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Rinuncia al ricorso: quando si estingue il processo

Un Comune ha impugnato una decisione della commissione tributaria favorevole a una società alberghiera in una controversia sull’ICI. Durante il processo in Cassazione, il Comune ha presentato una rinuncia al ricorso, motivata da un accordo stragiudiziale raggiunto in un caso analogo. La società ha accettato la rinuncia. La Corte Suprema ha quindi dichiarato l’estinzione del giudizio, compensando le spese legali tra le parti.

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Pubblicato il 2 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rinuncia al Ricorso: Come un Accordo Stragiudiziale Può Estinguere un Processo Tributario

La rinuncia al ricorso rappresenta uno strumento processuale di fondamentale importanza, capace di porre fine a una controversia legale prima che si giunga a una decisione di merito. Con l’ordinanza in esame, la Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come questo istituto operi nella pratica, in particolare nel contesto di un contenzioso tributario tra un ente locale e una società. La vicenda si conclude con l’estinzione del giudizio a seguito di un accordo stragiudiziale raggiunto in una causa parallela, dimostrando l’efficacia delle soluzioni alternative alle controversie.

La Vicenda: Dalla Commissione Tributaria alla Cassazione

Il caso trae origine da un contenzioso tributario sull’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) per l’anno d’imposta 2001. Un Comune aveva emesso un avviso di liquidazione nei confronti di una società alberghiera per il possesso, in qualità di sub-concessionaria, di un grande albergo situato su un’area demaniale all’interno di un importante aeroporto internazionale.

La società contribuente aveva impugnato l’atto, e la Commissione Tributaria Regionale le aveva dato ragione, dichiarando illegittima la pretesa fiscale. Insoddisfatto della decisione, il Comune aveva proposto ricorso per cassazione, avviando così il terzo grado di giudizio. A sua volta, la società alberghiera si era difesa con un controricorso, presentando anche un ricorso incidentale.

L’Elemento Decisivo: La Rinuncia al Ricorso e l’Accordo Stragiudiziale

Il colpo di scena si è verificato quando, a distanza di anni dall’inizio del giudizio in Cassazione, il Comune ha depositato un atto di rinuncia al ricorso. La motivazione dietro questa scelta non era legata a una riconsiderazione nel merito della questione, bensì a un evento esterno: l’ente aveva raggiunto un accordo stragiudiziale con la società di gestione aeroportuale in un’altra controversia, identica a quella in corso. Tale accordo rendeva di fatto superfluo e non più conveniente proseguire la lite con la società alberghiera.

L’atto di rinuncia, sottoscritto dal Sindaco e dal difensore del Comune, conteneva anche una richiesta di compensazione delle spese di giudizio. La società alberghiera, tramite i suoi legali, ha formalmente aderito sia alla rinuncia sia alla richiesta di compensazione, ponendo le basi per la chiusura definitiva del processo.

La Decisione della Corte sulla Rinuncia al Ricorso

Preso atto della volontà concorde delle parti, la Corte di Cassazione ha applicato la disciplina prevista dal Codice di Procedura Civile. In particolare, ha richiamato l’art. 390 c.p.c., che regola la rinuncia, e l’art. 391 c.p.c., che ne disciplina gli effetti. La Corte ha constatato la presenza di tutti i presupposti di legge: una rinuncia formale da parte del ricorrente e un’accettazione da parte del controricorrente.

Di conseguenza, il Collegio non ha potuto fare altro che dichiarare l’estinzione del giudizio. Ha inoltre accolto la richiesta congiunta delle parti di compensare integralmente le spese legali, stabilendo che ciascuna dovesse farsi carico dei propri costi.

Le Motivazioni della Corte

Le motivazioni alla base della decisione sono di natura puramente processuale. La Corte non entra nel merito della questione tributaria originaria, ovvero se l’ICI fosse dovuta o meno. Il suo ruolo si limita a verificare la corretta applicazione delle norme che governano la chiusura del processo. La presenza di una rinuncia valida e della relativa accettazione impone al giudice di dichiarare l’estinzione del giudizio. La volontà delle parti di porre fine alla lite è sovrana in questo contesto e il giudice ne prende semplicemente atto, formalizzando la conclusione del procedimento.

Conclusioni: L’Importanza della Rinuncia come Strumento di Definizione delle Liti

Questa ordinanza evidenzia l’utilità della rinuncia al ricorso come strumento di economia processuale. Permette alle parti di evitare i costi e le lungaggini di un giudizio di cassazione quando la controversia perde di interesse o viene risolta in altro modo. Il caso specifico dimostra come la risoluzione stragiudiziale di una lite possa avere effetti a catena, portando alla definizione di contenziosi connessi. Per le imprese e gli enti pubblici, la capacità di valutare strategicamente l’opportunità di proseguire un giudizio e di optare per soluzioni alternative rappresenta un elemento chiave per una gestione efficiente delle controversie legali.

Cosa succede quando una parte rinuncia a un ricorso in Cassazione?
Se la parte che ha presentato il ricorso (ricorrente) deposita un atto formale di rinuncia e la controparte lo accetta, il processo si chiude senza una decisione nel merito. La Corte dichiara l’estinzione del giudizio, ponendo fine alla controversia legale.

Per quale motivo il Comune ha deciso di rinunciare al suo ricorso?
Il Comune ha rinunciato perché aveva raggiunto un accordo stragiudiziale in un’altra causa, del tutto simile, con la società di gestione dell’aeroporto. Questo accordo ha risolto la questione di fondo, rendendo inutile continuare il processo contro la società alberghiera.

Chi paga le spese legali in caso di estinzione del giudizio per rinuncia?
In questo caso, le parti si sono accordate per la compensazione integrale delle spese legali. Ciò significa che ogni parte ha sostenuto i costi del proprio avvocato. La Corte di Cassazione ha recepito questo accordo nella sua decisione finale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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