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Rottamazione quater: estinzione del giudizio in Cassazione

Una contribuente impugnava in Cassazione un’iscrizione ipotecaria su un bene in un fondo patrimoniale. Durante il processo, aderiva alla Rottamazione quater e rinunciava al ricorso. L’Agenzia delle Entrate accettava la rinuncia. La Corte Suprema, di conseguenza, ha dichiarato l’estinzione del giudizio, evidenziando l’efficacia della pace fiscale nel risolvere i contenziosi pendenti.

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Pubblicato il 3 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rottamazione Quater: Come la Pace Fiscale Estingue il Contenzioso Tributario

L’adesione alla Rottamazione quater non è solo un modo per regolarizzare la propria posizione debitoria con il Fisco, ma può rivelarsi una mossa strategica decisiva per porre fine a lunghi e onerosi contenziosi tributari. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione illustra perfettamente come l’utilizzo di questo strumento di definizione agevolata possa portare all’estinzione del giudizio, anche quando questo è giunto al suo grado più alto.

I Fatti: Dal Fondo Patrimoniale al Ricorso in Cassazione

La vicenda ha origine da un’iscrizione ipotecaria effettuata dall’Agenzia delle Entrate su un immobile di proprietà di una contribuente, a garanzia di un debito tributario di circa 140.000 euro. La contribuente si opponeva a tale misura, sostenendo l’illegittimità dell’iscrizione in quanto l’immobile era stato conferito in un fondo patrimoniale, costituito per soddisfare i bisogni della famiglia.

In primo grado, la Commissione Tributaria Provinciale accoglieva le ragioni della contribuente. Tuttavia, la Commissione Tributaria Regionale, in sede di appello, ribaltava la decisione, ritenendo legittima l’ipoteca. Secondo i giudici di secondo grado, anche i debiti di natura tributaria sorti dall’esercizio di un’attività d’impresa potevano essere considerati contratti per i bisogni familiari, legittimando così l’azione esecutiva sui beni del fondo.

Di fronte a questa decisione sfavorevole, la contribuente decideva di presentare ricorso in Cassazione.

La Svolta: L’adesione Strategica alla Rottamazione Quater

Il colpo di scena arriva mentre il giudizio pende dinanzi alla Suprema Corte. La contribuente, avvalendosi delle disposizioni della Legge n. 197/2022, decide di aderire alla cosiddetta “Rottamazione quater“, il programma di definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione.

Successivamente all’adesione, la contribuente deposita un atto formale di rinuncia al ricorso. A stretto giro, anche l’Avvocatura dello Stato, in rappresentanza dell’Agenzia delle Entrate, accetta tale rinuncia, chiedendo la compensazione delle spese di lite.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione, presa visione degli atti, non ha potuto fare altro che dichiarare l’estinzione del giudizio. La motivazione è puramente processuale e si fonda sull’articolo 390 del codice di procedura civile. Questa norma stabilisce che la parte può rinunciare al ricorso e, qualora la controparte accetti la rinuncia (e non abbia un interesse specifico alla prosecuzione del giudizio), il processo si estingue.

Nel caso specifico, la rinuncia della contribuente e la contestuale accettazione da parte dell’Agenzia delle Entrate hanno reso superflua ogni decisione sul merito della questione originaria (la legittimità dell’ipoteca sul bene nel fondo patrimoniale). Il comportamento delle parti ha di fatto privato il giudizio del suo oggetto, portando alla sua naturale conclusione anticipata.

Le Conclusioni

Questa ordinanza offre un importante spunto di riflessione sull’interazione tra gli strumenti di definizione agevolata e i contenziosi tributari. L’adesione alla Rottamazione quater si è dimostrata una scelta vincente per la contribuente, non solo per sanare il debito a condizioni vantaggiose, ma anche per chiudere definitivamente una lite giudiziaria che avrebbe potuto comportare ulteriori costi e incertezze. Per l’Amministrazione finanziaria, l’accettazione della rinuncia ha significato un incasso certo e la fine di un procedimento. Il caso dimostra come la pace fiscale possa essere un efficace strumento deflattivo del contenzioso, offrendo una via d’uscita pragmatica e vantaggiosa per entrambe le parti coinvolte.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce alla Rottamazione quater?
Se il contribuente, dopo aver aderito alla rottamazione, rinuncia formalmente al ricorso pendente e l’Agenzia delle Entrate accetta tale rinuncia, il giudizio viene dichiarato estinto, ponendo fine alla controversia senza una decisione nel merito.

Perché il giudizio è stato dichiarato estinto e non deciso nel merito?
Il giudizio è stato dichiarato estinto perché la contribuente ha rinunciato al ricorso e l’Agenzia delle Entrate ha accettato la rinuncia. Ai sensi dell’art. 390 cod. proc. civ., questo accordo tra le parti fa venir meno l’oggetto del contendere, obbligando la Corte a dichiarare l’estinzione del processo.

Chi paga le spese legali in caso di estinzione del giudizio per rinuncia?
Nel caso di specie, le parti hanno trovato un accordo anche sulle spese. L’Avvocatura dello Stato ha accettato la rinuncia a condizione della compensazione delle spese di lite. La Corte, quindi, ha disposto che ogni parte sostenesse i propri costi legali, come concordato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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