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Responsabilità liquidatore: la Cassazione chiarisce

L’Agenzia delle Entrate ha emesso un avviso di accertamento direttamente nei confronti del liquidatore di una società cancellata dal registro delle imprese. La Commissione Tributaria Regionale aveva annullato l’atto, ritenendo che la responsabilità ricadesse sugli ex soci. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha ribaltato la decisione, affermando la piena legittimità dell’azione fiscale contro il liquidatore. Viene chiarito che la responsabilità liquidatore è personale, autonoma e di natura civilistica, derivante dalla violazione degli obblighi di gestione del patrimonio sociale a tutela dei crediti erariali.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Responsabilità del Liquidatore: Quando Risponde per i Debiti Fiscali della Società Cancellata?

La gestione della fase finale della vita di una società comporta oneri e responsabilità precise, soprattutto per la figura del liquidatore. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio cruciale in materia di debiti fiscali: la responsabilità liquidatore è personale e autonoma, e l’amministrazione finanziaria può agire direttamente nei suoi confronti. Questa pronuncia chiarisce la natura e i presupposti di tale responsabilità, distinguendola nettamente da quella che ricade sugli ex soci.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate per l’anno d’imposta 2009 nei confronti di una società a responsabilità limitata, o meglio, nei confronti del suo liquidatore. La società era stata posta in liquidazione poco dopo l’inizio di una verifica fiscale e successivamente cancellata dal registro delle imprese. L’accertamento contestava l’esistenza di operazioni fittizie e frodi IVA. Il liquidatore, ritenendo di non essere il soggetto passivo del debito tributario, aveva impugnato l’atto.

Le Decisioni dei Giudici di Merito

La Commissione Tributaria Provinciale aveva inizialmente accolto il ricorso del liquidatore. Successivamente, la Commissione Tributaria Regionale (CTR) aveva confermato la decisione, rigettando l’appello dell’Agenzia delle Entrate. La CTR, richiamando una pronuncia delle Sezioni Unite, aveva dichiarato nullo l’accertamento, sostenendo che fosse stato notificato a un soggetto – il liquidatore – non rivestito della soggettività passiva. Secondo la CTR, dopo l’estinzione della società, tale soggettività si trasferisce unicamente agli ex soci.

Il Ricorso in Cassazione e la responsabilità liquidatore

L’Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione, basandolo su tre motivi. Il motivo principale, che è stato accolto dalla Corte, riguardava la violazione e falsa applicazione dell’art. 36 del d.P.R. n. 602 del 1973 e dell’art. 2495 del codice civile. L’Amministrazione Finanziaria ha sostenuto che la responsabilità liquidatore non deriva da una successione nel debito della società, ma da un ‘fatto proprio’ previsto dalla legge. Il liquidatore, infatti, ha l’obbligo di pagare i debiti tributari prima di distribuire l’attivo ai soci o soddisfare crediti di rango inferiore. La violazione di questo obbligo fonda una sua responsabilità diretta e personale.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Agenzia, cassando la sentenza della CTR e rinviando la causa a un’altra sezione della stessa per un nuovo esame. I giudici di legittimità hanno ricostruito in modo dettagliato il quadro normativo e giurisprudenziale.

Distinzione tra Responsabilità dei Soci e del Liquidatore

La Corte ha chiarito che, con la cancellazione della società, si verifica un fenomeno successorio sui generis: i rapporti obbligatori si trasferiscono ai soci, che ne rispondono nei limiti di quanto riscosso con la liquidazione (o illimitatamente, a seconda del tipo di società). I soci diventano, quindi, i successori processuali dell’ente estinto.
Tuttavia, questo non esclude la responsabilità liquidatore. La sua è una responsabilità distinta, personale e con un fondamento giuridico autonomo. Come precisato dalle Sezioni Unite (sent. n. 32790/2023), essa ha natura civilistica e non tributaria. Si fonda su una condotta personale del liquidatore che, violando gli obblighi imposti dalla sua carica, ha pregiudicato il credito erariale.

I Presupposti della Responsabilità del Liquidatore

La responsabilità ex art. 36 del d.P.R. 602/1973 sorge quando il liquidatore:
1. Assegna beni ai soci durante la liquidazione.
2. Paga crediti di ordine inferiore a quelli tributari.
Queste azioni, se compiute prima di aver soddisfatto integralmente i debiti fiscali della società, fanno sorgere in capo al liquidatore una responsabilità personale per le imposte non pagate. Il debito tributario della società estinta agisce come mero presupposto di fatto di questa responsabilità.
Di conseguenza, l’avviso di accertamento emesso direttamente nei confronti del liquidatore è pienamente legittimo, in quanto mira a far valere questa specifica forma di responsabilità.

Conclusioni

La sentenza della Cassazione consolida un orientamento fondamentale per la tutela dei crediti erariali. I liquidatori di società non possono ritenersi al riparo da azioni fiscali semplicemente procedendo alla cancellazione della società dal registro delle imprese. La loro gestione deve essere improntata alla massima diligenza, dando priorità assoluta al pagamento dei debiti tributari.
In pratica, l’amministrazione finanziaria ha due strade per recuperare le imposte dovute da una società estinta: può agire nei confronti degli ex soci, in qualità di successori, oppure, se ne ricorrono i presupposti, può agire direttamente contro il liquidatore per la sua responsabilità personale. La scelta di agire contro il liquidatore è legittima e non richiede la preventiva escussione dei soci.

Il liquidatore di una società cancellata può essere ritenuto direttamente responsabile per i debiti fiscali della società?
Sì. La Corte di Cassazione conferma che il liquidatore ha una responsabilità personale e autonoma, disciplinata dall’art. 36 del d.P.R. n. 602/1973. Tale responsabilità sorge se, durante la liquidazione, ha distribuito l’attivo ai soci o pagato crediti di rango inferiore prima di aver saldato i debiti tributari.

La responsabilità del liquidatore è di natura tributaria o civilistica?
Secondo le Sezioni Unite della Cassazione, la responsabilità del liquidatore ha natura civilistica e non tributaria. Deriva da un ‘fatto proprio’ previsto dalla legge, ossia dalla violazione dei suoi doveri, e il debito fiscale della società ne costituisce solo il presupposto di fatto.

Dopo la cancellazione della società, l’Agenzia delle Entrate può agire solo contro gli ex soci?
No. L’estinzione della società trasferisce i debiti agli ex soci, che diventano i successori dell’ente. Tuttavia, ciò non esclude la possibilità per l’Amministrazione Finanziaria di agire anche direttamente nei confronti del liquidatore per la sua responsabilità personale, qualora ne sussistano le condizioni.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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