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Rendita Catastale Pale Eoliche: La Stima Diretta Vince

Una società energetica ha contestato la rettifica della rendita catastale dei propri aerogeneratori, calcolata dall’Agenzia delle Entrate con un criterio comparativo. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo che per la rendita catastale pale eoliche, essendo beni a destinazione speciale, si deve applicare il metodo della ‘stima diretta’ basato sui costi di costruzione e non il confronto con altri impianti. La sentenza del giudice di merito è stata quindi annullata con rinvio.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rendita Catastale Pale Eoliche: la Stima Diretta è l’Unico Metodo Valido

La determinazione della rendita catastale pale eoliche rappresenta un tema complesso e dibattuto, che vede contrapposti gli operatori del settore energetico e l’Amministrazione Finanziaria. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione è intervenuta per fare chiarezza sul metodo di calcolo corretto, bocciando l’approccio comparativo e confermando la necessità di ricorrere alla stima diretta. Questa decisione ha implicazioni significative per la valutazione di tutti gli immobili a destinazione speciale.

I Fatti di Causa

Una società operante nel settore delle energie rinnovabili aveva proposto una rendita catastale per i propri aerogeneratori attraverso la procedura Docfa. L’Agenzia delle Entrate, tuttavia, aveva respinto tali valori, procedendo a una rettifica al rialzo. Secondo l’Ufficio, la rendita proposta dalla società era eccessivamente bassa se confrontata con quella di altri impianti eolici di pari potenza già censiti nel catasto.

La società ha impugnato gli avvisi di accertamento, ma sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale hanno dato ragione all’Agenzia. I giudici di merito hanno ritenuto legittimo il metodo comparativo utilizzato dall’Amministrazione Finanziaria, considerandolo adeguatamente motivato. Di fronte a questa doppia sconfitta, la società ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo l’illegittimità del criterio comparativo e l’obbligo di legge di utilizzare la stima diretta per immobili di questo tipo.

L’Analisi della Corte sulla Rendita Catastale Pale Eoliche

La Corte di Cassazione ha accolto il motivo di ricorso principale della società, ribaltando l’esito del giudizio. Il punto centrale della controversia era stabilire quale fosse il metodo corretto per determinare la rendita di beni così particolari come gli aerogeneratori.

Gli Ermellini hanno richiamato l’art. 10 del R.D.L. 652/1939, che disciplina la stima degli immobili a destinazione speciale. Questa categoria include opifici, fabbricati industriali e commerciali costruiti per esigenze specifiche e non facilmente adattabili a usi diversi. Per tali beni, la norma prevede espressamente che la rendita sia determinata tramite stima diretta per ogni singola unità immobiliare. Le pale eoliche rientrano a pieno titolo in questa categoria, data la loro intrinseca peculiarità e funzione, che le rende prive di un mercato di compravendita o locazione tradizionale a cui fare riferimento per una comparazione.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha spiegato che il criterio comparativo, basato sul confronto con altri beni simili, è inapplicabile in questo contesto. La stima diretta, invece, può essere effettuata con due procedimenti:
1. Procedimento diretto: Basato sul reddito lordo che l’immobile potrebbe generare, al netto di spese e perdite.
2. Procedimento indiretto: Basato sul valore di mercato (se esistente) o, in sua assenza, sul costo di ricostruzione, opportunamente deprezzato per tenere conto della vetustà e dell’obsolescenza.

Proprio quest’ultimo criterio, basato sul costo, è quello indicato dalla giurisprudenza consolidata e dalle stesse circolari ministeriali per impianti come le centrali eoliche. La Corte ha specificato che il costo di ricostruzione deve essere ricondotto all’epoca censuaria di riferimento (biennio 1988-89) tramite indici ISTAT, per garantire uniformità. La decisione del giudice regionale, avallando il metodo comparativo, si è posta in contrasto con questi principi consolidati, rendendo la sentenza illegittima.

Conclusioni

La Corte di Cassazione ha cassato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado in diversa composizione. Il giudice del rinvio dovrà ora ricalcolare la rendita catastale pale eoliche applicando il corretto principio di diritto, ovvero utilizzando il metodo della stima diretta basata sul costo medio infracensuario e tenendo conto anche del deprezzamento degli impianti. La pronuncia ribadisce un principio fondamentale: per gli immobili speciali, privi di un mercato di riferimento, la valutazione non può basarsi su astratte comparazioni, ma deve fondarsi su un’analisi concreta e diretta del valore del bene.

Quale metodo si deve utilizzare per calcolare la rendita catastale di un parco eolico?
Secondo la Corte di Cassazione, per gli aerogeneratori e altri immobili a destinazione speciale si deve obbligatoriamente utilizzare il metodo della ‘stima diretta’, basata sul costo di costruzione deprezzato, e non il criterio comparativo.

Perché il criterio comparativo non è ritenuto valido per le pale eoliche?
Il criterio comparativo non è valido perché le pale eoliche sono beni con caratteristiche peculiari e una funzione specifica, privi di un mercato di compravendita o locazione di riferimento. È impossibile, quindi, effettuare un confronto attendibile con altri beni, anche se di potenza simile.

Cosa accade dopo che la Cassazione ha annullato la sentenza?
La causa viene rinviata a un’altra sezione della Corte di giustizia tributaria di secondo grado. Questo nuovo giudice dovrà decidere nuovamente la controversia, ma questa volta dovrà attenersi al principio di diritto stabilito dalla Cassazione, procedendo quindi a una nuova determinazione della rendita catastale con il metodo della stima diretta.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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