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Rendita catastale impianto eolico: la torre è esclusa

Due società energetiche hanno contestato l’inclusione delle torri eoliche nel calcolo della rendita catastale di un impianto eolico. La Corte di Cassazione ha accolto il loro ricorso, stabilendo che la torre non è un mero elemento strutturale, ma una componente attiva e funzionale del processo produttivo di energia. Pertanto, in base alla Legge di Stabilità 2016, il suo valore deve essere escluso dalla stima catastale. La sentenza del giudice di secondo grado, che aveva dato ragione all’Agenzia delle Entrate, è stata annullata con rinvio.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rendita Catastale Impianto Eolico: La Torre è Esclusa dal Calcolo

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha consolidato un principio fondamentale per il settore delle energie rinnovabili, chiarendo definitivamente come calcolare la rendita catastale di un impianto eolico. La questione centrale riguardava se la torre, o palo eolico, dovesse essere considerata parte dell’immobile tassabile o componente del macchinario produttivo, e quindi esclusa dalla stima. La Suprema Corte ha optato per la seconda interpretazione, con importanti conseguenze per gli operatori del settore.

I Fatti di Causa: La Controversia sulla Rendita Catastale

Il caso trae origine dal ricorso di due società operanti nel settore energetico contro alcuni avvisi di accertamento catastale emessi dall’Agenzia delle Entrate. L’Amministrazione Finanziaria aveva calcolato la rendita di un parco eolico includendo nel valore imponibile anche le torri che sostengono gli aerogeneratori (rotore e navicella).

Sia il tribunale di primo grado che la Commissione Tributaria Regionale avevano dato ragione all’Agenzia delle Entrate, ritenendo che le torri, essendo stabilmente infisse al suolo, dovessero essere considerate parte della struttura immobiliare e, di conseguenza, soggette a tassazione.

Le società, ritenendo errata tale interpretazione, hanno presentato ricorso alla Corte di Cassazione, sostenendo la violazione della Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015), che ha modificato i criteri di determinazione della rendita catastale per gli immobili a destinazione speciale.

L’Analisi della Corte e il Principio sulla Rendita Catastale dell’Impianto Eolico

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso delle società, annullando la sentenza impugnata e rinviando la causa alla Corte di giustizia di secondo grado per una nuova valutazione. La decisione si fonda su un’interpretazione consolidata della normativa di riferimento, in particolare dell’articolo 1, comma 21, della Legge n. 208/2015.

Questa norma stabilisce che dalla stima diretta della rendita catastale degli immobili dei gruppi D ed E (come gli impianti industriali) sono esclusi ‘macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo’.

Il punto cruciale, quindi, era stabilire la natura della torre eolica.

Le Motivazioni

Nelle motivazioni, i giudici supremi hanno spiegato che la torre eolica non svolge una semplice funzione passiva di sostegno, come un mero traliccio. Al contrario, essa è una componente essenziale ed attiva della ‘macchina’ che produce energia. La sua funzione, infatti, non si limita a sostenere il peso del rotore e della navicella, ma è anche quella di contrastare attivamente la forza impressa dal vento sulle pale, garantendo la stabilità e l’efficienza dell’intero aerogeneratore.

La Corte ha ribadito che il criterio distintivo non è la natura strutturale o l’infissione al suolo, bensì la ‘funzionalità’ al processo produttivo. Poiché la torre è un elemento indispensabile e integrato nel meccanismo di produzione di energia, essa rientra a pieno titolo nella categoria degli ‘impianti funzionali allo specifico processo produttivo’ che la legge esclude dal calcolo della rendita catastale.

La vocazione ‘strutturale’ e ‘strumentale’ della torre non è incompatibile con la sua ‘funzionalità’ prettamente impiantistica. La Cassazione ha inoltre sottolineato che questa interpretazione non crea un’eccezione o un trattamento di favore, ma applica il regime ordinario previsto dal legislatore per tutte le componenti impiantistiche destinate a un’attività produttiva.

Le Conclusioni

La decisione della Corte di Cassazione ha conseguenze pratiche di grande rilievo. Stabilendo che le torri eoliche devono essere escluse dal computo della rendita catastale, si riduce significativamente la base imponibile per tributi come l’IMU per i parchi eolici. Questo orientamento, ormai pacifico e recepito anche dalla stessa Agenzia delle Entrate in una successiva circolare, fornisce certezza giuridica agli investitori nel settore delle energie rinnovabili e allinea la normativa catastale alla natura tecnologica e produttiva di questi impianti. La sentenza impugnata è stata quindi cassata, e il giudice del rinvio dovrà ricalcolare la rendita escludendo il valore delle torri.

La torre di un impianto eolico va inclusa nel calcolo della rendita catastale?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la torre eolica è una componente essenziale e attiva del macchinario destinato alla produzione di energia e, come tale, deve essere esclusa dalla stima della rendita catastale, in base all’art. 1, comma 21, della Legge n. 208/2015.

Qual è il criterio per escludere un componente dalla stima catastale secondo la legge?
Il criterio decisivo è la funzionalità allo specifico processo produttivo. Sono esclusi dalla stima i macchinari, i congegni e gli impianti che, pur essendo infissi al suolo, sono direttamente funzionali alla produzione, indipendentemente dalla loro natura strutturale.

Cosa succede dopo che la Cassazione ha annullato la sentenza del giudice di secondo grado?
La Corte di Cassazione rinvia la causa a un altro giudice di secondo grado (in questo caso, la Corte di giustizia di secondo grado della Sicilia in diversa composizione). Questo giudice dovrà decidere nuovamente la controversia, ma è vincolato a seguire il principio di diritto stabilito dalla Cassazione, ovvero dovrà ricalcolare la rendita escludendo il valore delle torri eoliche.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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