LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Rottamazione quater: sospeso il processo tributario

Un contribuente ha impugnato in Cassazione una cartella di pagamento, lamentandone la mancata notifica. Durante il giudizio, ha aderito alla “Rottamazione quater”. La Corte di Cassazione, applicando la normativa sulla definizione agevolata (Legge 197/2022), non ha deciso nel merito ma ha sospeso il processo fino al 2027, in attesa del completamento del piano di pagamento. L’ordinanza chiarisce l’effetto sospensivo della Rottamazione quater sui contenziosi pendenti.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rottamazione quater: la Cassazione sospende il processo

L’adesione alla Rottamazione quater da parte di un contribuente nel corso di un giudizio tributario ne determina la sospensione e non l’immediata estinzione. Con una recente ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione ha chiarito gli effetti procedurali della definizione agevolata sui contenziosi pendenti, stabilendo il rinvio della causa in attesa del perfezionamento del piano di pagamento. Analizziamo insieme questa importante decisione.

Il caso: dalla cartella non notificata all’adesione alla Rottamazione quater

La vicenda trae origine dall’impugnazione di un estratto di ruolo e di una cartella di pagamento relativa a imposte (Irpeg, Iva e addizionali) per l’anno 2014. Il contribuente sosteneva di non aver mai ricevuto la notifica della cartella e di esserne venuto a conoscenza solo consultando la propria posizione debitoria. Per questo motivo, ne chiedeva l’annullamento.

Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale avevano rigettato le sue doglianze, ritenendo che l’impugnazione stessa avesse sanato eventuali vizi di notifica e che, nel merito, il debito non fosse contestato. Il contribuente, non soddisfatto, ha quindi presentato ricorso per Cassazione, lamentando diversi errori procedurali e di diritto.

La svolta processuale

Durante il giudizio dinanzi alla Suprema Corte, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: il contribuente ha presentato istanza di adesione alla cosiddetta Rottamazione quater, la definizione agevolata introdotta dalla Legge n. 197/2022. Questa procedura consente di saldare i debiti iscritti a ruolo pagando solo il capitale e le spese, con l’azzeramento di sanzioni e interessi. Contestualmente, il contribuente ha chiesto l’estinzione del giudizio per cessazione della materia del contendere.

Le motivazioni dell’impatto della Rottamazione quater sul processo

La Corte di Cassazione, esaminata l’istanza, ha dovuto valutare l’impatto della normativa sulla Rottamazione quater sul processo in corso. La legge (in particolare, l’art. 1, comma 236, della L. 197/2022) prevede un meccanismo preciso per i carichi oggetto di contenzioso.

Il legislatore stabilisce che il debitore, nella dichiarazione di adesione, deve indicare i giudizi pendenti e assumere l’impegno a rinunciarvi. A seguito della presentazione di copia di tale dichiarazione al giudice, il processo viene sospeso. L’estinzione vera e propria del giudizio, però, non è automatica, ma è subordinata a due condizioni:

1. L’effettivo perfezionamento della definizione agevolata, ovvero il completo e puntuale pagamento di tutte le rate previste.
2. La produzione in giudizio della documentazione che attesti l’avvenuto pagamento.

Se queste condizioni non si verificano (ad esempio, perché il contribuente non paga le rate), il giudice, su istanza di una delle parti, revoca la sospensione e il processo riprende il suo corso.

Le conclusioni: processo sospeso, non estinto

Sulla base di queste considerazioni, la Corte di Cassazione ha stabilito che non era possibile dichiarare l’immediata estinzione del giudizio, come richiesto dal contribuente. Il tenore letterale della norma è chiaro nel subordinare l’estinzione al completamento della procedura di rottamazione.

Di conseguenza, la Corte ha disposto la sospensione del giudizio fino al 30 novembre 2027, data che tiene conto dei tempi necessari per il completamento dei piani di pagamento previsti dalla normativa. La causa è stata quindi rinviata a nuovo ruolo, in attesa che il contribuente dimostri di aver saldato integralmente il proprio debito. Solo a quel punto il giudizio potrà essere dichiarato estinto. Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: l’adesione a una sanatoria fiscale congela il contenzioso, ma non lo chiude fino a prova del completo adempimento.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce alla Rottamazione quater?
Il processo viene sospeso. Il giudice, ricevuta copia della dichiarazione di adesione in cui il contribuente si impegna a rinunciare al giudizio, sospende il procedimento in attesa del completamento del piano di pagamento.

L’adesione alla Rottamazione quater comporta l’immediata estinzione del giudizio?
No, l’estinzione non è immediata. È subordinata al verificarsi di due condizioni: il perfezionamento della definizione agevolata (cioè il pagamento integrale delle somme dovute) e la produzione in giudizio della documentazione che attesti tali pagamenti.

Fino a quando viene sospeso il processo in caso di adesione alla definizione agevolata?
La Corte di Cassazione, nel caso specifico, ha sospeso il giudizio fino al 30 novembre 2027, per consentire il completamento del piano di pagamento previsto dalla Rottamazione quater e la successiva produzione della documentazione in giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati