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Rendita catastale impianto eolico: la torre esclusa

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 13832/2025, interviene sulla determinazione della rendita catastale di un impianto eolico. La Corte ha cassato con rinvio la sentenza di merito per motivazione apparente, in quanto non spiegava come fosse stato determinato il valore finale della rendita. Viene stabilito il principio di diritto secondo cui, escluso il valore della torre e dell’aerogeneratore, la rendita deve essere calcolata con il metodo del ‘cost approach’ applicato solo agli immobili residui (suolo, fondazioni, piazzola, cabina), includendo le relative spese tecniche e oneri.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rendita Catastale Impianto Eolico: La Cassazione Chiarisce il Calcolo Escludendo la Torre

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti fondamentali per la corretta determinazione della rendita catastale impianto eolico, un tema di grande rilevanza per le aziende del settore delle energie rinnovabili. La Suprema Corte ha annullato una decisione di merito per vizio di motivazione, stabilendo un principio di diritto preciso su quali componenti dell’impianto debbano essere inclusi nel calcolo e quali esclusi.

I Fatti del Caso: Una Controversia sul Valore Catastale

La vicenda trae origine dalla proposta di accatastamento di un’unità immobiliare contenente un impianto eolico, presentata da una società energetica. L’azienda aveva proposto una rendita catastale di 2.400 euro. L’Agenzia delle Entrate, tuttavia, aveva rettificato tale valore, portandolo a 9.790 euro.

Il contenzioso ha attraversato i vari gradi di giudizio. In una precedente fase, la Corte di Cassazione aveva già rinviato la causa al giudice di merito ponendo due questioni cruciali:
1. Accertare se la torre di sostegno dell’aerogeneratore costituisse un macchinario funzionale al processo produttivo, e come tale da escludere dal calcolo della rendita ai sensi della L. 208/2015.
2. Determinare la rendita catastale dell’opificio escludendo, se del caso, il valore di tale componente.

Il giudice del rinvio, pur escludendo il valore della torre, aveva determinato la nuova rendita in 4.490 euro, basandosi acriticamente su una memoria dell’Agenzia delle Entrate e ignorando le conclusioni della consulenza tecnica d’ufficio (CTU), senza fornire una spiegazione adeguata. Questa decisione è stata quindi impugnata nuovamente in Cassazione.

La Decisione della Corte: Motivazione Apparente e Nuovo Rinvio

La Suprema Corte ha accolto il ricorso della società, censurando la sentenza impugnata per “motivazione inesistente e/o meramente apparente”. I giudici hanno rilevato come la decisione di merito fosse del tutto carente nell’esplicitare l’iter logico-giuridico seguito. Non era stato chiarito perché le conclusioni del consulente tecnico fossero state disattese, né come si fosse giunti all’importo di 4.490 euro.

Una motivazione è ‘apparente’ quando, pur essendo presente graficamente, non permette di comprendere il ragionamento del giudice, violando così il requisito minimo costituzionale. Di conseguenza, la Corte ha cassato la sentenza e ha rinviato nuovamente la causa alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado.

Le Motivazioni: Il Principio di Diritto sulla Rendita Catastale Impianto Eolico

Il cuore della decisione risiede nel principio di diritto enunciato per guidare il futuro giudizio. La Corte chiarisce come si deve calcolare la rendita catastale impianto eolico alla luce delle normative succedutesi nel tempo.

La Legge n. 208/2015 ha stabilito che dalla stima diretta devono essere esclusi “macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo”. La giurisprudenza ha consolidato l’interpretazione secondo cui la torre eolica, pur essendo infissa al suolo, è una componente essenziale e attiva della macchina, funzionale alla produzione di energia e, pertanto, deve essere esclusa dal computo.

Il punto chiave è che l’esclusione della torre (e dell’aerogeneratore) non elimina la necessità di calcolare la rendita per le componenti immobiliari residue. La Corte stabilisce che la stima deve proseguire utilizzando il metodo del “procedimento indiretto con approccio di costo” (previsto dalla Circolare n. 6/T del 2012), ma applicandolo esclusivamente a:

* Il valore del suolo.
* Le fondazioni.
* La piazzola di servizio.
* La cabina prefabbricata.

Di conseguenza, anche le componenti di costo accessorie, come le spese tecniche, il profitto dell’imprenditore e gli oneri finanziari, devono essere calcolate solo in relazione a questi elementi immobiliari residui e non sull’intero valore dell’impianto.

Le Conclusioni: Implicazioni per il Settore Eolico

Questa ordinanza consolida un orientamento fondamentale per gli operatori del settore eolico. Offre certezza giuridica, ribadendo che la componente prettamente impiantistica e funzionale alla produzione (torre e aerogeneratore) non concorre alla formazione della base imponibile ai fini catastali. Al contempo, fornisce una metodologia chiara e circoscritta per la valutazione delle parti strutturali che mantengono una natura immobiliare.

Per le aziende, ciò significa poter contare su criteri di stima più definiti, che impediscono accertamenti basati sul valore complessivo dell’investimento. Per l’amministrazione finanziaria, rappresenta un richiamo alla necessità di applicare correttamente le normative, fondando le proprie determinazioni su un’analisi dettagliata delle singole componenti dell’opificio e non su calcoli forfettari. La decisione sottolinea, infine, l’obbligo per i giudici di merito di motivare in modo trasparente e comprensibile le proprie decisioni, specialmente quando si discostano dalle risultanze tecniche.

La torre di un impianto eolico va inclusa nel calcolo della rendita catastale?
No, secondo la Corte di Cassazione e in applicazione della L. n. 208/2015, la torre è considerata una componente essenziale e attiva della macchina, funzionale al processo produttivo di energia elettrica, e come tale deve essere esclusa dal calcolo della rendita catastale, al pari del rotore e della navicella.

Come si calcola la rendita catastale di un impianto eolico dopo l’esclusione della torre?
La rendita si determina tramite stima diretta, con il metodo del ‘cost approach’ (procedimento indiretto basato sul costo), ma applicato esclusivamente al valore cumulativo degli immobili residui. Questi includono il suolo, le fondazioni, la piazzola e la cabina prefabbricata. Anche le spese tecniche, il profitto d’impresa e gli oneri finanziari devono essere calcolati solo in relazione a tali elementi.

Perché la sentenza del giudice di rinvio è stata annullata?
È stata annullata per ‘motivazione apparente’. Il giudice, pur avendo escluso la torre dal calcolo, ha determinato la rendita finale basandosi su un prospetto dell’Agenzia delle Entrate senza fornire alcuna spiegazione logica del perché avesse disatteso le conclusioni della consulenza tecnica (CTU) e di come avesse calcolato l’importo finale, rendendo impossibile il controllo sul suo ragionamento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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