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Notifica cartella pagamento: no avviso informativo

Una contribuente ha contestato un’intimazione di pagamento sostenendo l’invalidità della notifica della cartella di pagamento presupposta, in quanto consegnata al portiere senza una successiva raccomandata informativa. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, stabilendo che la notifica cartella pagamento, se eseguita direttamente dall’Agente della Riscossione tramite posta raccomandata, segue le regole del servizio postale ordinario. Pertanto, la consegna a persona abilitata come il portiere perfeziona la notifica senza necessità di ulteriori avvisi, a differenza di quanto previsto per gli atti giudiziari.

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Pubblicato il 26 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Notifica Cartella di Pagamento: Quando la Consegna al Portiere è Valida

La corretta notifica cartella di pagamento è un momento cruciale nel rapporto tra Fisco e contribuente, poiché da essa dipendono i termini per difendersi. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha chiarito un aspetto fondamentale: la validità della notifica effettuata tramite posta raccomandata e consegnata al portiere dello stabile, senza l’invio di una seconda comunicazione informativa. Questa decisione ribadisce l’esistenza di un procedimento ‘semplificato’ per gli atti della riscossione, delineando confini precisi rispetto alle notifiche degli atti giudiziari.

I Fatti di Causa: Dall’Intimazione al Ricorso in Cassazione

Il caso ha origine dall’impugnazione di un’intimazione di pagamento da parte di una contribuente. Quest’ultima lamentava la nullità della notifica della cartella di pagamento originaria (l’atto presupposto), sostenendo che fosse stata eseguita a mezzo posta in modo irregolare e che, inoltre, non le fosse mai stata notificata.

In primo grado, la Commissione Tributaria Provinciale accoglieva il ricorso, ritenendo che l’ente riscossore non avesse fornito prova certa del contenuto del plico raccomandato. Tuttavia, la Commissione Tributaria Regionale ribaltava la decisione, affermando la ritualità della notifica della cartella, avvenuta tramite raccomandata con avviso di ricevimento. Secondo i giudici d’appello, una volta accertata la regolarità della notifica dell’atto presupposto, al contribuente era preclusa la possibilità di contestarlo impugnando l’atto successivo.

La contribuente ha quindi proposto ricorso per Cassazione, basandolo su un unico motivo: la notifica della cartella, essendo stata consegnata al portiere dello stabile, avrebbe richiesto l’invio di una successiva raccomandata informativa per avvisarla del deposito dell’atto.

La Questione Giuridica: Validità della Notifica al Portiere

Il cuore della controversia verte sull’interpretazione delle modalità di notifica degli atti della riscossione. La domanda centrale è: quando l’agente della riscossione notifica una cartella di pagamento tramite semplice posta raccomandata consegnata al portiere, è obbligato a inviare anche la cosiddetta raccomandata informativa, come previsto per la notifica degli atti giudiziari in caso di assenza del destinatario? La risposta della Suprema Corte è stata negativa e si fonda sulla distinzione tra le diverse procedure di notificazione.

La Decisione della Cassazione sulla Notifica della Cartella di Pagamento

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, ritenendolo in parte inammissibile e in parte infondato. Gli Ermellini hanno fornito chiarimenti essenziali sulla disciplina applicabile.

La Disciplina Semplificata dell’Art. 26 d.P.R. n. 602/1973

Il punto focale della decisione risiede nell’applicazione dell’art. 26 del d.P.R. n. 602/1973. Questa norma prevede una forma ‘semplificata’ di notifica per le cartelle di pagamento, che può avvenire mediante invio diretto di una raccomandata con avviso di ricevimento da parte dell’agente della riscossione. La Corte ha ribadito che questa procedura è regolata dalle norme del servizio postale ordinario e non da quelle, più stringenti, previste dalla Legge n. 890/1982 per la notifica degli atti giudiziari.

Nessuna Raccomandata Informativa Necessaria

Di conseguenza, se la raccomandata viene consegnata al portiere – persona considerata abilitata a riceverla presso l’indirizzo del destinatario – la notifica si perfeziona in quel momento. Non si verifica un caso di ‘irreperibilità relativa’ del destinatario, che farebbe scattare l’obbligo di ulteriori adempimenti come il deposito dell’atto presso la casa comunale e l’invio della raccomandata informativa (la cosiddetta C.A.N. – Comunicazione di Avvenuta Notifica).

Le Motivazioni

La Corte ha motivato la sua decisione sottolineando la ratio della norma. La procedura semplificata si giustifica in relazione alla funzione pubblicistica svolta dall’agente della riscossione, che è volta ad assicurare la pronta realizzazione del credito fiscale a garanzia del regolare svolgimento della vita finanziaria dello Stato. Applicare le complesse regole delle notifiche giudiziarie a questa procedura snaturerebbe la sua finalità di efficienza e celerità. I giudici hanno richiamato una consolidata giurisprudenza, inclusa una sentenza della Corte Costituzionale, che ha ritenuto legittimo questo sistema, bilanciando l’interesse pubblico alla riscossione con il diritto di difesa del contribuente, il quale può sempre chiedere la rimessione in termini se dimostra di non aver avuto conoscenza dell’atto per causa a lui non imputabile.

Le Conclusioni

In conclusione, la Suprema Corte ha stabilito un principio chiaro: la notifica della cartella di pagamento effettuata direttamente dall’agente della riscossione mediante raccomandata A/R si perfeziona con la consegna del plico al portiere dello stabile, senza che sia necessario l’invio di una successiva raccomandata informativa. Questo principio non si applica, invece, nei casi di irreperibilità relativa (quando nessuno è presente all’indirizzo per ricevere l’atto), per i quali restano valide le garanzie previste dall’art. 140 c.p.c., incluso l’invio della comunicazione di avvenuto deposito.

Quando la notifica di una cartella di pagamento viene consegnata al portiere, è necessario inviare una seconda raccomandata informativa?
No. Secondo l’ordinanza, se la notifica è effettuata direttamente dall’agente della riscossione tramite raccomandata con avviso di ricevimento (ai sensi dell’art. 26 d.P.R. 602/1973), si applicano le norme del servizio postale ordinario. La consegna al portiere perfeziona la notifica e non richiede l’invio di ulteriori comunicazioni.

Quali regole si applicano alla notifica diretta di una cartella di pagamento da parte dell’agente della riscossione?
Si applicano le norme concernenti il servizio postale ordinario e non quelle più rigorose previste per gli atti giudiziari (Legge n. 890/1982). Questa forma ‘semplificata’ di notificazione è giustificata dalla funzione pubblicistica dell’agente per la riscossione, volta a garantire una rapida realizzazione del credito fiscale.

È possibile contestare una cartella di pagamento (atto presupposto) impugnando un atto successivo come l’intimazione di pagamento?
No. La sentenza conferma che, una volta accertata la regolarità della notificazione della cartella di pagamento, se questa non è stata tempestivamente opposta, è preclusa al contribuente la possibilità di contestarne il merito attraverso l’impugnazione dell’atto successivo che su di essa si fonda.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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