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Prescrizione debiti fiscali: soci e società solidali

Un socio di una società di persone ha contestato una cartella di pagamento, sostenendo la prescrizione del debito fiscale. I giudici di merito gli hanno dato ragione, ma la Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione. Con una recente ordinanza, ha chiarito che la prescrizione dei debiti fiscali come l’Irpef è decennale e che la notifica dell’atto impositivo alla società interrompe la prescrizione anche per i singoli soci, a causa della loro responsabilità solidale e illimitata.

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Pubblicato il 11 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Prescrizione Debiti Fiscali: la Notifica alla Società Interrompe i Termini per i Soci

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale per i soci di società di persone: la prescrizione dei debiti fiscali. La decisione chiarisce che la notifica di una cartella di pagamento alla società è sufficiente a interrompere la prescrizione anche nei confronti dei singoli soci, data la loro responsabilità solidale. Analizziamo insieme questa importante pronuncia.

I fatti di causa

Un contribuente, socio di una società in nome collettivo, impugnava una cartella di pagamento notificatagli nel gennaio 2008. La cartella si riferiva a debiti fiscali (Irpef) della società, risalenti all’anno 2000, per i quali era già stata inviata una precedente notifica alla società stessa nell’agosto 2003. Il socio sosteneva che il suo debito fosse ormai prescritto, poiché erano passati più di cinque anni dalla notifica alla società e quasi nove anni dall’origine del debito.

La decisione dei giudici di merito

Sia la Commissione Tributaria Provinciale (primo grado) che quella Regionale (secondo grado) accoglievano la tesi del contribuente. In particolare, il giudice d’appello affermava che la notifica effettuata alla società nel 2003 non avesse efficacia interruttiva nei confronti del singolo socio. Di conseguenza, riteneva che il termine di prescrizione fosse decorso, liberando il socio dall’obbligo di pagamento. Contro questa decisione, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione proponeva ricorso in Cassazione.

Le motivazioni della Cassazione e la prescrizione dei debiti fiscali

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Agenzia, cassando la sentenza d’appello e fornendo due chiarimenti fondamentali sulla prescrizione dei debiti fiscali.

Il termine di prescrizione per i crediti erariali

In primo luogo, la Corte ha ribadito che i crediti erariali, come l’Irpef, sono soggetti al termine di prescrizione ordinario di dieci anni (art. 2946 c.c.), e non a quello più breve di cinque anni previsto per le prestazioni periodiche (art. 2948, n. 4, c.c.). L’obbligazione tributaria, sebbene annuale, è autonoma e unitaria ogni anno, basata su presupposti impositivi sempre nuovi. Pertanto, il giudice di merito aveva errato nel considerare maturata la prescrizione in un termine inferiore a dieci anni.

L’efficacia della notifica alla società nei confronti dei soci

Il punto centrale della decisione riguarda l’efficacia interruttiva della notifica. La Cassazione ha affermato che, nelle società di persone, i soci sono illimitatamente e solidalmente responsabili per le obbligazioni sociali, incluse quelle tributarie (art. 2291 c.c.). Il debito della società è, a tutti gli effetti, un debito anche dei soci.

Di conseguenza, in applicazione del principio generale sulle obbligazioni solidali (art. 1310 c.c.), l’atto con cui il creditore interrompe la prescrizione nei confronti di uno dei debitori in solido (la società) ha effetto anche nei confronti degli altri (i soci). La notifica della cartella di pagamento alla società nel 2003 ha quindi interrotto il decorso della prescrizione anche per il socio, facendo partire un nuovo termine decennale da quella data. La successiva notifica al socio nel 2008 è quindi avvenuta ampiamente entro i termini.

Le conclusioni della Corte

In conclusione, la Corte di Cassazione ha stabilito due principi di diritto:
1. Il credito erariale per la riscossione dell’Irpef si prescrive nel termine ordinario di dieci anni.
2. La notifica di un atto impositivo a una società di persone interrompe la prescrizione anche nei confronti dei soci illimitatamente e solidalmente responsabili.
La sentenza impugnata è stata quindi annullata con rinvio al giudice di secondo grado, che dovrà riesaminare il caso attenendosi a questi principi.

Qual è il termine di prescrizione per un debito Irpef?
Secondo la Corte, il credito erariale per la riscossione dell’Irpef si prescrive nel termine ordinario decennale, non essendo applicabile il termine quinquennale previsto per le prestazioni periodiche.

La notifica di una cartella di pagamento alla società interrompe la prescrizione anche per i singoli soci?
Sì. La Corte ha stabilito che la notifica dell’atto impositivo alla società di persone produce effetti interruttivi della prescrizione anche nei confronti dei soci, in virtù della loro responsabilità solidale e illimitata.

Perché la notifica alla società ha effetto anche sui soci?
Perché nelle società di persone il debito della società è considerato un debito dei soci. In base all’articolo 1310 del codice civile, l’atto di interruzione della prescrizione compiuto verso uno dei debitori in solido (la società) ha effetto anche verso gli altri condebitori (i soci).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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