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Rottamazione quater: sospensione o estinzione?

Una società, durante un ricorso in Cassazione per un accertamento fiscale, ha aderito alla “rottamazione quater”, chiedendo il rinvio. La Suprema Corte, di fronte a tre orientamenti interni contrastanti (sospensione, estinzione, inammissibilità), non ha deciso nel merito. Ha invece emesso un’ordinanza interlocutoria per rimettere la questione a una udienza pubblica, al fine di risolvere il conflitto giurisprudenziale e stabilire un principio di diritto univoco sugli effetti della definizione agevolata nei giudizi pendenti.

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Pubblicato il 22 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rottamazione quater: Sospensione, Estinzione o Inammissibilità del Processo? La Cassazione Fa il Punto

L’adesione alla rottamazione quater da parte di un contribuente con un contenzioso tributario in corso crea un bivio interpretativo per i giudici. Il processo deve essere sospeso in attesa del pagamento integrale, deve essere dichiarato estinto subito, oppure il ricorso diventa inammissibile? La Corte di Cassazione, con l’ordinanza interlocutoria n. 26437 del 10 ottobre 2024, ha messo in luce un profondo contrasto giurisprudenziale interno, decidendo di non decidere, ma di passare la parola a una successiva udienza pubblica per dirimere la questione una volta per tutte.

I Fatti di Causa: una complessa operazione e la definizione agevolata

Il caso nasce da un avviso di liquidazione per maggiore imposta di registro relativo a una complessa operazione societaria, inizialmente strutturata come permuta di rami d’azienda con conguaglio e successivamente riqualificata dall’amministrazione finanziaria come compravendita. La società contribuente, dopo essere risultata soccombente sia in primo che in secondo grado, ha presentato ricorso in Cassazione.

Nel corso del giudizio di legittimità, la società ha aderito alla cosiddetta rottamazione quater, una forma di definizione agevolata dei debiti tributari. Forte di questa adesione e avendo ottenuto un piano di rateizzazione, ha richiesto alla Corte di rinviare la causa in attesa del perfezionamento della procedura.

Il Dilemma della Cassazione sulla rottamazione quater

La richiesta della ricorrente ha fatto emergere un nodo interpretativo complesso all’interno della stessa Sezione Tributaria della Corte di Cassazione. L’ordinanza evidenzia l’esistenza di ben tre orientamenti diversi e tra loro incompatibili su come gestire i processi in cui è intervenuta una domanda di definizione agevolata.

Tesi 1: La Sospensione del Giudizio

Un primo indirizzo, più letterale, sostiene che la legge imponga la sospensione del giudizio. La normativa prevede infatti che il contribuente si impegni a rinunciare al contenzioso, ma subordina l’estinzione del processo all’effettivo e integrale pagamento delle somme dovute. Di conseguenza, il processo va sospeso fino al termine del piano di pagamento (in questo caso, fino al 30 novembre 2027), in attesa della prova del completamento della definizione agevolata.

Tesi 2: L’Estinzione Immediata del Processo

Un secondo orientamento, invocando il principio costituzionale della ragionevole durata del processo, ritiene che il giudizio debba essere dichiarato estinto immediatamente. Secondo questa tesi, il perfezionamento della procedura amministrativa di rottamazione (domanda, accettazione e primi pagamenti) è sufficiente per determinare la fine del contenzioso, senza dover attendere il saldo dell’ultima rata, che potrebbe avvenire anche a distanza di anni.

Tesi 3: L’Inammissibilità del Ricorso per Carenza di Interesse

Infine, un terzo filone giurisprudenziale ritiene che l’adesione alla definizione agevolata comporti l’immediata inammissibilità del ricorso. La logica è che, avendo il contribuente scelto di definire il proprio debito in via amministrativa, viene meno il suo interesse ad agire in giudizio per contestare quella stessa pretesa. L’interesse a ricorrere, che deve esistere sia al momento della presentazione della domanda sia al momento della decisione, cessa di esistere nel momento in cui si opta per la sanatoria.

Le Motivazioni della Decisione Interlocutoria

Di fronte a questa “radicale difformità delle soluzioni”, la Corte ha ritenuto opportuno non aderire a nessuno dei tre orientamenti. I giudici hanno riconosciuto la “particolare rilevanza della questione di diritto”, che impatta un numero enorme di contenziosi pendenti. Proseguire con decisioni contrastanti minerebbe la certezza del diritto e creerebbe disparità di trattamento tra i contribuenti. Pertanto, la scelta è stata quella di rinviare la causa a nuovo ruolo per la trattazione in pubblica udienza. Questa procedura consentirà una discussione più approfondita e ponderata, con l’obiettivo di comporre il conflitto interno alla Sezione e giungere a una pronuncia che possa fungere da guida per i casi futuri.

Le Conclusioni: Rinvio a Udienza Pubblica e le Implicazioni Pratiche

In conclusione, l’ordinanza non risolve il merito della questione ma la cristallizza, evidenziandone tutta la complessità. La decisione di rinvio a pubblica udienza è un atto di grande responsabilità, finalizzato a garantire uniformità interpretativa su un tema, quello degli effetti della rottamazione quater sui processi, di enorme impatto pratico. Contribuenti e professionisti del settore dovranno quindi attendere la futura pronuncia per avere un’indicazione chiara e definitiva su come comportarsi quando si sceglie la via della definizione agevolata a lite pendente. La decisione che verrà presa avrà il valore di un vero e proprio principio di diritto, destinato a orientare la giurisprudenza per gli anni a venire.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce alla “rottamazione quater”?
La Corte di Cassazione evidenzia che attualmente non esiste una risposta univoca. Esistono tre orientamenti contrastanti: il primo prevede la sospensione del giudizio fino al completo pagamento; il secondo l’estinzione immediata del processo; il terzo la dichiarazione di inammissibilità del ricorso per carenza di interesse.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte ha deciso di non pronunciarsi immediatamente a causa della profonda divergenza tra i tre orientamenti esistenti all’interno della stessa Sezione. Ritenendo la questione di particolare rilevanza e per garantire la certezza del diritto, ha preferito rinviare la causa a una pubblica udienza per risolvere il conflitto interpretativo.

Qual è la conseguenza pratica di questa ordinanza interlocutoria?
La conseguenza immediata è che il giudizio specifico viene sospeso e rinviato a una futura udienza pubblica. In termini più ampi, significa che la questione degli effetti della rottamazione quater sui processi pendenti rimane ufficialmente irrisolta, in attesa di una decisione definitiva che stabilirà un principio guida per tutti i casi simili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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