Notifica Ricorso Cassazione: L’Errore che Costa un Rinvio
Nel processo tributario, la forma è sostanza. Un errore procedurale, anche se apparentemente minore, può avere conseguenze significative sull’esito e sui tempi di una controversia. La corretta notifica ricorso cassazione è uno di questi passaggi cruciali, come dimostra una recente ordinanza della Suprema Corte che ha imposto la rinnovazione della notifica a un contribuente per un errore nell’individuazione del destinatario. Questo caso serve da monito sull’importanza di seguire scrupolosamente le regole procedurali per evitare ritardi e complicazioni.
I Fatti di Causa: Dall’Accertamento al Ricorso
La vicenda trae origine da un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società in accomandita semplice (s.a.s.), ormai estinta. L’Agenzia contestava un maggior reddito sociale, con conseguente aumento di IRAP e IVA per l’anno d’imposta 2008. Tale maggior reddito veniva imputato pro quota a un ex socio accomandante.
Il contribuente impugnava l’atto e la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) accoglieva il suo ricorso. Tuttavia, la Commissione Tributaria Regionale (CTR) ribaltava la decisione, riformando la sentenza di primo grado. La CTR motivava la sua scelta sulla base del presunto coinvolgimento del socio accomandante nella gestione sociale, richiamando l’articolo 2312 del codice civile.
Di fronte a questa decisione sfavorevole, il contribuente decideva di presentare ricorso alla Corte di Cassazione.
L’Errore nella Notifica del Ricorso per Cassazione
Il punto cruciale che ha portato all’ordinanza interlocutoria non riguarda il merito della questione fiscale, ma un vizio procedurale. Il ricorso per cassazione, infatti, veniva notificato all’Avvocatura Generale dello Stato. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate non si era costituita nel secondo grado di giudizio tramite l’Avvocatura. Pertanto, l’atto avrebbe dovuto essere notificato personalmente alla sede dell’Agenzia stessa.
La Corte ha rilevato d’ufficio questa irregolarità, definendola una causa di nullità della notifica.
Le Motivazioni della Corte
La Suprema Corte, nella sua ordinanza, ha chiarito in modo inequivocabile il principio di diritto applicabile. Il ricorso in cassazione deve essere notificato personalmente alla parte, in questo caso l’Agenzia delle Entrate, quando questa non si è costituita nel precedente grado di giudizio tramite l’Avvocatura dello Stato. La notifica all’Avvocatura è corretta solo quando quest’ultima ha già assunto la difesa dell’ente impositore nel giudizio di appello. Poiché nel caso di specie ciò non era avvenuto, la notifica era da considerarsi nulla.
Anziché dichiarare inammissibile il ricorso, la Corte ha optato per una soluzione che consente di sanare il vizio. Ha ordinato al ricorrente di rinnovare la notifica entro un termine perentorio di sessanta giorni, questa volta indirizzandola correttamente all’Agenzia delle Entrate. Di conseguenza, la causa è stata rinviata a nuovo ruolo, in attesa che la procedura di notifica venga perfezionata.
Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche della Decisione
Questa ordinanza interlocutoria evidenzia una regola fondamentale del contenzioso tributario: la massima attenzione alle formalità procedurali è indispensabile. Un errore nella notifica ricorso cassazione può vanificare, o quantomeno ritardare significativamente, la tutela dei propri diritti. La decisione della Corte, pur non entrando nel merito della pretesa fiscale, offre una ‘seconda possibilità’ al contribuente, imponendo la rinnovazione dell’atto. Questo sottolinea un principio di conservazione degli atti processuali, ma al contempo comporta un allungamento dei tempi del processo. Per i professionisti e i contribuenti, la lezione è chiara: verificare sempre con precisione il corretto destinatario e le modalità di notifica degli atti processuali è un passo non trascurabile per il successo di un’azione legale.
A chi va notificato il ricorso per cassazione se l’Agenzia delle Entrate non era difesa dall’Avvocatura dello Stato nel grado precedente?
In questo caso, il ricorso deve essere notificato personalmente e direttamente all’Agenzia delle Entrate, e non all’Avvocatura Generale dello Stato.
Cosa succede se la notifica del ricorso per cassazione è errata?
La notifica è considerata nulla. La Corte di Cassazione può ordinare la rinnovazione della notifica entro un termine stabilito, rinviando la causa a nuovo ruolo, come avvenuto in questa vicenda.
Questa ordinanza ha deciso chi ha ragione nel merito della questione fiscale?
No, si tratta di un’ordinanza interlocutoria che si è limitata a risolvere una questione procedurale relativa alla nullità della notifica. La causa dovrà essere nuovamente trattata per decidere nel merito la controversia tra il contribuente e l’Agenzia delle Entrate.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 5 Num. 27838 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 5 Num. 27838 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 19/10/2025
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso proposto da:
NOME COGNOME, con AVV_NOTAIO. AVV_NOTAIO;
– ricorrente
–
contro
RAGIONE_SOCIALE , in persona del Direttore pro tempore ;
– intimata
–
Avverso la sentenza n. 2067/2019 resa dalla Commissione Tributaria Regionale della Puglia-Lecce e depositata in data 24 giugno 2019.
Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio dell’otto ottobre 2025 dal consigliere NOME COGNOME.
RILEVATO CHE
1.Con apposito avviso l’Agenzia accertava a carico della RAGIONE_SOCIALE, per vero società all’epoca già estinta, un maggior reddito sociale e dunque maggior IRAP e IVA, imputandolo pro quota all’ex socio accomandante odierno ricorrente, il tutto con riferimento all’anno 2008. La CTP accoglieva il ricorso, mentre la CTR riformava la prima sentenza sull’osservazione del coinvolgimento del socio nella gestione sociale ai sensi dell’art. 2312 c.c.
REDDITO SOCIETARIO E 2312
Il contribuente propone così ricorso fondato su tre motivi, mentre l’Agenzia, nei cui riguardi il ricorso venne notificato ma nei confronti dell’Avvocatura generale, è rimasta intimata.
CONSIDERATO CHE
1.Pregiudizialmente va osservato che il ricorso in cassazione dev’essere notificato personalmente all’Agenzia, e non già all’Avvocatura che non si era neppure costituita come difensore in secondo grado, tanto meno nella sua articolazione centrale. La nullità della notifica determina pertanto la necessità di ordinare il rinnovo della notifica nel termine di sessanta giorni e pertanto il rinvio della causa a nuovo ruolo.
P. Q. M.
La Corte dispone il rinnovo della notifica nei confronti della parte intimata assegnando all’uopo il termine di sessanta giorni, rinviando la causa a nuovo ruolo.
Così deciso in Roma, l’otto ottobre 2025
Il Presidente (NOME COGNOME)