LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Rottamazione quater: sospensione del giudizio fiscale

La Corte di Cassazione ha sospeso un processo tributario riguardante avvisi di accertamento per IVA, IRAP e IRES, a seguito dell’adesione delle società contribuenti alla rottamazione quater. La decisione si basa sulla Legge n. 197/2022, che prevede la sospensione del giudizio in attesa del completamento dei pagamenti della definizione agevolata. L’estinzione del giudizio è subordinata al saldo integrale del debito.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 19 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

La Rottamazione Quater e la Sospensione del Processo Tributario: Un Caso Pratico

L’introduzione di strumenti di definizione agevolata, come la rottamazione quater, rappresenta un’importante opportunità per i contribuenti di risolvere le proprie pendenze con il fisco. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione chiarisce gli effetti procedurali di questa scelta, in particolare la sospensione del giudizio tributario in corso. Analizziamo come l’adesione a questa misura influenzi un contenzioso pendente e quali sono i passaggi chiave per i contribuenti.

I Fatti del Caso: Debiti Fiscali e Ricorso in Cassazione

Il caso in esame riguarda due società, una operativa e la sua holding, che avevano ricevuto tre distinti avvisi di accertamento dall’Agenzia delle Entrate. Le contestazioni, relative all’anno d’imposta 2008, vertevano su maggiori imposte dovute a titolo di IVA, IRAP e IRES, per un importo complessivo di centinaia di migliaia di euro, comprensivo di sanzioni e interessi.

Le società avevano impugnato tali atti, ma la Commissione Tributaria Regionale della Toscana aveva emesso una sentenza a loro sfavorevole. Di conseguenza, le contribuenti avevano presentato ricorso alla Corte di Cassazione, portando la disputa al massimo grado di giudizio.

L’Intervento della Rottamazione Quater

Mentre il processo era pendente, è entrata in vigore la Legge n. 197 del 29 dicembre 2022, che ha introdotto la cosiddetta “rottamazione quater“. Questa normativa offre ai debitori la possibilità di estinguere i carichi affidati all’agente della riscossione versando unicamente le somme dovute a titolo di capitale e le spese per le procedure, con un azzeramento completo di sanzioni e interessi.

Le società ricorrenti hanno colto questa opportunità, presentando una dichiarazione di adesione alla definizione agevolata per i debiti derivanti dai tre avvisi di accertamento oggetto del giudizio. Con tale dichiarazione, si sono impegnate non solo a versare le somme dovute (optando per il numero massimo di rate), ma anche a rinunciare al giudizio pendente, come richiesto dalla legge.

La Decisione della Corte: Sospensione del Giudizio con la Rottamazione Quater

Una volta ricevuta la documentazione che attestava l’adesione alla rottamazione quater, le società hanno chiesto alla Corte di Cassazione di sospendere il giudizio. La Corte ha accolto la richiesta, basando la sua decisione sull’articolo 1, comma 236, della Legge n. 197/2022.

Questa norma stabilisce chiaramente che, una volta presentata la dichiarazione di adesione, il giudice deve sospendere il processo. La sospensione dura per tutto il periodo necessario al pagamento delle somme dovute.

Le Motivazioni

La motivazione dell’ordinanza è di natura puramente procedurale e si fonda sulla diretta applicazione della legge. Il legislatore ha previsto la sospensione per un motivo preciso: dare al contribuente il tempo di perfezionare la definizione agevolata attraverso il pagamento integrale delle rate. L’estinzione del giudizio, infatti, non è automatica con la semplice adesione. Essa è subordinata all’effettivo e completo versamento di quanto dovuto. Se il contribuente non dovesse onorare il piano di pagamento, la controparte (in questo caso l’Agenzia delle Entrate) potrebbe chiedere al giudice di revocare la sospensione e riprendere il processo.

Le Conclusioni

L’ordinanza conferma un meccanismo fondamentale della rottamazione quater: essa agisce come uno strumento per “congelare” il contenzioso in attesa di una sua definitiva estinzione. Per i contribuenti, questo significa la possibilità di bloccare un giudizio potenzialmente lungo e costoso, concentrandosi sulla chiusura del debito a condizioni vantaggiose. Per l’ordinamento, rappresenta un modo per deflazionare il contenzioso tributario. La condizione essenziale, tuttavia, rimane il rispetto puntuale del piano di pagamento rateale. Solo al termine del versamento di tutte le rate, il giudizio potrà essere dichiarato estinto, ponendo fine alla controversia in modo definitivo.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce alla rottamazione quater?
Il giudizio viene sospeso. La legge prevede che, dietro presentazione della copia della dichiarazione di adesione alla definizione agevolata e in attesa del pagamento delle somme, il giudice sospenda il processo.

L’adesione alla rottamazione quater estingue immediatamente il giudizio in corso?
No, l’estinzione del giudizio non è immediata. È subordinata al “effettivo perfezionamento della definizione”, ovvero al completo e puntuale pagamento di tutte le somme dovute secondo il piano rateale concordato.

Quali sono gli obblighi del contribuente che aderisce alla definizione agevolata durante un processo?
Il contribuente deve presentare una specifica dichiarazione di adesione all’agente della riscossione, assumere l’impegno a rinunciare ai giudizi pendenti relativi ai carichi definiti e, successivamente, depositare la documentazione nel giudizio in corso per ottenerne la sospensione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati