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Prescrizione accise: quando inizia a decorrere?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 33825/2024, ha stabilito che la prescrizione accise, in caso di condotte illecite volte a nascondere il debito d’imposta, inizia a decorrere dal momento della ‘scoperta del fatto illecito’ e non dalla data in cui l’illecito è stato commesso. Nel caso specifico, una pretesa per evasione di accise su carburanti, relativa a fatti del 2012 ma scoperta nel 2013, è stata dichiarata prescritta poiché l’avviso di pagamento è stato notificato nel 2019, oltre il termine quinquennale.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Prescrizione Accise: la Cassazione Spiega da Quando Parte il Conto alla Rovescia

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha fornito un chiarimento fondamentale in materia di prescrizione accise. La decisione analizza il momento esatto in cui inizia a decorrere il termine per la riscossione del tributo, specialmente in presenza di comportamenti fraudolenti volti a occultare l’evasione. Questa pronuncia è cruciale per comprendere i limiti temporali dell’azione dell’Amministrazione finanziaria.

I Fatti del Caso: Una Frode sui Carburanti Agevolati

La vicenda trae origine da un’indagine dell’Agenzia delle Dogane su una società operante nel settore dei prodotti petroliferi. L’attività di accertamento aveva portato alla luce un meccanismo fraudolento basato su forniture fittizie e trasporti irregolari di gasolio agevolato. I fatti illeciti risalivano al 2012.

In seguito a queste scoperte, l’Agenzia aveva emesso un avviso di pagamento nei confronti di un soggetto coinvolto, per un importo di oltre 75.000 euro. Tuttavia, l’avviso era stato notificato solo nel novembre 2019. Il contribuente aveva impugnato l’atto, sostenendo che il credito dello Stato fosse ormai estinto per prescrizione.

La Questione Legale: Il Calcolo della Prescrizione Accise

Il cuore della controversia legale verteva sulla corretta individuazione del ‘dies a quo’, ovvero il giorno da cui far partire il termine di prescrizione quinquennale previsto per le accise. L’Agenzia sosteneva che, data la natura penale dei fatti, si dovesse applicare un termine più lungo o, in alternativa, che il termine fosse stato interrotto dalla presentazione della notizia di reato all’autorità giudiziaria, avvenuta nell’aprile del 2013.

Il contribuente, al contrario, affermava che il termine di cinque anni fosse già decorso. I giudici di merito, sia in primo che in secondo grado, avevano dato ragione al contribuente, ritenendo che la semplice denuncia non fosse sufficiente a interrompere la prescrizione e che il credito fosse estinto.

La Decisione della Corte di Cassazione sulla Prescrizione Accise

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle Dogane, confermando le sentenze precedenti e dichiarando estinto per prescrizione il credito tributario.

Le Motivazioni della Corte

I giudici hanno basato la loro decisione sull’interpretazione dell’articolo 15 del Testo Unico delle Accise (D.Lgs. 504/1995). La norma, anche nella sua versione applicabile all’epoca dei fatti (ratione temporis), stabilisce un principio chiaro per i ‘comportamenti omissivi’, cioè quelle condotte illecite che mirano a nascondere la debenza dell’imposta.

In questi casi, la legge sposta in avanti l’inizio del termine di prescrizione. Esso non decorre dal momento in cui l’imposta doveva essere pagata, ma dal momento della ‘scoperta del fatto illecito’. La Corte ha identificato tale momento con la data di presentazione della notizia di reato, ovvero il 23 aprile 2013. A partire da quella data, l’Amministrazione finanziaria aveva cinque anni per notificare l’avviso di pagamento.

Facendo un semplice calcolo, il termine quinquennale è scaduto il 23 aprile 2018. Poiché l’avviso di pagamento è stato notificato al contribuente solo il 27 novembre 2019, la pretesa era ormai prescritta. La Corte ha inoltre precisato che, secondo la normativa all’epoca vigente, per interrompere la prescrizione non era sufficiente la denuncia, ma era necessario l’effettivo esercizio dell’azione penale, un evento successivo e non automatico. In ogni caso, il punto dirimente è stato il superamento del termine di cinque anni calcolato dalla data di scoperta dell’illecito.

Le Conclusioni e l’Impatto Pratico

Questa ordinanza ribadisce un principio di garanzia per il contribuente. La prescrizione accise tutela la certezza del diritto, imponendo all’Amministrazione finanziaria di agire entro tempi definiti. La decisione chiarisce che, anche di fronte a frodi fiscali, l’inerzia dell’ente impositore per oltre cinque anni dalla scoperta dell’illecito comporta l’estinzione del credito. Per le imprese e i professionisti del settore, ciò significa che la data di ‘scoperta’ della violazione da parte delle autorità diventa un elemento temporale decisivo per valutare la legittimità di una pretesa fiscale.

Quando inizia a decorrere la prescrizione per il recupero delle accise in caso di comportamenti omissivi e illeciti?
In caso di comportamenti volti a celare il debito d’imposta, il termine di prescrizione quinquennale inizia a decorrere non dal momento della violazione, ma dal momento della ‘scoperta del fatto illecito’ da parte dell’Amministrazione finanziaria. In questo caso, la scoperta è coincisa con la data di avvio del procedimento penale tramite notizia di reato.

La semplice denuncia all’autorità giudiziaria (notitia criminis) è sufficiente a interrompere la prescrizione del credito per le accise?
No. Secondo la Corte, basandosi sulla normativa applicabile all’epoca dei fatti, la prescrizione viene interrotta dall’effettivo ‘esercizio dell’azione penale’, non dalla semplice presentazione di una denuncia. Tuttavia, il punto centrale della decisione è il calcolo del termine a partire dalla scoperta dell’illecito, che ha reso superflua ogni valutazione sull’interruzione.

In materia di accise, il termine di prescrizione ordinario di cinque anni si allunga se l’illecito costituisce anche reato?
No, la Corte di Cassazione ha confermato che il termine di prescrizione per il recupero del credito d’imposta sulle accise è di cinque anni, anche quando la condotta illecita integra una fattispecie di reato. La natura penale dell’illecito influisce sul momento da cui il termine inizia a decorrere (la scoperta del fatto), ma non sulla sua durata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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