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Rendita catastale aerogeneratori: torre esclusa

Una società energetica ha contestato l’inclusione della torre di un aerogeneratore nel calcolo della rendita catastale. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo che la torre, in quanto elemento funzionale al processo produttivo, rientra tra gli “imbullonati” esclusi dalla stima. Secondo i giudici, il criterio della funzionalità prevale sulla natura strutturale del bene, modificando il calcolo della rendita catastale aerogeneratori come previsto dalla Legge di Stabilità 2016.

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Pubblicato il 15 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rendita Catastale Aerogeneratori: La Torre è un “Imbullonato”? La Cassazione fa Chiarezza

La determinazione della rendita catastale aerogeneratori rappresenta un tema di grande attualità e dibattito nel settore delle energie rinnovabili. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione, l’Ordinanza n. 2935/2025, ha fornito un chiarimento fondamentale: la torre di sostegno di una pala eolica, pur essendo solidamente ancorata al suolo, deve essere esclusa dal calcolo della rendita in quanto componente funzionale al processo produttivo. Questa decisione consolida l’orientamento interpretativo della Legge di Stabilità 2016, nota per aver introdotto il principio di esclusione degli “imbullonati”.

I Fatti di Causa: Dalla Proposta di Accatastamento al Ricorso

Il caso ha origine da un avviso di accertamento con cui l’Agenzia delle Entrate rettificava la rendita catastale proposta da una società operante nel settore eolico. L’Amministrazione Finanziaria aveva incluso nel calcolo non solo il suolo e il basamento, ma anche la torre metallica che sorregge l’aerogeneratore, portando la rendita a un valore significativamente più alto.

La società contribuente ha impugnato l’atto, sostenendo che la torre, in base alla Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015), dovesse essere considerata un “impianto funzionale allo specifico processo produttivo” e, come tale, esclusa dalla stima diretta. Sebbene la Commissione Tributaria Provinciale avesse inizialmente dato ragione alla società, la Commissione Tributaria Regionale aveva ribaltato la decisione, qualificando la torre come una vera e propria “costruzione” per le sue caratteristiche di solidità e ancoraggio al suolo, e quindi rilevante ai fini catastali.

La Questione Giuridica: La Torre è Struttura o Macchinario?

Il cuore della controversia risiede nell’interpretazione dell’art. 1, comma 21, della Legge n. 208/2015. Questa norma stabilisce che, dal 1° gennaio 2016, la stima della rendita catastale per gli immobili a destinazione speciale (come gli opifici del gruppo D) deve includere il suolo, le costruzioni e gli elementi strutturalmente connessi, ma escludere “macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo”.

La questione era quindi stabilire se la torre di un aerogeneratore dovesse essere considerata una semplice “costruzione” o se la sua essenziale funzionalità alla produzione di energia eolica la qualificasse come parte integrante dell'”impianto produttivo”, da escludere dalla stima.

L’impatto sulla rendita catastale aerogeneratori

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della società, affermando un principio di diritto ormai consolidato. I giudici hanno chiarito che la nozione di “impianto funzionale” introdotta dal legislatore del 2016 prescinde dalla stabilità e dall’infissione al suolo del manufatto. Il criterio determinante non è quello strutturale, ma quello funzionale.

La torre, pur essendo una struttura imponente e stabile, è un elemento inscindibile e indispensabile dell’aerogeneratore. Senza di essa, l’intero impianto non potrebbe svolgere la sua funzione, ovvero la produzione di energia elettrica. Pertanto, la sua strumentalità rispetto al processo produttivo è totale e prevalente.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha motivato la sua decisione richiamando la ratio della L. 208/2015: sottrarre dal carico impositivo locale il valore delle componenti impiantistiche, privilegiando la loro destinazione produttiva. In quest’ottica, è irrilevante la consistenza fisica o il fatto che il bene sia stabilmente infisso al suolo. Ciò che conta è il rapporto di strumentalità con il processo produttivo. La Cassazione afferma che è “ben possibile che un elemento strutturalmente connesso al suolo […] debba essere espunto dalla valutazione catastale in ragione della sua specifica funzionalità rispetto al processo produttivo”.

Di conseguenza, la Corte Regionale ha errato nell’includere il valore della torre nella rendita catastale, non effettuando il necessario accertamento sulla sua funzionalità all’impianto di produzione. La sentenza impugnata è stata quindi cassata con rinvio, affinché la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado ridetermini la rendita escludendo il valore della torre.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza consolida un orientamento giurisprudenziale di fondamentale importanza per tutte le imprese del settore energetico e, più in generale, per i proprietari di immobili a destinazione speciale. Le conclusioni che se ne possono trarre sono le seguenti:
1. Prevalenza del Criterio Funzionale: Per gli immobili dei gruppi D ed E, il criterio per distinguere ciò che è tassabile da ciò che non lo è, non è la stabilità o l’ancoraggio al suolo, ma la funzionalità diretta ed essenziale al processo produttivo.
2. Esclusione della Torre Eolica: La torre di sostegno dell’aerogeneratore è considerata parte integrante dell’impianto produttivo e, di conseguenza, deve essere esclusa dalla stima della rendita catastale.
3. Corretta Dichiarazione Catastale: I contribuenti devono prestare la massima attenzione nella predisposizione delle dichiarazioni Docfa, scorporando correttamente il valore degli “imbullonati” per evitare accertamenti e contenziosi.

La torre di un aerogeneratore deve essere inclusa nel calcolo della rendita catastale?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la torre è un componente inscindibile e funzionale al processo produttivo dell’aerogeneratore. Pertanto, deve essere esclusa dalla stima diretta della rendita catastale, in applicazione dell’art. 1, comma 21, della Legge n. 208/2015.

Cosa si intende per “imbullonati” ai fini della determinazione della rendita catastale?
Con il termine “imbullonati” si fa riferimento a macchinari, congegni, attrezzature e altri impianti che sono funzionali allo specifico processo produttivo. La legge prevede che questi elementi, anche se fissati stabilmente al suolo, siano esclusi dal calcolo della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale (categorie D ed E).

Qual è il criterio decisivo per escludere un componente dalla stima catastale secondo la Legge di Stabilità 2016?
Il criterio decisivo è la sua funzionalità specifica rispetto al processo produttivo. È irrilevante la consistenza fisica, la stabilità o il metodo di ancoraggio al suolo del bene. Se un componente è essenziale per il funzionamento del processo produttivo, deve essere escluso dalla stima della rendita.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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