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Rimborso tasse sisma: la Cassazione include il TFR

Un contribuente, erede di una persona residente in un’area colpita dal sisma del 1990, ha richiesto il rimborso delle imposte versate tra il 1990 e il 1992. I giudici di merito avevano escluso dal calcolo l’imposta sul TFR (Trattamento di Fine Rapporto) liquidato nel 1992, sostenendo che si riferisse all’intera vita lavorativa. La Corte di Cassazione ha annullato questa decisione, stabilendo che per il rimborso tasse sisma ciò che conta è il momento in cui l’imposta è stata effettivamente versata. Poiché la tassa sul TFR è stata pagata nel triennio di riferimento, deve essere inclusa nel rimborso.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rimborso Tasse Sisma: La Cassazione Fa Chiarezza sul TFR

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha stabilito un principio fondamentale in materia di rimborso tasse sisma per gli eventi che colpirono la Sicilia nel 1990. La questione centrale riguardava l’inclusione delle imposte versate sul Trattamento di Fine Rapporto (TFR) nel calcolo del rimborso spettante ai contribuenti residenti nelle aree terremotate. La decisione chiarisce che il criterio determinante è il momento del pagamento dell’imposta, non il periodo di maturazione del reddito.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dalla richiesta di un contribuente, erede di una persona residente nel cosiddetto “cratere sismico” del dicembre 1990, di ottenere il rimborso delle imposte versate nel triennio 1990-1992, come previsto da una specifica normativa agevolativa. Tra le somme per cui si chiedeva il rimborso vi era anche l’imposta trattenuta sul TFR, liquidato nel 1992 al momento del collocamento a riposo.

Mentre l’Agenzia delle Entrate aveva inizialmente riconosciuto un debito comprensivo di tale imposta, i giudici tributari di primo e secondo grado avevano ridotto l’importo, escludendo la quota relativa al TFR. La loro argomentazione si basava sul fatto che il TFR, pur essendo liquidato in un’unica soluzione, matura lungo l’intero arco della vita lavorativa e, pertanto, non poteva essere considerato un reddito esclusivamente riferibile al triennio 1990-1992. Di conseguenza, secondo i giudici di merito, l’imposta relativa non rientrava nel beneficio. Il contribuente ha quindi presentato ricorso in Cassazione.

La Questione del Rimborso Tasse Sisma e il TFR

Il cuore della controversia risiede nell’interpretazione dell’articolo 1, comma 665, della legge 190/2014. Tale norma riconosce il diritto al rimborso per i soggetti colpiti dal sisma che “hanno versato imposte per il triennio 1990-1992”. I giudici di merito avevano interpretato la preposizione “per” come indicativa di un nesso di competenza, escludendo quindi le imposte su redditi maturati in periodi diversi, anche se pagate nel triennio in questione.

Il ricorrente, al contrario, ha sostenuto che la norma dovesse essere letta in senso più letterale, facendo riferimento alle imposte effettivamente pagate “nel” triennio, indipendentemente dal periodo di maturazione del reddito sottostante. Questa interpretazione si basa sul principio di cassa, per cui la rilevanza fiscale sorge al momento del pagamento.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso del contribuente, ritenendo fondate le sue argomentazioni e cassando la sentenza impugnata. Le motivazioni si basano su due pilastri fondamentali.

In primo luogo, la Corte sottolinea che il TFR, sebbene sia una somma composita e riferibile a più anni di lavoro, è soggetto a un regime di tassazione separata che si applica al momento dell’erogazione effettiva. Non si procede a uno scorporo per i singoli anni di contribuzione. Ciò significa che l’evento fiscalmente rilevante è il pagamento della somma, che in questo caso è avvenuto nel 1992, rientrando a pieno titolo nel periodo considerato dalla legge agevolativa.

In secondo luogo, richiamando un proprio precedente (Cass. n. 27804/2019), la Corte ha ribadito che il TFR e altre indennità simili costituiscono una forma di retribuzione differita. La loro tassazione avviene in modo separato e non integrale proprio per la loro natura, e il momento impositivo coincide con la loro liquidazione. Di conseguenza, l’interpretazione dei giudici di merito, che distingueva tra imposte versate “per” il triennio e “nel” triennio, è stata giudicata errata in diritto. Il tenore letterale della norma fa riferimento all’atto del versamento, rendendo irrilevante il periodo di maturazione del reddito.

Le Conclusioni

Con questa ordinanza, la Corte di Cassazione stabilisce un principio di diritto cruciale per tutte le vicende legate al rimborso tasse sisma e, più in generale, per l’interpretazione delle normative fiscali agevolative legate a un determinato arco temporale. La decisione afferma che, per la tassazione separata come quella del TFR, il criterio da seguire è quello di cassa: conta il momento in cui l’imposta viene pagata. Questa pronuncia offre maggiore certezza giuridica ai contribuenti e garantisce che il beneficio fiscale sia applicato in modo coerente con la natura del sistema impositivo italiano, includendo anche le imposte su redditi a maturazione pluriennale se liquidate nel periodo di riferimento.

L’imposta pagata sul TFR rientra nel rimborso previsto per le vittime del sisma del 1990?
Sì. La Corte di Cassazione ha stabilito che, poiché il TFR è soggetto a tassazione separata al momento della sua erogazione, l’imposta pagata su di esso rientra nel beneficio se il pagamento è avvenuto nel triennio 1990-1992, a prescindere da quando il diritto al TFR sia maturato.

Qual è il criterio decisivo per includere un’imposta nel rimborso: il periodo di maturazione del reddito o il momento del pagamento dell’imposta?
Secondo la sentenza, il criterio decisivo è il momento del pagamento dell’imposta. La legge agevolativa si riferisce alle imposte “versate” nel triennio di riferimento, il che lega il beneficio all’atto del pagamento (principio di cassa) e non al periodo in cui il reddito è stato prodotto (principio di competenza).

Perché la tassazione del TFR è considerata separata?
La tassazione del TFR è separata perché si tratta di un reddito formatosi nel corso di più anni. Applicare l’aliquota ordinaria dell’anno in cui viene percepito potrebbe essere penalizzante per il contribuente. La tassazione separata permette di applicare un’aliquota media calcolata sui redditi degli anni precedenti, rendendo l’imposizione più equa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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