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Rendita catastale pala eolica: la torre è esclusa

Con l’ordinanza n. 5228/2025, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale per la rendita catastale delle pale eoliche. La Corte ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, confermando che la torre di sostegno non deve essere inclusa nel calcolo della rendita. Questo perché la torre, insieme alla navicella e al rotore, costituisce un ‘unicum impiantistico’, ovvero un macchinario funzionale al processo produttivo di energia, e come tale è escluso dalla stima catastale secondo la Legge di Stabilità 2016.

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Pubblicato il 13 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rendita Catastale Pala Eolica: la Torre è Macchinario, non Costruzione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 5228 del 27 febbraio 2025, ha messo un punto fermo su una questione di grande rilevanza per il settore delle energie rinnovabili: la corretta determinazione della rendita catastale pala eolica. La controversia verteva su un elemento cruciale: la torre di sostegno deve essere considerata una ‘costruzione’ e quindi tassata, oppure parte integrante del ‘macchinario’ e quindi esclusa dal calcolo? La risposta della Suprema Corte è stata chiara e ha confermato l’orientamento più favorevole ai produttori di energia.

I Fatti del Caso: Una Lunga Battaglia sulla Tassabilità

La vicenda ha origine dalla dichiarazione di variazione catastale presentata da una società energetica. A seguito dell’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015), che ha escluso dalla stima catastale diretta i macchinari e gli impianti funzionali allo specifico processo produttivo, la società aveva proposto una nuova rendita molto più bassa per il suo aerogeneratore, escludendo dal calcolo non solo la navicella e il rotore, ma anche la torre di sostegno.

L’Agenzia delle Entrate si era opposta, rettificando la rendita a un valore quasi venti volte superiore. Secondo l’Ufficio, la torre, pur essendo di supporto, manteneva le caratteristiche di una ‘costruzione’ stabile e andava quindi inclusa nella base imponibile. Ne è scaturito un lungo contenzioso, giunto fino in Cassazione, che in una precedente pronuncia aveva rinviato il caso alla Commissione Tributaria Regionale per accertare la funzione effettiva della torre.

La Commissione, in sede di rinvio, aveva dato ragione alla società, stabilendo che la torre, la navicella e il rotore costituiscono un ‘unicum impiantistico’, un macchinario unitario destinato alla produzione di energia. Contro questa decisione, l’Agenzia delle Entrate ha nuovamente proposto ricorso per cassazione.

La Decisione della Corte e la Rendita Catastale della Pala Eolica

Con la decisione in commento, la Corte di Cassazione ha rigettato in via definitiva il ricorso dell’Agenzia delle Entrate. I giudici hanno confermato la correttezza della sentenza della Commissione Tributaria Regionale, ribadendo che la torre dell’aerogeneratore non può essere tassata come una costruzione a sé stante.

La Corte ha stabilito che, ai fini della determinazione della rendita catastale, l’intero aerogeneratore – torre inclusa – deve essere considerato come un unico macchinario. Di conseguenza, solo le componenti immobiliari ‘pure’, come il terreno, le fondazioni, la piazzola e l’eventuale cabina elettrica, contribuiscono a formare la rendita catastale. L’imponente struttura verticale che sostiene le pale è stata definitivamente qualificata come parte essenziale e funzionale dell’impianto produttivo.

Le Motivazioni: Perché la Torre è Considerata Parte del Macchinario

La Corte ha fondato la sua decisione su un’interpretazione logica e sistematica della Legge di Stabilità 2016. La norma mira a escludere dalla tassazione immobiliare gli elementi che, seppur infissi al suolo, sono direttamente legati al ciclo produttivo. Le motivazioni principali possono essere così riassunte:

1. Il Criterio della Funzionalità: La legge richiede di distinguere ciò che è ‘costruzione’ da ciò che è ‘impianto’. Il criterio decisivo non è la stabilità o l’infissione al suolo, ma la funzione. La torre non ha una funzione autonoma; il suo unico scopo è sostenere la navicella e il rotore, permettendo loro di catturare il vento e produrre energia. È quindi un elemento funzionale allo specifico processo produttivo.

2. Il Concetto di ‘Unicum Impiantistico’: La Corte ha avallato la tesi secondo cui la torre è parte inscindibile dell’aerogeneratore. Senza la torre, l’impianto non può funzionare. Non si tratta di un mero supporto passivo, come un traliccio, ma di una componente attiva e tecnologicamente integrata nella macchina, progettata per resistere alle sollecitazioni del vento e ottimizzare la produzione energetica.

3. Irrilevanza della Consistenza Fisica: La Cassazione ha chiarito che la dimensione e la solidità della torre sono irrilevanti. Ciò che conta è il suo rapporto di strumentalità con il processo produttivo. La sua natura di ‘macchinario’ prevale sulla sua apparenza di ‘costruzione’.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza consolida un orientamento giurisprudenziale di fondamentale importanza per il settore delle energie rinnovabili e, più in generale, per tutte le industrie con impianti produttivi di grandi dimensioni.

Le implicazioni pratiche sono significative:

* Certezza del Diritto: Fornisce un criterio chiaro per la classificazione catastale degli impianti eolici, riducendo il rischio di contenziosi futuri.
* Sostenibilità Fiscale: Allinea il carico fiscale alla natura produttiva dell’investimento, evitando di tassare come ‘immobili’ quelli che sono a tutti gli effetti ‘beni strumentali’. Questo può incentivare ulteriormente gli investimenti nel settore delle energie pulite.
* Principio Generale: Il principio affermato è estensibile ad altri impianti industriali (es. impianti fotovoltaici, centrali elettriche, ecc.), dove la distinzione tra componente immobiliare e componente impiantistica è spesso oggetto di dibattito con il Fisco.

La torre di una pala eolica va inclusa nel calcolo della rendita catastale?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la torre è una componente funzionale e inscindibile del macchinario (aerogeneratore) e, come tale, deve essere esclusa dalla stima diretta per la determinazione della rendita catastale, in applicazione della Legge di Stabilità 2016.

Qual è il criterio per distinguere una ‘costruzione’ da un ‘macchinario’ ai fini della rendita catastale?
Il criterio decisivo è la funzionalità rispetto allo specifico processo produttivo. Se un elemento, anche se stabilmente infisso al suolo, è essenziale e strumentale all’attività produttiva, viene considerato ‘macchinario’ e non ‘costruzione’. La sua consistenza fisica o stabilità sono irrilevanti.

Cosa significa che la torre, la navicella e il rotore costituiscono un ‘unicum impiantistico’?
Significa che questi tre elementi, pur essendo fisicamente distinti, formano un’unica unità funzionale e inseparabile. La torre non ha alcuna utilità autonoma se non quella di permettere il funzionamento delle altre parti. Pertanto, l’intero sistema va considerato come un singolo impianto o macchinario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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