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Pertinenza Fiscale: la distanza esclude le agevolazioni?

Un contribuente si è visto negare l’agevolazione fiscale “prezzo-valore” per l’acquisto di un terreno situato a 500 metri dalla sua abitazione principale. L’Agenzia delle Entrate e le corti di merito hanno escluso la natura di pertinenza fiscale a causa della distanza. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha rinviato la decisione sul merito della questione a causa di un vizio di notifica, senza ancora pronunciarsi sul criterio della distanza per definire la pertinenza fiscale.

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Pubblicato il 9 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Pertinenza Fiscale: la Sola Distanza Può Negare le Agevolazioni?

Il concetto di pertinenza fiscale è cruciale per chi acquista un immobile e vuole usufruire di importanti agevolazioni, come il meccanismo del “prezzo-valore”. Ma cosa succede se il bene pertinenziale, come un garage o un terreno, non è fisicamente adiacente all’abitazione principale? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta il caso di un terreno situato a 500 metri dalla casa, un caso che mette in discussione i criteri per definire questo legame.

I Fatti di Causa

Un contribuente acquista due terreni, chiedendo di applicare il regime del “prezzo-valore”, che consente di calcolare le imposte sul valore catastale anziché sul prezzo di acquisto di 100.000 euro. La richiesta si basa sull’assunto che uno dei terreni sia una pertinenza della sua abitazione principale. L’Agenzia delle Entrate, tuttavia, nega l’agevolazione, sostenendo che la distanza di 500 metri tra l’abitazione e il terreno impedisce di configurare un vincolo pertinenziale stabile e funzionale. Di conseguenza, l’ufficio emette un avviso di liquidazione calcolando l’imposta sull’intero prezzo.

La Decisione dei Giudici di Merito

Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale danno ragione all’Agenzia delle Entrate. In particolare, la Commissione Regionale rigetta l’appello del contribuente, affermando che la distanza di 500 metri è un elemento oggettivo che esclude la pertinenzialità funzionale. Secondo i giudici di secondo grado, a fini fiscali, la semplice volontà del proprietario di destinare il terreno a servizio dell’abitazione non è sufficiente a stabilire tale vincolo.

I Motivi del Ricorso: La Definizione di Pertinenza Fiscale in Discussione

Il contribuente si rivolge alla Corte di Cassazione, sollevando due questioni principali:

1. Nullità della sentenza per motivazione apparente: La decisione della Commissione Regionale si sarebbe basata unicamente sul dato della distanza, senza spiegare in modo adeguato perché questo elemento, da solo, dovrebbe escludere il vincolo funzionale.
2. Violazione delle norme civilistiche: Il ricorrente sostiene che la nozione di pertinenza fiscale deve essere mutuata da quella del Codice Civile (art. 817). Secondo tale norma, ciò che conta è la destinazione durevole di un bene a servizio o ornamento di un altro, a prescindere dalla vicinanza fisica o dall’identità catastale. Il contribuente lamenta che i giudici non abbiano considerato la funzione effettiva del terreno (destinato a giardino, area di sgombero e spazio per animali domestici), come risultava anche dall’atto notarile.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione, con questa ordinanza interlocutoria, non entra nel merito della controversia. La decisione, infatti, è di natura puramente procedurale. I giudici hanno rilevato un difetto nella notifica della data dell’udienza al difensore del ricorrente, il cui indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) non risultava iscritto nel registro ufficiale (REGINDE). La notifica cartacea non era andata a buon fine perché la parte era risultata irreperibile. Per garantire il pieno diritto di difesa e la regolarità del contraddittorio, la Corte ha ritenuto necessario disporre il rinvio della causa a nuovo ruolo, ordinando alla cancelleria di effettuare nuovamente la notifica. Pertanto, la questione centrale sulla rilevanza della distanza per la pertinenza fiscale non viene risolta in questa sede.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame lascia irrisolta una questione di grande interesse pratico per i contribuenti. Sebbene non fornisca una risposta definitiva, essa evidenzia l’importanza del corretto svolgimento delle procedure giudiziarie come presupposto per una decisione di merito. Gli operatori del settore e i cittadini dovranno attendere la futura sentenza della Corte per capire se, ai fini delle agevolazioni fiscali, il legame funzionale tra un’abitazione e la sua pertinenza possa prevalere sulla distanza fisica. La decisione finale avrà un impatto significativo sulla definizione dei requisiti per l’accesso al regime del “prezzo-valore” e altre agevolazioni immobiliari.

Un terreno a 500 metri dalla casa può essere considerato una pertinenza fiscale?
Questa ordinanza non fornisce una risposta definitiva. Le corti di merito hanno risposto negativamente, basandosi sulla distanza. Il contribuente sostiene invece che il legame funzionale (uso come giardino, spazio per animali) sia prevalente. La Corte di Cassazione ha rinviato la decisione sul merito, quindi la questione rimane aperta.

In cosa consiste l’agevolazione fiscale del “prezzo-valore”?
È un regime fiscale che permette, nelle compravendite immobiliari tra privati, di calcolare le imposte di registro, ipotecarie e catastali sul valore catastale dell’immobile, che è solitamente inferiore al prezzo di mercato effettivamente pagato, garantendo un risparmio fiscale.

Perché la Corte di Cassazione ha rinviato la decisione?
La decisione è stata rinviata per un motivo puramente procedurale. È stato riscontrato un vizio nella notifica della data di udienza al difensore del ricorrente. Per assicurare il rispetto del diritto di difesa, la Corte ha ordinato di ripetere la notifica e ha fissato una nuova udienza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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