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Rendita catastale parco eolico: la Cassazione decide

Una società energetica contesta l’accertamento della rendita catastale di un parco eolico. La Corte di Cassazione chiarisce che se le componenti impiantistiche, come la torre eolica, sono escluse dal calcolo, devono esserlo anche gli oneri finanziari, il profitto e le spese tecniche ad esse correlate. La sentenza della commissione tributaria regionale viene cassata con rinvio per un nuovo calcolo della rendita catastale del parco eolico.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rendita Catastale Parco Eolico: La Cassazione sui Costi da Escludere

La determinazione della rendita catastale parco eolico è un tema complesso che interseca diritto tributario e valutazioni tecniche. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento fondamentale: se le componenti puramente impiantistiche sono escluse dalla stima, anche i costi accessori calcolati su di esse, come oneri finanziari e profitto d’impresa, devono seguire la stessa sorte. Analizziamo questa importante decisione.

I Fatti di Causa

Una società, titolare di un parco eolico, ha impugnato un avviso di accertamento con cui l’Amministrazione Finanziaria aveva rettificato la rendita catastale proposta, aumentandola significativamente. L’Ufficio aveva utilizzato un approccio basato sul “costo di produzione”, includendo nella stima anche la torre eolica, considerata erroneamente come parte strutturale dell’immobile anziché come componente funzionale all’attività produttiva.

In primo grado, la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) accoglieva il ricorso della società, annullando l’avviso. I giudici ritenevano che la torre fosse un elemento funzionale al processo produttivo e, come tale, dovesse essere esclusa dal calcolo della rendita catastale.

Successivamente, l’Amministrazione Finanziaria proponeva appello e la Commissione Tributaria Regionale (CTR) riformava parzialmente la decisione. La CTR, pur concordando sull’esclusione della torre, riteneva che l’avviso dovesse essere solo parzialmente annullato, considerando fondata l’eccezione di extrapetizione sollevata dall’Ufficio riguardo alla mancata contestazione iniziale su altre voci come il valore del suolo e le spese tecniche. Tuttavia, commetteva un errore nel non rettificare anche i costi accessori legati alla componente esclusa.

Contro questa sentenza, la società ha proposto ricorso per cassazione.

La Decisione della Corte e la rendita catastale parco eolico

La Corte di Cassazione ha accolto il secondo motivo del ricorso principale, ritenendolo fondato. Il punto centrale della controversia era se, una volta esclusa una componente impiantistica (la torre eolica) dal calcolo del valore dell’immobile, dovessero essere esclusi proporzionalmente anche gli oneri accessori calcolati su di essa.

La normativa di riferimento (in particolare la Legge n. 208/2015) stabilisce che macchinari, congegni, attrezzature e altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo, non sono rilevanti ai fini della stima catastale. La Corte ha applicato questo principio in modo rigoroso. Se la torre eolica non concorre a formare la rendita, ne consegue logicamente che non possono concorrervi nemmeno gli oneri finanziari, il profitto del costruttore e le spese tecniche, in quanto calcolati in percentuale proprio sul costo di quella componente esclusa.

Le Motivazioni della Sentenza

La motivazione della Suprema Corte si basa su un principio di coerenza e consequenzialità. I giudici hanno evidenziato come l’approccio di stima basato sul “costo di ricostruzione deprezzato” preveda che oneri finanziari, profitto e spese tecniche siano determinati come percentuali forfettarie sulla sommatoria delle componenti catastalmente rilevanti.

L’errore della Corte territoriale è stato quello di “pulire” la base di calcolo dal valore della torre eolica, ma di non fare lo stesso per le voci di costo accessorie che da quella base dipendevano. In pratica, la CTR aveva escluso il costo della torre, ma aveva lasciato nel calcolo finale degli oneri aggiuntivi calcolati anche su quella stessa torre.

La Cassazione ha affermato che la Corte territoriale avrebbe dovuto ricalcolare la rendita considerando solo le parti costitutive residue del parco eolico (suolo e fondazioni) e aggiungendo a queste sole componenti gli oneri finanziari, il profitto e le spese tecniche pertinenti. Come confermato dalla stessa Amministrazione Finanziaria nelle sue memorie, il calcolo errato includeva costi aggiuntivi calcolati su una base (la torre) che era già stata dichiarata irrilevante ai fini della rendita.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La Corte di Cassazione ha cassato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa alla Corte di giustizia di secondo grado della Basilicata per una nuova valutazione. Il giudice del rinvio dovrà attenersi al principio di diritto stabilito: la rendita catastale deve essere ricalcolata escludendo non solo il valore delle componenti impiantistiche, ma anche la quota parte di oneri accessori (spese tecniche, oneri finanziari, profitto dell’imprenditore) ad esse riferibile.

Questa ordinanza ha importanti implicazioni pratiche per tutti gli operatori del settore energetico e, più in generale, per i proprietari di immobili a destinazione speciale. Essa ribadisce con forza che la base imponibile per la rendita catastale deve essere depurata da tutto ciò che è strettamente funzionale al processo produttivo, comprese le maggiorazioni di costo che su tali elementi vengono calcolate. Si tratta di una vittoria del principio di coerenza, che impedisce all’Amministrazione Finanziaria di recuperare indirettamente, attraverso le voci accessorie, un valore che la legge esclude direttamente.

Nella determinazione della rendita catastale di un parco eolico, la torre di sostegno va inclusa nel calcolo?
No, la giurisprudenza di merito ha affermato che la torre è un elemento strutturale funzionale al processo produttivo e, in base alla normativa vigente, deve essere esclusa dal calcolo della rendita catastale. La decisione della Cassazione si basa su questo presupposto.

Se una componente impiantistica, come la torre eolica, è esclusa dal calcolo della rendita, anche gli oneri finanziari, il profitto e le spese tecniche calcolati su di essa devono essere esclusi?
Sì, questo è il principio cardine affermato dalla Corte di Cassazione. Se il costo di una componente non rileva ai fini della rendita catastale, neanche gli oneri e i costi accessori calcolati in percentuale su di essa possono essere inclusi nella stima.

Qual è stato l’errore commesso dalla Corte territoriale nel ricalcolare la rendita?
La Corte territoriale, pur escludendo correttamente il valore della torre eolica dalla base di calcolo, ha omesso di escludere anche la quota di oneri finanziari, profitto dell’imprenditore e spese tecniche che erano stati calcolati proprio sul valore della torre. Avrebbe dovuto ricalcolare tali oneri solo sulle componenti residue (suolo e fondazioni).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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