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Rottamazione quater: estinzione del processo tributario

Una società, in pendenza di un ricorso per cassazione relativo a una controversia sulla tassa sui rifiuti (TARSU), ha aderito alla “Rottamazione quater”, versando integralmente le somme dovute. La Corte di Cassazione, preso atto del pagamento e della mancata opposizione dell’ente impositore, ha dichiarato l’estinzione del giudizio. La sentenza chiarisce che tale esito esclude l’obbligo per il ricorrente di versare il doppio del contributo unificato, data la natura eccezionale della norma sulla sanatoria.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rottamazione quater: la via per l’estinzione del processo tributario

L’adesione alla Rottamazione quater rappresenta uno strumento efficace non solo per regolarizzare la propria posizione debitoria con il Fisco, ma anche per porre fine a un contenzioso tributario pendente. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha confermato questo principio, dichiarando l’estinzione di un giudizio a seguito del pagamento integrale delle somme dovute dal contribuente.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dal ricorso presentato da una società contro una sentenza della Commissione Tributaria Regionale in materia di TARSU (Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani). La controversia era giunta fino all’ultimo grado di giudizio, dinanzi alla Corte di Cassazione. Durante lo svolgimento del processo, la società ricorrente ha scelto di avvalersi della cosiddetta “rottamazione quater”, una definizione agevolata dei carichi pendenti introdotta dalla Legge n. 197/2022.

La società ha quindi documentato di aver aderito alla procedura, versando in un’unica soluzione tutte le somme dovute, come previsto dalla normativa.

La Rottamazione quater e l’Estinzione del Giudizio

Di fronte a questa iniziativa, la Corte di Cassazione ha preso atto del completo adempimento da parte del contribuente. L’ente impositore, il Comune, non ha sollevato alcuna eccezione riguardo al buon fine della procedura di definizione agevolata.

Sulla base di questi elementi, i giudici hanno applicato direttamente la normativa specifica della sanatoria. L’articolo 1, comma 236, della Legge n. 197/2022 prevede infatti che, in caso di adesione alla rottamazione, i giudizi pendenti vengano dichiarati estinti. Di conseguenza, la Corte ha pronunciato l’estinzione del processo, compensando tra le parti le spese di lite, data la particolare modalità di chiusura della controversia.

Le Motivazioni della Sentenza

La decisione della Corte si fonda su una chiara interpretazione della volontà del legislatore. La “rottamazione quater” è stata concepita come uno strumento per deflazionare il contenzioso, offrendo ai contribuenti una via d’uscita vantaggiosa dalle liti pendenti. L’integrale versamento delle somme, accettato senza riserve dall’ente creditore, fa cessare la materia del contendere, rendendo inutile la prosecuzione del giudizio.

Un punto di particolare interesse nelle motivazioni riguarda il contributo unificato. La Corte ha specificato che, trattandosi di una pronuncia di estinzione e non di rigetto o inammissibilità del ricorso, non si applica la norma che prevede il raddoppio del contributo unificato a carico del ricorrente soccombente (art. 13, comma 1-quater, d.P.R. 115/2002). I giudici hanno sottolineato la natura eccezionale e sanzionatoria in senso lato della normativa sulla rottamazione, la cui finalità premiale esclude l’applicazione di ulteriori oneri per il contribuente che vi aderisce.

Conclusioni

La sentenza analizzata offre un’importante conferma pratica: l’adesione alla Rottamazione quater è una strategia processuale valida per chiudere definitivamente un contenzioso tributario. La pronuncia di estinzione del giudizio non solo pone fine alla lite, ma evita anche al contribuente il rischio di una condanna alle spese e, soprattutto, il pagamento del doppio contributo unificato in caso di esito sfavorevole del ricorso. Questa decisione rafforza la funzione della definizione agevolata come strumento efficace per la risoluzione delle pendenze fiscali, con benefici sia per il contribuente che per l’amministrazione della giustizia.

Aderire alla “rottamazione quater” può chiudere un processo tributario in corso?
Sì, la sentenza conferma che l’adesione alla “rottamazione quater” con il versamento integrale delle somme dovute, in assenza di eccezioni da parte dell’ente impositore, comporta l’estinzione del giudizio pendente, come previsto dall’art. 1, comma 236, della Legge n. 197/2022.

Cosa succede se l’ente creditore non si oppone all’adesione alla sanatoria durante il processo?
Se l’ente impositore (in questo caso il Comune) non solleva obiezioni riguardo al pagamento effettuato nell’ambito della rottamazione, il giudice procede a dichiarare l’estinzione del giudizio, prendendo atto della cessata materia del contendere.

In caso di estinzione del giudizio per “rottamazione”, si deve pagare il doppio del contributo unificato?
No. La Corte ha chiarito che la pronuncia di estinzione del giudizio, derivante dall’adesione a una norma eccezionale come la rottamazione, esclude l’applicazione della sanzione del raddoppio del contributo unificato, prevista solo per i casi di rigetto o inammissibilità del ricorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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