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Rottamazione quater: estinzione o sospensione?

L’ordinanza analizza il caso di alcuni contribuenti che, durante un ricorso in Cassazione contro una cartella di pagamento, hanno aderito alla Rottamazione quater. Avendo pagato solo alcune rate, hanno chiesto l’estinzione del giudizio. La Corte, rilevando un contrasto giurisprudenziale sulla necessità del pagamento integrale per l’estinzione, ha sospeso la decisione e rimesso la questione alle Sezioni Unite per un chiarimento definitivo.

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Pubblicato il 20 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rottamazione Quater e Giudizi Pendenti: La Cassazione Interpella le Sezioni Unite

L’adesione alla Rottamazione quater da parte di un contribuente con un processo tributario in corso determina l’immediata estinzione del giudizio o ne impone solo la sospensione fino al pagamento dell’ultima rata? Questo è il cruciale interrogativo a cui la Corte di Cassazione ha chiesto di rispondere alle sue Sezioni Unite, con un’ordinanza interlocutoria che mette in luce un importante vuoto interpretativo della normativa sulla definizione agevolata.

I Fatti del Caso

La vicenda nasce dal ricorso presentato dagli eredi di un contribuente avverso una cartella di pagamento per IRPEF e ILOR relative all’anno d’imposta 1992. La cartella era stata emessa a seguito di un avviso di accertamento divenuto definitivo. Dopo una serie di passaggi processuali, il caso è approdato in Corte di Cassazione. Durante questo giudizio, i ricorrenti hanno presentato domanda di adesione alla cosiddetta Rottamazione quater, prevista dalla legge n. 197/2022, pagando le prime rate del piano di dilazione. Di conseguenza, hanno chiesto alla Corte di dichiarare l’estinzione del giudizio.

La Questione Giuridica sulla Rottamazione quater

La richiesta dei ricorrenti ha fatto emergere un contrasto giurisprudenziale all’interno della stessa Sezione Tributaria della Cassazione. La legge sulla Rottamazione quater (art. 1, comma 236, L. 197/2022) stabilisce che i giudizi relativi ai carichi definiti sono sospesi fino al pagamento integrale delle somme dovute e che l’estinzione è subordinata al “effettivo perfezionamento della definizione”.

Il dilemma interpretativo è il seguente:
1. Interpretazione A: Il giudizio deve essere solo sospeso in attesa del pagamento di tutte le rate previste dal piano. L’estinzione può essere dichiarata solo al termine del piano di ammortamento, una volta prodotta la documentazione che attesta il saldo completo. Se il contribuente dovesse interrompere i pagamenti, il processo riprenderebbe il suo corso.
2. Interpretazione B: L’adesione alla definizione agevolata e il pagamento anche solo parziale delle somme rateizzate potrebbero essere sufficienti per una definizione immediata del giudizio, dichiarandone l’estinzione o l’inammissibilità per carenza sopravvenuta di interesse.

L’impatto sul processo tributario

La questione non è di poco conto. Scegliere una o l’altra via ha conseguenze significative. La sospensione tutela maggiormente l’Erario, mantenendo “vivo” il processo come garanzia contro eventuali inadempimenti del contribuente. L’estinzione immediata, d’altro canto, risponde a un principio di economia processuale, chiudendo subito le liti pendenti la cui materia del contendere è di fatto venuta meno con l’adesione alla sanatoria.

Le Motivazioni dell’Ordinanza

La Corte di Cassazione, preso atto del contrasto interno e della rilevanza della questione, ha ritenuto opportuno non decidere il caso specifico. Ha invece optato per una soluzione prudenziale e di garanzia per la certezza del diritto. Le motivazioni dell’ordinanza si fondano sulla necessità di ottenere un pronunciamento autorevole e definitivo da parte delle Sezioni Unite Civili.
Il quesito posto alle Sezioni Unite è chiaro: si chiede di stabilire se, in caso di adesione alla Rottamazione quater con piano rateale, la legge imponga la sospensione del giudizio fino al totale soddisfacimento del debito, oppure se consenta una definizione immediata della lite tramite una dichiarazione di estinzione o di inammissibilità per sopravvenuta carenza di interesse.

Conclusioni

Con questa ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione ha di fatto “congelato” la decisione sul ricorso, rinviando la causa a nuovo ruolo in attesa della pronuncia delle Sezioni Unite. La futura decisione avrà un impatto fondamentale su innumerevoli contenziosi tributari pendenti in tutta Italia, in cui i contribuenti hanno fatto ricorso alla definizione agevolata. Fornirà finalmente un criterio interpretativo univoco, chiarendo se l’inizio del percorso di “pace fiscale” sia sufficiente a chiudere la partita in tribunale o se si debba attendere il fischio finale, ovvero il pagamento dell’ultima rata.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce alla Rottamazione quater?
Secondo la legge, il giudizio viene sospeso. L’estinzione del processo è subordinata al “effettivo perfezionamento della definizione”, ovvero al pagamento integrale delle somme dovute. Tuttavia, è sorto un dubbio interpretativo se il pagamento parziale possa già portare alla chiusura del caso.

Perché la Corte di Cassazione ha rinviato la decisione alle Sezioni Unite?
La Corte ha riscontrato un contrasto di opinioni all’interno della propria sezione su come interpretare gli effetti della Rottamazione quater sui giudizi pendenti. Per garantire una decisione uniforme e la certezza del diritto su una questione di particolare importanza, ha ritenuto necessario investire della questione le Sezioni Unite, il suo organo più autorevole.

Il pagamento della prima rata della Rottamazione quater è sufficiente per estinguere il giudizio?
Questa è esattamente la domanda al centro del dibattito. L’ordinanza non dà una risposta, ma evidenzia che esistono due possibili interpretazioni. La risposta definitiva a questa domanda sarà fornita dalla futura decisione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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