LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Rottamazione quater: sospeso il giudizio tributario

Un contribuente, durante un ricorso in Cassazione contro una cartella di pagamento, ha aderito alla “Rottamazione quater”, chiedendo la cessazione del giudizio. La Corte di Cassazione, rilevando che la questione generale sugli effetti della rottamazione sui processi pendenti è già stata rimessa alle Sezioni Unite, ha deciso di sospendere il giudizio e rinviare la causa a nuovo ruolo, in attesa della pronuncia nomofilattica.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 8 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rottamazione Quater: la Cassazione Prende Tempo sui Giudizi Pendenti

L’adesione alla Rottamazione quater da parte di un contribuente nel bel mezzo di un contenzioso tributario impone lo stop immediato del processo o solo una sua sospensione? A questo cruciale interrogativo, che interessa migliaia di cittadini e professionisti, la Corte di Cassazione ha risposto con un’ordinanza interlocutoria che, di fatto, ‘congela’ la decisione. Invece di pronunciarsi, i giudici hanno preferito attendere il verdetto delle Sezioni Unite, già chiamate a dirimere la medesima questione. Analizziamo insieme i dettagli di questa vicenda.

I Fatti del Caso: Dalla Cartella di Pagamento alla Cassazione

La controversia nasce dall’opposizione di un contribuente a una cartella di pagamento per maggiore IRPEF relativa all’anno d’imposta 2014, notificata a seguito di un controllo formale. In primo grado, il contribuente ottiene ragione: i giudici ritengono l’ufficio fiscale decaduto dal potere impositivo.

Tuttavia, la sentenza viene ribaltata in appello. La Corte di giustizia tributaria regionale accoglie le ragioni dell’Agente della Riscossione, affermando che i termini di notifica della cartella erano stati rispettati e che la comunicazione preventiva degli esiti del controllo era avvenuta regolarmente. Il contribuente, non dandosi per vinto, impugna la decisione sfavorevole e porta il caso dinanzi alla Corte di Cassazione.

La Svolta: L’Adesione alla Rottamazione Quater

Durante il giudizio di legittimità, accade un fatto nuovo e determinante. Il ricorrente deposita una memoria con cui dichiara di aver aderito alla Definizione Agevolata, la cosiddetta Rottamazione quater, presentando un piano di rateizzazione del debito. Forte di questa adesione, il contribuente chiede alla Corte di dichiarare la ‘cessazione della materia del contendere’, sostenendo che la rottamazione agisce come una causa estintiva del debito e, di conseguenza, fa venir meno l’interesse a proseguire la causa.

Il Dilemma Giuridico e gli Effetti della Rottamazione Quater

La richiesta del contribuente pone la Corte di fronte a un bivio interpretativo. L’adesione a un piano di sanatoria fiscale, che prevede la rinuncia ai giudizi pendenti, deve portare all’estinzione immediata del processo? Oppure, il giudizio deve essere semplicemente sospeso, in attesa che il contribuente onori l’intero piano di pagamento rateale? Un’eventuale decadenza dal beneficio della rottamazione per mancato pagamento, infatti, riaprirebbe i giochi.

Questa non è una questione di poco conto. La soluzione adottata ha impatti significativi sia per i contribuenti, che cercano una chiusura definitiva delle pendenze, sia per l’Erario, che deve garantirsi la riscossione delle somme dovute.

Le Motivazioni della Corte

La Quinta Sezione della Corte di Cassazione osserva che lo stesso quesito è già stato oggetto di una recentissima ordinanza interlocutoria (n. 5830/2025), con la quale la questione è stata rimessa al vaglio delle Sezioni Unite. La domanda sottoposta alla massima composizione della Corte è proprio se l’articolo 1, comma 236, della legge n. 197/2022 imponga la sospensione dei giudizi tributari fino al completo pagamento del debito rateizzato o se consenta una definizione immediata del processo.

In un’ottica di coerenza e certezza del diritto, per evitare pronunce potenzialmente contrastanti, i giudici hanno ritenuto opportuno non decidere il caso specifico. Hanno quindi disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo, mettendola in attesa della decisione delle Sezioni Unite, che stabilirà un principio di diritto vincolante per tutti i casi simili.

Conclusioni

La decisione di sospendere il giudizio è un atto di prudenza giurisdizionale. Invece di creare un ulteriore precedente su una materia complessa e dibattuta, la Corte ha scelto di attendere una guida autorevole. La futura sentenza delle Sezioni Unite farà finalmente chiarezza sugli effetti processuali della Rottamazione quater, fornendo una regola univoca e certa per le migliaia di contenziosi tributari attualmente pendenti in cui il contribuente ha optato per la definizione agevolata. Fino ad allora, i processi simili a quello in esame rimarranno in un limbo, in attesa che la Suprema Corte, nella sua massima espressione, tracci la via da seguire.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso immediatamente il caso?
La Corte ha sospeso la decisione perché la questione fondamentale – ovvero quali siano gli effetti dell’adesione alla Rottamazione quater su un processo tributario in corso – è già stata rimessa alle Sezioni Unite con un’altra ordinanza. Per garantire uniformità di giudizio, ha preferito attendere la loro pronuncia.

Qual è il dubbio giuridico che le Sezioni Unite dovranno risolvere?
Il quesito è se l’adesione alla Rottamazione quater, con l’accettazione di un piano rateale, debba comportare la sospensione del giudizio fino al completo pagamento del debito, oppure se possa determinare l’immediata estinzione o inammissibilità del processo per cessata materia del contendere.

Cosa succede ora a questo specifico processo?
Il processo è stato ‘rinviato a nuovo ruolo’, ovvero è stato sospeso e tolto dal calendario delle udienze. Sarà fissata una nuova udienza per la decisione solo dopo che le Sezioni Unite avranno pubblicato la loro sentenza sulla questione generale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati