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Rinvio per conciliazione: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza interlocutoria, ha disposto il rinvio di un’udienza in una causa tributaria. La controversia riguardava la legittimità di un rimborso IVA concesso a una società di viaggi non stabilita nell’UE. Le parti hanno presentato un’istanza congiunta per definire la controversia tramite una conciliazione, e la Corte ha accolto la richiesta, fissando una nuova udienza per consentire il perfezionamento dell’accordo.

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Pubblicato il 23 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rinvio per Conciliazione: La Cassazione Sospende il Giudizio Fiscale

Con una recente ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione ha messo in luce l’importanza degli strumenti di definizione alternativa delle controversie, anche quando un contenzioso raggiunge il massimo grado di giudizio. La Corte ha infatti concesso un rinvio per conciliazione in una causa che vedeva contrapposti l’Amministrazione Finanziaria e un operatore turistico estero, sospendendo di fatto il processo per permettere alle parti di trovare un accordo.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento emesso dall’ente fiscale nei confronti di una società di viaggi e turismo canadese. L’ente contestava alla società un rimborso IVA, relativo all’anno d’imposta 2008, ritenuto indebitamente percepito. Secondo l’amministrazione, infatti, tale rimborso non era dovuto alle agenzie di viaggi e turismo non stabilite nel territorio dell’Unione Europea.

La società contribuente aveva impugnato l’atto impositivo, ottenendo ragione sia in primo grado, presso la Commissione Tributaria Provinciale, sia in appello, davanti alla Commissione Tributaria Regionale del Lazio. Quest’ultima, con la sentenza oggetto del ricorso in Cassazione, aveva respinto le argomentazioni dell’ente fiscale.

Di fronte a questa decisione, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto ricorso per cassazione, portando la questione dinanzi alla Suprema Corte.

La Svolta: Istanza Congiunta e Rinvio per Conciliazione

Il colpo di scena è avvenuto poco prima dell’udienza fissata davanti ai giudici di legittimità. Le parti in causa hanno depositato un’istanza congiunta, manifestando la volontà comune di definire la controversia attraverso una conciliazione.

Questo strumento, previsto dalla legge, consente al contribuente e all’ente fiscale di trovare un accordo per chiudere il contenzioso, evitando i tempi e i costi di un giudizio. L’istanza congiunta testimonia l’avvio di un dialogo costruttivo tra le parti, finalizzato a una soluzione bonaria della lite.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione, preso atto della richiesta, ha emesso un’ordinanza interlocutoria, ovvero un provvedimento che non definisce il merito della causa ma ne governa lo svolgimento procedurale. La motivazione alla base della decisione è stata semplice e pragmatica: accogliere la volontà delle parti e concedere loro il tempo necessario per perfezionare l’accordo di conciliazione.

I giudici hanno quindi deciso di rinviare la causa a una nuova udienza, da tenersi a distanza di alcuni mesi, per verificare l’esito delle trattative. Questa decisione dimostra una chiara apertura della giurisprudenza verso le soluzioni alternative delle liti, riconoscendone l’efficacia e l’utilità nel sistema giustizia.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame, pur essendo di natura puramente procedurale, offre spunti di riflessione importanti. In primo luogo, conferma che la via della conciliazione è percorribile in ogni stato e grado del processo tributario, compreso il giudizio di cassazione. In secondo luogo, evidenzia come la collaborazione tra contribuente e Amministrazione Finanziaria possa portare a una risoluzione più rapida ed efficiente delle controversie.

Per le imprese e i professionisti, questa pronuncia è un promemoria dell’importanza di valutare sempre la possibilità di un accordo con l’ente fiscale, anche quando le proprie ragioni appaiono solide. Il rinvio per conciliazione concesso dalla Suprema Corte non è solo una pausa nel processo, ma un’opportunità strategica per entrambe le parti di raggiungere un risultato certo e condiviso, evitando le incertezze di una decisione giudiziale definitiva.

Per quale motivo la Corte di Cassazione ha rinviato la causa?
La Corte ha rinviato la causa per accogliere un’istanza congiunta presentata dalle parti, le quali hanno chiesto tempo per definire la controversia attraverso un accordo di conciliazione.

Che cos’è un’ordinanza interlocutoria?
È una decisione non definitiva con cui il giudice regola lo svolgimento del processo, senza pronunciarsi sul merito della questione. In questo caso, ha disposto il rinvio dell’udienza.

Qual era l’oggetto principale della controversia fiscale?
La controversia verteva sulla legittimità di un rimborso IVA ottenuto da un’agenzia di viaggi e turismo non stabilita nell’Unione Europea, che l’Amministrazione Finanziaria riteneva non dovuto e aveva richiesto indietro tramite un avviso di accertamento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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