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Nullità notifica postale: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione ha stabilito la nullità della notifica di una cartella esattoriale quando l’avviso di ricevimento della raccomandata informativa (CAD) non specifica il motivo concreto della mancata consegna al destinatario. Secondo la Corte, questa omissione non è una mera irregolarità formale, ma un vizio che impedisce il perfezionamento della notifica e la formazione della presunzione di conoscenza dell’atto, accogliendo così il ricorso del contribuente.

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Pubblicato il 19 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Nullità Notifica Postale: Quando un Dettaglio Mancante Annulla l’Atto

La corretta procedura di notificazione degli atti è un pilastro fondamentale del nostro ordinamento, garantendo il diritto di difesa del cittadino. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione, l’Ordinanza n. 14717/2024, ribadisce un principio cruciale in materia di nullità notifica postale, sottolineando come l’omissione di un’informazione apparentemente secondaria possa invalidare l’intero procedimento. Approfondiamo questa importante decisione.

I Fatti del Caso: Una Notifica Contestata

Un contribuente si è trovato a impugnare alcuni atti di pignoramento e le relative cartelle di pagamento, sostenendo di non averle mai ricevute correttamente. Il cuore della sua difesa si basava su un vizio specifico nel procedimento di notifica: l’avviso di ricevimento della raccomandata informativa (la cosiddetta CAD), che comunicava il deposito degli atti non consegnati, era stato restituito al mittente (l’Agenzia delle Entrate-Riscossione) senza alcuna indicazione del motivo per cui la consegna non era andata a buon fine.

Mentre la Commissione Tributaria Regionale aveva considerato tale omissione una semplice irregolarità formale, il contribuente ha portato la questione fino in Cassazione, lamentando la violazione delle norme che regolano le notifiche.

La Decisione della Cassazione e la nullità notifica postale

La Suprema Corte ha accolto pienamente le ragioni del contribuente, cassando la sentenza precedente e annullando gli atti impositivi. La decisione si fonda su un principio di diritto già consolidato, in particolare dalla sentenza a Sezioni Unite n. 10012/2021, che pone l’accento sulla necessità di garantire al destinatario una “ragionevole possibilità di conoscenza” dell’atto.

Le Motivazioni della Corte: Non una Semplice Irregolarità

Il punto centrale della motivazione risiede nel fatto che l’attestazione del motivo di mancata consegna sull’avviso di ricevimento non è un mero adempimento burocratico. Al contrario, è un requisito fondamentale per poter verificare ex post la correttezza dell’operato dell’agente postale e, di conseguenza, per poter considerare perfezionata la notifica.

La Corte spiega che, in assenza di questa specifica indicazione, viene a mancare la prova che il tentativo di consegna sia avvenuto correttamente e che siano state eseguite tutte le ricerche necessarie. Questa omissione impedisce la formazione della presunzione di conoscenza dell’atto da parte del destinatario, prevista dall’articolo 1335 del codice civile. In altre parole, se non si sa perché il postino non ha potuto consegnare la raccomandata, non si può dare per scontato che il destinatario sia stato messo nelle condizioni di venirne a conoscenza. Di conseguenza, l’intera procedura di notifica è viziata da una nullità notifica postale insanabile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza rafforza la tutela del contribuente e di qualsiasi cittadino destinatario di un atto notificato a mezzo posta. Le implicazioni pratiche sono significative:

1. Onere della Prova: Spetta sempre all’ente notificante (in questo caso, l’Agenzia delle Entrate) dimostrare il corretto perfezionamento della notifica in ogni sua fase. La semplice spedizione della raccomandata informativa non è sufficiente.
2. Verificabilità del Procedimento: Il destinatario deve essere messo in condizione di controllare la legittimità dell’intero iter notificatorio. L’indicazione del motivo della mancata consegna (es. destinatario assente, indirizzo inesatto, rifiuto) è un elemento essenziale per questa verifica.
3. Conseguenze della Nullità: Un vizio come quello riscontrato nel caso di specie porta alla nullità della notificazione e, di conseguenza, all’inesistenza giuridica dell’atto presupposto, con l’annullamento di ogni pretesa economica e di ogni successiva azione esecutiva.

Una notifica postale è valida se l’avviso di ricevimento della raccomandata informativa (CAD) non indica il motivo della mancata consegna?
No, secondo la Corte di Cassazione, tale omissione non è una mera irregolarità formale ma un vizio che comporta la nullità della notificazione, in quanto impedisce di verificare la correttezza dell’attività dell’agente postale.

Quale prova deve fornire l’ente notificante per dimostrare il perfezionamento di una notifica a mezzo posta in caso di mancata consegna?
L’ente notificante deve produrre in giudizio l’avviso di ricevimento della raccomandata informativa (CAD) che attesti non solo l’invio, ma anche il motivo specifico per cui la consegna non è stata possibile, permettendo così al giudice di verificare la correttezza dell’intera procedura.

Cosa comporta la mancanza dell’indicazione del motivo di mancato recapito sull’avviso di ricevimento?
Comporta l’impossibilità di formare la presunzione di conoscenza dell’atto in capo al destinatario (ex art. 1335 c.c.) e, di conseguenza, determina la nullità dell’intero procedimento di notificazione delle cartelle oggetto del giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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