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Rendita catastale impianti eolici: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione stabilisce i criteri per il calcolo della rendita catastale degli impianti eolici. Confermando l’esclusione della torre in quanto bene strumentale, la Corte chiarisce che il calcolo sulle componenti immobiliari residue (fondazioni, suolo) deve includere anche le spese tecniche, il profitto d’impresa e gli oneri finanziari. La sentenza di merito è stata cassata per non aver applicato correttamente questo principio, limitandosi a un calcolo sommario. La questione è stata quindi rinviata alla corte d’appello per una nuova e completa determinazione della rendita catastale.

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Pubblicato il 19 agosto 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rendita Catastale Impianti Eolici: La Cassazione Fissa i Paletti

La determinazione della rendita catastale impianti eolici rappresenta un tema complesso e dibattuto, al centro di un lungo contenzioso tra le imprese del settore energetico e l’Amministrazione finanziaria. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha messo un punto fermo sulla questione, delineando con precisione quali componenti debbano essere incluse nel calcolo e quali escluse, con importanti implicazioni per la tassazione di tali strutture.

I Fatti di Causa: La Controversia sulla Torre Eolica

Il caso trae origine da un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società energetica. L’Amministrazione aveva rettificato la proposta di accatastamento di un parco eolico, contestando l’esclusione dalla base di calcolo della rendita di alcune componenti impiantistiche, in particolare la torre-traliccio che sorregge l’aerogeneratore. Secondo la società, in base alla normativa introdotta nel 2015, tali elementi, in quanto funzionali al processo produttivo, non dovevano concorrere alla formazione della rendita catastale. La controversia è così approdata nelle aule di giustizia, dando vita a un complesso iter processuale.

Il Percorso Giudiziario e i Criteri per la Rendita Catastale Impianti Eolici

Il giudizio ha attraversato vari gradi, arrivando una prima volta in Cassazione. In quella sede, la Corte aveva stabilito un principio cruciale: era necessario accertare se la torre costituisse un macchinario o un impianto funzionale al processo produttivo e, in quanto tale, dovesse essere esclusa dal computo della rendita catastale ai sensi della Legge n. 208/2015. Il caso era stato quindi rinviato al giudice di merito.

La Corte territoriale, in sede di rinvio, aveva dato ragione alla società, stabilendo che la torre è un elemento strumentale e inscindibile dall’impianto, privo di autonoma utilità, e ne aveva quindi escluso il valore dal calcolo della rendita. Tuttavia, nel rideterminare il valore, si era limitata ad adottare uno schema di calcolo proposto dalla stessa società, senza effettuare una valutazione autonoma e completa di tutte le componenti residue. Contro questa decisione, l’Agenzia delle Entrate ha nuovamente proposto ricorso in Cassazione.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, con la sua decisione finale, ha accolto parzialmente il ricorso dell’Agenzia, cassando la sentenza impugnata e fornendo il principio di diritto definitivo. I giudici hanno confermato che la torre dell’aerogeneratore, essendo strumentale alla produzione di energia, deve essere esclusa dal calcolo della rendita catastale impianti eolici.

Tuttavia, la Corte ha censurato il metodo seguito dal giudice di rinvio per la determinazione del valore residuo. Escludere la torre non significa, infatti, ignorare gli altri costi che concorrono al valore dell’immobile. La normativa del 2015 ha modificato l’oggetto della stima, ma non la metodologia di calcolo.

La Cassazione ha chiarito che per gli immobili a destinazione speciale, come i parchi eolici, si deve utilizzare il cosiddetto “procedimento indiretto” basato sull'”approccio di costo”. Questo significa che la rendita va determinata sulla base del valore delle componenti immobiliari che restano dopo l’esclusione della torre e degli aerogeneratori, ovvero:

* Il suolo
* Le fondazioni
* La piazzola di servizio
* La cabina prefabbricata

Su questo valore residuo, il calcolo deve obbligatoriamente includere anche tutte le componenti di costo accessorie, quali le spese tecniche di progettazione e collaudo, il profitto dell’imprenditore e gli oneri finanziari. Il giudice di merito aveva errato nel trascurare questi elementi, limitandosi a sommare i valori base forniti dalla contribuente. In sostanza, l’esclusione della torre non può portare a una sottostima ingiustificata del valore catastale della parte di impianto che rimane saldamente ancorata al suolo e costituisce un’unità immobiliare.

Conclusioni

La Corte di Cassazione ha enunciato il seguente principio di diritto: in materia di catasto, per gli impianti eolici, la rendita deve essere determinata escludendo il valore delle torri e degli aerogeneratori. La stima deve avvenire sulla base del procedimento indiretto con “approccio di costo” applicato agli immobili residui (suolo, fondazioni, piazzola e cabina). Questo calcolo deve tenere conto non solo dei costi di costruzione, ma anche delle spese tecniche, del profitto dell’imprenditore e degli oneri finanziari. La causa è stata quindi rinviata alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado, che dovrà attenersi a questo principio per calcolare correttamente la rendita catastale dell’impianto.

La torre di un aerogeneratore deve essere inclusa nel calcolo della rendita catastale impianti eolici?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che la torre, in quanto elemento strumentale al processo produttivo, deve essere esclusa dal computo della rendita catastale.

Come si calcola la rendita catastale della parte residua di un impianto eolico dopo aver escluso la torre?
La rendita si calcola applicando il metodo del “procedimento indiretto con approccio di costo” alle componenti immobiliari residue, ovvero il valore del suolo, delle fondazioni, della piazzola e della cabina prefabbricata.

Quali costi devono essere considerati nel calcolo della rendita con l’approccio di costo?
Oltre al costo di realizzazione delle strutture residue, il calcolo deve includere anche le componenti delle spese tecniche (progettazione, direzione lavori), il profitto dell’imprenditore e gli oneri finanziari.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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