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Rendita catastale aerogeneratori: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione interviene sulla determinazione della rendita catastale degli aerogeneratori, stabilendo un principio fondamentale. La controversia nasce dalla rettifica dell’Agenzia delle Entrate alla proposta di accatastamento di una società energetica. Il punto cruciale era se il valore delle torri eoliche dovesse essere incluso nel calcolo. La Corte ha cassato la sentenza di merito, chiarendo che, ai sensi della L. n. 208/2015, le componenti impiantistiche funzionali al processo produttivo, incluse le torri, sono escluse dalla stima. La rendita deve quindi essere calcolata solo sul valore degli immobili residui, come suolo e fondazioni.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rendita Catastale Aerogeneratori: la Cassazione esclude le Torri dal Calcolo

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti decisivi sulla determinazione della rendita catastale aerogeneratori, un tema di grande rilevanza per il settore delle energie rinnovabili. La Suprema Corte ha stabilito che le torri eoliche, in quanto componenti funzionali al processo produttivo, devono essere escluse dal calcolo della base imponibile, cassando la decisione della Commissione Tributaria Regionale e rinviando per una nuova valutazione.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine dall’impugnazione di un avviso di accertamento catastale emesso dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società proprietaria di un impianto eolico. La società aveva proposto un accatastamento (Docfa) per nove unità immobiliari, determinando una rendita catastale complessiva modesta. L’Agenzia, tuttavia, aveva rettificato tale valore, aumentandolo considerevolmente.

Il contenzioso, dopo un primo grado favorevole alla società e un secondo grado favorevole all’Agenzia, era già giunto in Cassazione. La Corte aveva rinviato la causa al giudice di secondo grado, ponendo due quesiti fondamentali:
1. Accertare se la torre costituisca un macchinario funzionale al processo produttivo e quindi da escludere dal calcolo della rendita ai sensi della Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015).
2. Determinare la rendita catastale dell’opificio escludendo tali cespiti.

Il giudice del rinvio, pur escludendo il valore della torre, aveva determinato la nuova rendita basandosi acriticamente su un prospetto fornito dall’Agenzia, senza fornire un’adeguata motivazione e disattendendo le risultanze della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU). Da qui, il nuovo ricorso della società in Cassazione.

L’Analisi della Corte e la Rendita Catastale degli Aerogeneratori

La Cassazione ha accolto il ricorso della società, censurando la sentenza impugnata per motivazione inesistente e meramente apparente. Il giudice del rinvio, infatti, si era limitato a recepire il calcolo dell’Agenzia senza spiegare l’iter logico-giuridico seguito e, soprattutto, senza chiarire perché avesse ignorato gli esiti della CTU.

La Corte ha colto l’occasione per riepilogare l’evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia. Il punto di svolta è rappresentato dall’art. 1, commi 21 e 22, della L. n. 208/2015, che ha stabilito un nuovo criterio per il calcolo della rendita degli immobili a destinazione speciale (gruppi D ed E).

Secondo tale norma, a decorrere dal 1° gennaio 2016, la stima diretta deve tenere conto solo del suolo e delle costruzioni, escludendo “macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo”.

Il Principio di Diritto sulla Rendita Catastale Aerogeneratori

La Suprema Corte ha ribadito un orientamento ormai consolidato: la torre eolica non è una mera costruzione, ma una componente essenziale e attiva dell’aerogeneratore. Essa non svolge solo una funzione passiva di sostegno, ma anche una funzione attiva di contrasto alla forza del vento, permettendo alle pale di offrire la massima resistenza e al generatore di sfruttare al meglio l’energia eolica. Pertanto, la torre rientra a pieno titolo tra gli “impianti funzionali” al processo produttivo e il suo valore deve essere escluso dalla stima catastale.

Le Motivazioni

La motivazione della sentenza impugnata è stata giudicata “apparente” perché non permetteva di comprendere il ragionamento del giudice. La decisione di basare il calcolo su una memoria di parte, ignorando una consulenza tecnica svolta in contraddittorio, rappresentava un vizio insanabile. La Corte ha sottolineato che, una volta escluso il valore della torre, la stima non poteva essere parziale, ma doveva ricalcolare l’intera rendita basandosi sugli elementi residui: il suolo, le fondazioni, la piazzola e la cabina prefabbricata.

Il procedimento da seguire è quello “indiretto” con “approccio di costo”, come disciplinato dalla normativa catastale e dalla circolare 6/T del 2012, il cui valore normativo è stato confermato dalla L. 190/2014. Ciò significa che anche le componenti di costo accessorie (spese tecniche, oneri finanziari, profitto dell’imprenditore) devono essere ricalcolate e applicate solo in relazione al valore degli immobili residui, e non all’intero impianto.

Le Conclusioni

La Cassazione ha cassato la sentenza e ha rinviato nuovamente la causa alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado, in diversa composizione, affinché proceda a un nuovo e corretto accertamento. Il giudice del rinvio dovrà determinare il valore degli elementi che costituiscono la rendita catastale (suolo, fondazioni, etc.) sulla base dei criteri forniti dalla Corte, escludendo completamente il valore della torre e ricalcolando proporzionalmente tutte le voci di costo accessorie. Questa ordinanza rafforza un principio cruciale per la sostenibilità fiscale degli investimenti in energia eolica, garantendo che la tassazione si concentri sulla componente immobiliare e non su quella prettamente produttiva.

La torre di un aerogeneratore deve essere inclusa nel calcolo della rendita catastale?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la torre è una componente funzionale al processo produttivo di energia elettrica. Pertanto, ai sensi dell’art. 1, comma 21, della legge n. 208/2015, il suo valore deve essere escluso dalla stima per la determinazione della rendita catastale.

Quali elementi vanno considerati per determinare la rendita catastale di un impianto eolico dopo l’esclusione della torre?
La stima deve concentrarsi esclusivamente sul valore cumulativo degli immobili residui. Questi includono il valore del suolo, delle fondazioni, della piazzola e della cabina prefabbricata. Su questi valori residui andranno poi calcolate le quote relative a spese tecniche, profitto dell’imprenditore e oneri finanziari.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la precedente sentenza?
La Corte ha annullato la sentenza per vizio di motivazione inesistente e/o meramente apparente. Il giudice del rinvio non aveva spiegato l’iter logico seguito per determinare la rendita, limitandosi a recepire un calcolo dell’Agenzia delle Entrate senza considerare le risultanze della perizia tecnica (CTU) e senza chiarire come avesse applicato i principi di diritto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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