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Rendita Catastale Eolico: Torre esclusa dal calcolo

Una società energetica ha contestato l’accertamento dell’Amministrazione Finanziaria che includeva la torre di una pala eolica nel calcolo della rendita catastale. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 5233/2025, ha respinto il ricorso dell’Ufficio, confermando che la torre non è una semplice costruzione, ma una componente funzionale del macchinario destinato alla produzione di energia. Pertanto, ai fini della determinazione della rendita catastale eolico, la torre deve essere esclusa, in applicazione della Legge 208/2015.

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Pubblicato il 8 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rendita Catastale Eolico: La Cassazione Conferma l’Esclusione della Torre

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha messo un punto fermo su una questione cruciale per il settore delle energie rinnovabili: la corretta determinazione della rendita catastale eolico. La Suprema Corte ha stabilito che la torre di sostegno di un aerogeneratore non deve essere inclusa nel calcolo della rendita, in quanto parte integrante del macchinario e non semplice costruzione. Questa decisione consolida un orientamento favorevole agli operatori del settore, offrendo maggiore certezza giuridica e fiscale.

I Fatti del Caso: La Controversia sulla Rendita Catastale Eolico

La vicenda trae origine dalla dichiarazione di variazione catastale presentata da una società energetica per un impianto aerogeneratore. L’azienda, applicando la normativa introdotta con la Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015), aveva proposto una rendita catastale molto bassa, escludendo dal calcolo il valore della torre, della navicella e del rotore, considerandoli “macchinari” funzionali al processo produttivo.

L’Amministrazione Finanziaria, tuttavia, rettificava tale valore, determinando una rendita quasi venti volte superiore. Secondo l’Ufficio, la sola torre, per le sue caratteristiche di stabilità e infissione al suolo, doveva essere considerata come una “costruzione” e, di conseguenza, inclusa nella base imponibile catastale.

Il contenzioso, dopo alterne vicende nei gradi di merito, era già giunto in Cassazione una prima volta. La Corte aveva cassato la decisione dei giudici tributari regionali, incaricandoli di verificare se la torre avesse una funzione meramente passiva di sostegno o se, invece, costituisse una componente essenziale e attiva del processo di produzione di energia. La Commissione Tributaria Regionale, in sede di rinvio, aveva accolto la tesi della società, stabilendo che la torre, insieme alla navicella e al rotore, forma un unicum impiantistico qualificabile come macchinario, escludendola quindi dalla rendita. Contro questa decisione, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto un nuovo ricorso per cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con l’ordinanza in commento (n. 5233/2025), la Corte di Cassazione ha rigettato integralmente il ricorso dell’Amministrazione Finanziaria, confermando la decisione dei giudici di rinvio. La Corte ha ritenuto infondati tutti i motivi di ricorso, sia quelli di natura procedurale che quelli relativi al merito della questione.

Le Motivazioni: Perché la Torre è un “Macchinario” e non una “Costruzione”

Il cuore della decisione risiede nell’interpretazione dell’art. 1, comma 21, della Legge n. 208/2015. Questa norma, nota come “legge imbullonati”, stabilisce che dalla stima diretta della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale (come gli opifici) sono esclusi “macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo”.

La Corte ha ribadito il suo orientamento consolidato, secondo cui, ai fini di questa norma, ciò che conta non è la consistenza fisica o la stabilità dell’infissione al suolo, ma il rapporto di strumentalità funzionale con il processo produttivo. Nel caso degli impianti eolici:

1. Funzionalità Essenziale: La torre non è un mero supporto passivo, come un traliccio della luce. Essa svolge una funzione attiva e indispensabile: sostiene il peso della navicella e del rotore e resiste alle immense sollecitazioni del vento, permettendo alle pale di catturare l’energia e al generatore di trasformarla. Senza la torre, l’intero processo produttivo sarebbe impossibile.

2. Unicum Impiantistico: Torre, navicella e rotore costituiscono un insieme inscindibile, un unico macchinario progettato per generare energia. Separare concettualmente la torre dal resto dell’aerogeneratore è un’operazione artificiosa che non tiene conto della sua funzione precipua.

3. Irrilevanza della Stabilità: Il fatto che la torre sia stabilmente infissa al suolo non è dirimente per classificarla come “costruzione” ai fini catastali. La legge del 2015 ha superato questo criterio, privilegiando quello della funzionalità al processo produttivo.

La Corte ha inoltre respinto le censure dell’Ufficio relative alla presunta omessa pronuncia su alcuni elementi di stima e al metodo di calcolo. I giudici hanno chiarito che, una volta esclusa la componente “torre”, la Commissione Tributaria Regionale ha correttamente rideterminato il valore catastale basandosi sugli elementi residui (suolo, fondazione, piazzola e cabina), utilizzando peraltro i valori che la stessa Agenzia aveva indicato in precedenza.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza sulla rendita catastale eolico

Questa ordinanza riveste una notevole importanza per tutto il comparto delle energie rinnovabili. Le conclusioni a cui giunge la Corte forniscono stabilità e certezza giuridica, elementi fondamentali per la pianificazione degli investimenti.

In sintesi, viene confermato in modo definitivo che la rendita catastale eolico deve essere calcolata escludendo non solo le componenti mobili (rotore e navicella), ma anche la torre di sostegno. Questa interpretazione allinea il trattamento fiscale degli impianti eolici alla loro reale natura tecnologica e produttiva, evitando un’imposizione basata su componenti che sono a tutti gli effetti parte integrante del macchinario di produzione. Gli operatori del settore possono quindi fare affidamento su un principio chiaro, che valorizza la funzione produttiva rispetto alla mera natura immobiliare dei componenti.

La torre di una pala eolica va inclusa nel calcolo della rendita catastale?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che la torre, essendo una componente funzionale essenziale dell’aerogeneratore, è da considerarsi parte del “macchinario” e quindi va esclusa dalla stima diretta per la determinazione della rendita catastale.

Quale legge regola l’esclusione dei macchinari dalla rendita catastale?
La norma di riferimento è l’art. 1, comma 21, della Legge n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016), che esclude dalla stima diretta “macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo”.

Come viene calcolata la rendita catastale di un impianto eolico dopo questa sentenza?
La rendita viene calcolata tenendo conto solo delle componenti immobiliari in senso stretto, come il suolo, le fondazioni, le piazzole e le cabine elettriche, escludendo il valore della torre, della navicella e del rotore.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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