per sospendere e, potenzialmente, estinguere le cause in corso.

Perché la Corte di Cassazione ha sospeso il giudizio tributario?
La Corte ha sospeso il giudizio perché il contribuente ha aderito alla procedura di “rottamazione” prevista dalla Legge n. 197/2022, presentando la documentazione che attestava la richiesta e il pagamento della prima rata. La legge stessa impone la sospensione dei processi relativi ai debiti oggetto della definizione agevolata.

Cosa succede a una causa fiscale se si aderisce alla rottamazione?
Come stabilito dall’art. 1, comma 236, della Legge n. 197/2022, il giudizio viene sospeso dal giudice. L’eventuale estinzione definitiva del processo è subordinata al completo e tempestivo pagamento di tutte le somme dovute secondo il piano di definizione agevolata.

Qual era la questione centrale della disputa prima della sospensione?
La disputa verteva sulla legittimità della decisione dell’Agenzia delle Entrate di negare la deducibilità di alcuni costi per consulenza e la detraibilità della relativa IVA. L’amministrazione sosteneva che tali costi non fossero inerenti all’attività d’impresa e fossero economicamente sproporzionati rispetto ai ricavi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati