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Rendita Catastale Impianti Eolici: la Torre è Esclusa

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 925/2025, ha chiarito la questione della rendita catastale per gli impianti eolici. Una società del settore energetico aveva impugnato un avviso di accertamento dell’Agenzia Fiscale che includeva la torre di sostegno dell’aerogeneratore nella base imponibile. La Corte ha accolto il ricorso della società, stabilendo che la torre, pur essendo ancorata al suolo, è una componente funzionale al processo produttivo di energia. Pertanto, in base alla Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015), deve essere considerata un “impianto” o “macchinario” e, di conseguenza, esclusa dal calcolo della rendita catastale.

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Pubblicato il 16 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rendita Catastale Impianti Eolici: La Torre di Sostegno è Esclusa dal Calcolo

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione è intervenuta su un tema cruciale per il settore delle energie rinnovabili: la corretta determinazione della rendita catastale impianti eolici. La decisione stabilisce un principio fondamentale: la torre di sostegno di un aerogeneratore, essendo un elemento funzionale al processo produttivo, deve essere esclusa dalla stima catastale. Questa pronuncia offre un importante chiarimento normativo e un sollievo fiscale per gli operatori del settore.

I Fatti di Causa: La Controversia sulla Torre dell’Aerogeneratore

Il caso nasce dal ricorso di una società energetica contro un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia Fiscale. L’ente impositore aveva rettificato la rendita catastale proposta dalla società, includendo nel calcolo il valore della torre metallica che compone l’aerogeneratore, oltre al suolo, al basamento e alla cabina.
La società ha contestato tale inclusione, sostenendo che la torre fosse parte integrante del macchinario e non una costruzione autonoma. La sua argomentazione si basava sulla modifica legislativa introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015), che esclude dalla stima diretta della rendita “i macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti funzionali allo specifico processo produttivo”.

Mentre la Commissione Tributaria Provinciale aveva dato ragione alla società, la Commissione Tributaria Regionale aveva ribaltato la decisione, accogliendo l’appello dell’Agenzia Fiscale e qualificando la torre come una “costruzione” per le sue caratteristiche di solidità, stabilità e ancoraggio al suolo. La questione è quindi giunta dinanzi alla Corte di Cassazione.

La Decisione della Corte sulla Rendita Catastale degli Impianti Eolici

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della società, cassando la sentenza della Commissione Tributaria Regionale. I giudici di legittimità hanno affermato che la torre dell’impianto eolico, in quanto componente impiantistica funzionale al processo produttivo, deve essere esclusa dal calcolo della rendita catastale.

L’Evoluzione Normativa: La Legge di Stabilità 2016

Il punto centrale della decisione è l’interpretazione dell’art. 1, comma 21, della Legge n. 208/2015. Questa norma, nota come disciplina degli “imbullonati”, ha introdotto una tecnica legislativa “per esclusione”. Prima si definisce cosa rientra nel bene immobile (suolo, costruzioni e elementi strutturalmente connessi), per poi escludere esplicitamente tutte le componenti funzionali al processo produttivo.
La scelta del legislatore è stata quella di sottrarre dal carico impositivo il valore delle componenti impiantistiche, privilegiando un criterio basato sulla destinazione ad attività produttiva piuttosto che sulla natura strutturale o sulla stabilità del manufatto.

La Funzionalità Produttiva Prevale sulla Stabilità Fisica

La Corte ha ribadito un orientamento ormai consolidato: per la nozione di macchinario o impianto da escludere dalla stima, è irrilevante la consistenza fisica della costruzione o il fatto che sia stabilmente infissa al suolo. Ciò che conta è il rapporto di strumentalità rispetto al processo produttivo.
La torre di sostegno è parte inscindibile dell’unicum impiantistico dell’aerogeneratore (rotore-navicella-torre) e rappresenta un elemento funzionale essenziale. Senza la torre, l’aerogeneratore non potrebbe svolgere la sua funzione, ovvero la produzione di energia eolica.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Corte si fondano su una chiara distinzione tra ciò che costituisce la struttura di un immobile e ciò che costituisce l’impianto produttivo in esso contenuto. La legge del 2015 ha inteso separare il valore dell'”involucro” (l’immobile) da quello del “contenuto” (i macchinari). La torre, secondo la Cassazione, non è un mero involucro o una costruzione a sé stante, ma una parte essenziale della macchina stessa.
I giudici hanno specificato che la nozione di “macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti” funzionali al processo produttivo, introdotta dalla L. 208/2015, prescinde dal fatto che tali manufatti siano stabilmente infissi al suolo. L’elemento dirimente è il loro impiego nel processo produttivo. Pertanto, un elemento strutturalmente connesso al suolo, come la torre, deve essere espunto dalla valutazione catastale proprio in ragione della sua specifica funzionalità. La Commissione Tributaria Regionale ha errato nel non aver condotto questa analisi funzionale, fermandosi a una valutazione puramente fisica e strutturale del bene.

Conclusioni

Questa ordinanza consolida un principio di diritto di grande importanza per tutto il settore delle energie rinnovabili e, in generale, per tutte le industrie con impianti produttivi di grandi dimensioni. Le implicazioni pratiche sono significative:
1. Riduzione della Base Imponibile: L’esclusione del valore della torre dal calcolo della rendita catastale comporta una diretta riduzione della base imponibile per tributi come l’IMU, alleggerendo il carico fiscale per le imprese.
2. Certezza del Diritto: La decisione rafforza la certezza giuridica per gli operatori, chiarendo definitivamente come interpretare la normativa sugli “imbullonati” per gli impianti eolici.
3. Promozione degli Investimenti: Un quadro fiscale più chiaro e favorevole può incentivare ulteriori investimenti nel settore delle energie rinnovabili, strategico per la transizione energetica del Paese.
In conclusione, la Corte ha stabilito che la valutazione di un impianto produttivo ai fini catastali deve basarsi su un’analisi funzionale e non meramente strutturale, in linea con l’intento del legislatore del 2016.

La torre di sostegno di un impianto eolico deve essere inclusa nel calcolo della rendita catastale?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che la torre, essendo un elemento funzionale essenziale dell’aerogeneratore e del processo produttivo, deve essere esclusa dalla stima diretta della rendita catastale, in applicazione dell’art. 1, comma 21, della Legge 208/2015.

Qual è il criterio per escludere un componente dalla rendita catastale secondo la Legge di Stabilità 2016?
Il criterio è la funzionalità allo specifico processo produttivo. Non rileva la consistenza fisica o il fatto che il manufatto sia stabilmente infisso al suolo; ciò che conta è il suo rapporto di strumentalità rispetto al processo produttivo.

La stabilità e l’ancoraggio al suolo di una torre eolica la qualificano automaticamente come ‘costruzione’ ai fini catastali?
No. Sebbene la torre abbia caratteristiche di solidità e stabilità, la sua specifica funzionalità rispetto al processo produttivo (produzione di energia eolica) prevale, portando alla sua classificazione come ‘macchinario’ o ‘impianto’ da escludere dalla valutazione catastale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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