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Rateizzazione e pignoramento: l’abuso del diritto

Una società contribuente ha impugnato un pignoramento presso terzi subito dall’Agente della Riscossione, sostenendo la sua illegittimità a causa di una richiesta di rateizzazione del debito presentata in precedenza. L’Agente aveva proceduto al pignoramento prima di formalizzare la concessione del piano di pagamento. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha riconosciuto la novità e la particolare rilevanza della questione, soprattutto riguardo all’improseguibilità dell’azione esecutiva in pendenza di una richiesta di rateizzazione e al potenziale abuso del diritto. Di conseguenza, ha rinviato la causa a pubblica udienza per una trattazione approfondita, senza ancora decidere nel merito.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Rateizzazione e Pignoramento: la Cassazione Rinvia a Pubblica Udienza per Abuso del Diritto

La complessa relazione tra rateizzazione e pignoramento è al centro di una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione. Il caso solleva una questione di fondamentale importanza: può l’Agente della Riscossione avviare un pignoramento nonostante il contribuente abbia già presentato un’istanza per dilazionare il pagamento del debito? La Suprema Corte, riconoscendo la novità e la rilevanza della questione, ha deciso di approfondire il tema, rinviando la decisione a una pubblica udienza.

I Fatti del Caso

Una società contribuente si è vista notificare due atti di pignoramento presso terzi, per un importo di oltre 126.000 euro, da parte dell’Agente della Riscossione. Il problema, secondo la società, risiedeva nel fatto che, pochi giorni prima del pignoramento, aveva presentato un’istanza per ottenere la rateizzazione del debito in 72 rate, come previsto dalla legge.

Nonostante la richiesta fosse in corso di valutazione, l’Agente della Riscossione ha proceduto ugualmente con l’azione esecutiva, prelevando forzosamente la somma dal terzo pignorato (un’azienda sanitaria locale). Solo successivamente, l’Agente ha concesso la rateizzazione, ma solo per la parte del debito residua, rendendo di fatto il beneficio solo parziale. La società ha quindi impugnato il pignoramento, denunciando l’improcedibilità dell’azione esecutiva e un vero e proprio abuso di diritto da parte dell’ente riscossore.

La Questione della Rateizzazione e Pignoramento

Il cuore della controversia risiede nell’interpretazione dell’articolo 19 del D.P.R. 602/1973. Questa norma regola la dilazione del pagamento e stabilisce che la presentazione dell’istanza di rateizzazione impedisce l’avvio di nuove azioni esecutive. La società ricorrente ha sostenuto di essere ‘immune’ da qualsiasi atto di aggressione da parte dell’Agente della Riscossione dal momento della presentazione dell’istanza.

La difesa della società ha evidenziato come l’Agente abbia agito con colpevole ritardo nella gestione della pratica di rateizzazione, definendola solo dopo aver già incassato le somme pignorate. Questo comportamento, secondo la ricorrente, configurerebbe un abuso del proprio potere, volto a vanificare il beneficio della rateizzazione per il contribuente.

Le Motivazioni dell’Ordinanza

La Corte di Cassazione non ha emesso una sentenza definitiva sul merito della questione. Ha invece pronunciato un’ordinanza interlocutoria, con la quale ha disposto il rinvio della causa a una pubblica udienza. La motivazione di questa scelta è cruciale: i giudici hanno riconosciuto che la questione presenta ‘caratteri di novità’ e ‘particolare rilevanza’.

In particolare, la Corte ha ritenuto necessario un approfondimento sulle ‘condizioni necessarie per la configurabilità dell’improseguibilità dell’azione esecutiva’ prevista dall’articolo 19 del D.P.R. 602/1973. In altre parole, si deve stabilire con chiarezza da quale preciso momento la semplice presentazione di un’istanza di rateizzazione congeli il potere dell’Agente della Riscossione di avviare o proseguire pignoramenti. La decisione di un esame in pubblica udienza, previsto dall’art. 375 del codice di procedura civile per le questioni di particolare importanza, segnala la volontà della Corte di emettere una pronuncia che possa fungere da principio guida per casi futuri.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame, pur non decidendo la controversia, rappresenta un passo significativo. Mette in luce la necessità di bilanciare il potere esecutivo dell’Agente della Riscossione con i diritti del contribuente che cerca di regolarizzare la propria posizione attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla legge. La futura sentenza, che seguirà alla pubblica udienza, è attesa con grande interesse, poiché potrebbe definire in modo più netto i confini dell’azione di riscossione e rafforzare il principio del divieto di abuso del diritto anche in ambito tributario. La decisione finale avrà importanti implicazioni pratiche, chiarendo se la richiesta di rateizzazione e il pignoramento possano coesistere e a quali condizioni, offrendo così maggiore certezza sia ai contribuenti che agli operatori del settore.

Un pignoramento è legittimo se è stata presentata un’istanza di rateizzazione?
L’ordinanza non fornisce una risposta definitiva, ma evidenzia che questa è la questione centrale del caso. La Corte ha ritenuto il tema così nuovo e rilevante da necessitare un approfondimento in una pubblica udienza prima di poter decidere. La tesi del contribuente è che il pignoramento sia illegittimo e costituisca un abuso di diritto.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte ha rinviato la decisione perché ha considerato la questione giuridica di ‘particolare rilevanza’ e con ‘caratteri di novità’. Nello specifico, ritiene necessario chiarire le condizioni precise in cui la presentazione di una richiesta di rateizzazione blocca l’azione esecutiva dell’Agente della Riscossione, come previsto dall’art. 19 del d.P.R. n. 602/1973.

Cosa ha deciso la Corte con questa ordinanza?
La Corte non ha deciso nel merito della causa, ma ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha disposto il rinvio della trattazione a una pubblica udienza. Questa è una decisione procedurale che prepara il terreno per una sentenza futura più approfondita, data l’importanza dei principi di diritto coinvolti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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