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Patrocinio Avvocatura dello Stato: appello inammissibile

La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso dell’Agenzia Entrate-Riscossione per aver utilizzato un avvocato privato invece del patrocinio Avvocatura dello Stato, come previsto dalla legge. Anche il ricorso incidentale della Regione è stato respinto per tardività.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Patrocinio Avvocatura dello Stato: La Cassazione e la Difesa dell’AdER

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale per i contenziosi tributari che coinvolgono l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER). La scelta del difensore non è libera: l’ente deve avvalersi del patrocinio Avvocatura dello Stato nei giudizi di legittimità, salvo rare eccezioni. Un errore su questo punto, come vedremo, può costare l’intero ricorso, rendendolo inammissibile.

I Fatti di Causa: una Controversia su Tasse Automobilistiche

Il caso trae origine da una richiesta di pagamento di tasse automobilistiche per diverse annualità, notificata a un contribuente. L’agente della riscossione, agendo per conto di una Regione, aveva emesso avvisi di intimazione per recuperare gli importi dovuti.

Il contribuente aveva impugnato tali avvisi e la Commissione Tributaria Regionale aveva accolto in parte le sue ragioni. Insoddisfatta della decisione, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha proposto ricorso per cassazione. Parallelamente, anche la Regione ha presentato un controricorso, qualificabile come ricorso incidentale autonomo. Il contribuente, invece, ha scelto di non partecipare al giudizio di Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato inammissibili entrambi i ricorsi, sia quello principale dell’Agenzia che quello incidentale della Regione, sebbene per motivi differenti.

Per l’Agenzia, l’errore fatale è stato affidare la propria difesa a un avvocato del libero foro anziché all’Avvocatura dello Stato. Per la Regione, invece, il problema è stato di natura temporale: il suo ricorso è stato presentato oltre il termine massimo previsto dalla legge.

Le Motivazioni: il Patrocinio Avvocatura dello Stato e i Suoi Limiti

Le ragioni dietro questa duplice declaratoria di inammissibilità sono di natura strettamente procedurale e meritano un’analisi approfondita.

L’Inammissibilità del Ricorso Principale e il Patrocinio Obbligatorio

Il cuore della decisione riguarda la regola del patrocinio Avvocatura dello Stato. La legge (in particolare, il d.l. n. 193/2016) stabilisce che l’AdER, nei giudizi davanti alla Corte di Cassazione, deve essere difesa dall’Avvocatura dello Stato. Questa non è una facoltà, ma una regola generale.

L’utilizzo di un avvocato privato è consentito solo in via eccezionale, ad esempio in caso di conflitto di interessi o di una dichiarazione di indisponibilità da parte dell’Avvocatura stessa, formalizzata attraverso una specifica delibera dell’Agenzia. Nel caso di specie, l’Agenzia non ha fornito alcuna prova né alcuna giustificazione per aver derogato a questa regola.

Di conseguenza, la procura speciale conferita all’avvocato privato è stata considerata invalida. L’invalidità della procura si traduce direttamente nell’inammissibilità del ricorso, poiché l’atto è stato introdotto da un soggetto non legittimato a rappresentare l’ente in quella sede.

La Tardività del Ricorso Incidentale

Anche il ricorso della Regione ha incontrato un ostacolo procedurale insormontabile. Sebbene proposto come controricorso, esso conteneva motivi di impugnazione autonomi, configurandosi quindi come un ricorso incidentale. La legge prevede termini perentori per impugnare una sentenza, e in questo caso il ricorso è stato notificato oltre il termine lungo di sei mesi dalla pubblicazione della decisione di secondo grado.

La Corte ha specificato che le norme sulla sospensione dei termini introdotte successivamente non potevano applicarsi al caso in esame, poiché il termine per impugnare era già scaduto prima dell’entrata in vigore di tali disposizioni. La tardività ha quindi reso il ricorso della Regione, al pari di quello principale, inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza offre due importanti lezioni pratiche.

La prima è che le regole sulla rappresentanza in giudizio degli enti pubblici sono inderogabili. Per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il patrocinio Avvocatura dello Stato davanti alla Cassazione è la via maestra e le eccezioni devono essere rigorosamente provate. Un errore su questo punto vanifica l’intera azione legale.

La seconda lezione riguarda il rispetto dei termini processuali. Anche quando si agisce in risposta a un ricorso altrui, i termini per proporre un’impugnazione incidentale sono perentori e la loro scadenza comporta l’inammissibilità dell’atto, chiudendo definitivamente la porta a un esame del merito della questione.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione può sempre farsi difendere da un avvocato privato davanti alla Corte di Cassazione?
No. Di regola, deve avvalersi del patrocinio dell’Avvocatura dello Stato. Può ricorrere a un avvocato del libero foro solo in casi eccezionali e motivati, come un conflitto di interessi, che devono essere provati nel giudizio.

Perché il ricorso della Regione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso della Regione è stato considerato tardivo perché è stato notificato oltre il termine lungo di sei mesi dalla pubblicazione della sentenza impugnata, senza che potessero applicarsi eventuali sospensioni dei termini entrate in vigore successivamente alla scadenza.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, la Corte non esamina il merito della questione. La decisione impugnata diventa definitiva. Inoltre, la parte che ha proposto il ricorso inammissibile è tenuta a versare un ulteriore importo a titolo di contributo unificato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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