LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ritardato pagamento accise: cumulo sanzioni possibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 13770/2025, ha chiarito un punto cruciale in materia di ritardato pagamento accise. In caso di versamento tardivo, il contribuente è tenuto a pagare sia l’indennità di mora, con natura risarcitoria, sia la sanzione amministrativa, con natura punitiva. La Corte ha stabilito che le due misure non si escludono a vicenda, ma sono pienamente cumulabili, ribaltando la decisione di merito che ne aveva negato l’applicazione congiunta.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Ritardato Pagamento Accise: Sanzione e Indennità Sono Cumulabili

In materia fiscale, le conseguenze del mancato o tardivo versamento dei tributi sono sempre un argomento delicato. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fatto luce su un aspetto specifico riguardante il ritardato pagamento accise, confermando un principio di fondamentale importanza per le imprese del settore: la sanzione amministrativa e l’indennità di mora sono entrambe dovute e si sommano tra loro.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dall’impugnazione, da parte di una società energetica, di un avviso di pagamento relativo ad accise sul gas naturale e del conseguente atto di contestazione delle sanzioni. La Commissione Tributaria Provinciale (CTP) aveva inizialmente respinto il ricorso della società.

Successivamente, la Commissione Tributaria Regionale (CTR), in sede di appello, aveva parzialmente accolto le ragioni del contribuente. I giudici di secondo grado avevano ritenuto che, in caso di versamento tardivo, dovesse applicarsi unicamente l’indennità di mora prevista dal Testo Unico sulle Accise (TUA), escludendo la sanzione amministrativa generale per tardivo versamento. Secondo la CTR, la norma specifica sulle accise conteneva già una misura sanzionatoria per il ritardo, rendendo inapplicabile la sanzione generale.

Contro questa decisione, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto ricorso per cassazione, sostenendo l’errata interpretazione delle norme da parte della CTR.

La Questione Giuridica: È possibile il cumulo per il ritardato pagamento accise?

Il cuore della controversia verteva sull’interpretazione e il coordinamento di due disposizioni normative:
1. L’art. 3, comma 4, del D.Lgs. n. 504/1995 (TUA), che prevede il pagamento di un’indennità di mora in caso di tardivo versamento delle accise.
2. L’art. 13 del D.Lgs. n. 471/1997, che stabilisce una sanzione amministrativa generale per chi non esegue, in tutto o in parte, alle scadenze previste, i versamenti di un tributo.

La domanda era se queste due misure potessero essere applicate congiuntamente o se la prima, essendo specifica per le accise, escludesse la seconda.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Amministrazione Finanziaria, cassando la sentenza della CTR e decidendo nel merito con il rigetto dell’originario ricorso della società contribuente.

Gli Ermellini hanno riaffermato il proprio orientamento giurisprudenziale consolidato, stabilendo che le due misure sono pienamente cumulabili.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha fondato la sua decisione sulla distinta natura e funzione delle due misure. I giudici hanno chiarito che:

* L’indennità di mora prevista dal Testo Unico Accise ha una natura risarcitoria. Il suo scopo non è punire il contribuente, ma compensare l’Erario per il pregiudizio economico derivante dal ritardo con cui ha ricevuto le somme dovute.
* La sanzione amministrativa prevista dal D.Lgs. 471/1997 ha, invece, una natura afflittiva. Il suo obiettivo è prettamente punitivo: sanzionare il comportamento illecito del contribuente che non ha rispettato le scadenze di pagamento, al fine di scoraggiare future violazioni.

Avere funzioni diverse e autonome—una risarcitoria, l’altra punitiva—implica che le due misure non sono alternative, ma complementari. La Corte ha specificato che l’applicazione dell’una non esclude l’altra, poiché rispondono a esigenze diverse dell’ordinamento. La sentenza ha inoltre sottolineato come questo orientamento tradizionale, sebbene messo in discussione da alcune recenti pronunce, sia stato confermato all’esito di un’approfondita disamina, consolidando così la sua validità.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza fornisce un chiarimento definitivo su una questione di notevole impatto per gli operatori economici soggetti al versamento delle accise. La conseguenza pratica è netta: in caso di ritardato pagamento accise, il contribuente dovrà affrontare un onere economico maggiore, dato dalla somma dell’indennità di mora e della sanzione amministrativa.

La decisione rafforza il principio secondo cui la violazione di un obbligo tributario comporta non solo la necessità di compensare l’ente impositore per il ritardo, ma anche una sanzione che punisce la trasgressione stessa. Per le aziende, ciò si traduce nella necessità di una gestione ancora più attenta e puntuale delle scadenze fiscali, per evitare il cumulo di costi che possono incidere significativamente sulla liquidità.

In caso di ritardato pagamento delle accise, si applica solo l’indennità di mora o anche la sanzione amministrativa?
Secondo la Corte di Cassazione, si applicano entrambe. L’indennità di mora e la sanzione amministrativa sono cumulabili perché hanno funzioni diverse.

Perché l’indennità di mora e la sanzione amministrativa possono essere applicate insieme?
Perché hanno nature distinte e autonome. L’indennità di mora ha una funzione risarcitoria per compensare l’ente impositore del ritardo, mentre la sanzione amministrativa ha una funzione afflittiva, ovvero punitiva, per sanzionare il comportamento illecito.

Qual è la base normativa per l’applicazione di queste due misure?
L’indennità di mora per le accise è prevista dall’art. 3, comma 4, del d.lgs. n. 504 del 1995 (Testo Unico Accise). La sanzione amministrativa generale per ritardato versamento dei tributi è invece disciplinata dall’art. 13 del d.lgs. n. 471 del 1997.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati